Via Don Minzoni 225
Tel. 081.7331145 – 7333100
Aperto sempre
www.ristorantedelpino.it
Pizza Margherita 5, 00 euro
Ripieno 7,00 euro
di Tommaso Esposito
Beh, se Slow Food la segnala diventi curioso.
E così si corre a vedere.
Lungo la via per i Paesi Vesuviani.
Strada scorrevole sia che si viene da Est che da Ovest.
Non si sbaglia: l’uscita di Cercola capita proprio lì vicino.
Madonna è un industria.
Lo si vede da lontano.
Ed è pure sabato sera.
Anima e coraggio.
Tra fiumane di giovanotti e sciami di bambini con famiglie.
Allegria e contentezza regnano sovrane.
Qui si mangia grand bouffe.
Dalla Pizza all’Aragosta
Contorni a volontà
Ristorante del Pino
la bontà per ogni età.
E’ lo slogan.
Settecento coperti quasi sempre raggiunti.
Due saloni, una sala, un dehors.
Cucina a vista.
Cella refrigerata per il pescato del giorno.
Banco per le carni.
Idem per gli antipasti.
Bancone per formaggi e salumi.
Reparto dolci e gelati.
Bar coffee side.
Aree degustazione e menu dedicati rigorosamente ai celiaci.
E naturalmente pizzeria.
Quattro forni e una brigata di pizzaioli inter pares.
Il comandante è alla cassa.
Mario Leonessa.
Il nome garantisce.
Famiglia di pastai, albergatori, pasticceri e ristoratori da sempre.
I camerieri tra i tavoli son lesti e con la gente son cortesi.
Ci si accomoda nella sala più piccola. Si fa per dire.
Ma è quella più vicina ai forni.
Si ordina una Margherita tra i palpiti della commensale che sa come sono brontolone.
Con Antonio, che ha la ventura di raccogliere la comanda, si tratta sul resto.
Si evitano per principio le pannose. C’è panna Star in bella vista.
Di fila ci son tutte e non manca nessuna.
Chiedo un fuori carta.
Ripieno di scarole e provola affumicata.
C’è.
Dunque. Meno di mezzora l’attesa col pienone.
Bell’aspetto e buon profumo la Regina.
Soffice. Cornicione della specie alta. Basilico integro quasi pimpante.
Elastica. Fiordilatte e olio normali. Buona la lievitazione.
Il pizzaiolo mi dirà con lievito di birra per dieci dodici ore.
Ehm, ehm, pochi secondi ancora nel forno per la cottura perfetta.
Le due forchette di Monica stasera, va.
Il ripieno.
Qua la cottura è da manuale.
Provola buona e tagliata a mestiere.
Scarole stufate secondo la tradizione con olive di Gaeta e pinoli.
Soffice, gustoso, saporito, infinito.
A questo di forchette gliene diamo quasi tre.
Torneremo per le altre.
E pure per la ricciola in bella vista fra gli scorfani, le triglie e le vavose.
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