di Francesca Marino
La quinta edizione del Cerasuolo Night party, quest’anno, assume una connotazione molto più ampia: non più un semplice incontro tra produttori e appassionati all’interno di una cantina, piuttosto una due giorni tra incontri a tema e degustazioni ed una grande festa organizzata in piazza Henriquez, a Vittoria, presso l’Antica Centrale Elettrica, e arricchita da performance degli chef Dario Diliberto e Claudio Ruta, mostre di quadri, concerti, e seguita da una mezza maratona con centinaia di iscritti.
Siamo in Sicilia, triangolo di terra dal perimetro lambito da acque cristalline, isola di colori forti, contrastanti, dal carattere deciso e dalle specialità dai sapori unici. Non solo natura e posizione geografica favorevole, ma anche storia, usi e costumi, radicati in un terra varia, ricca ed abitata da un popolo tenace nel recupero e nella conservazione di tradizioni, e geniale nella capacità di comprendere ed interpretare un territorio, rispettandolo, in tutte le sue potenzialità. Una grande isola in cui ogni tessera ambientale gode delle sue tipicità esclusive che danno vita ad un vivace “endemismo enogastronomico” riconosciuto in tutto il mondo e celebrato sempre con entusiasmo e consapevolezza in occasione di eventi dedicati ai prodotti più rappresentativi, e che diventano appuntamenti in cui, ogni anno, si aggiunge un pezzettino di storia in più da raccontare.
E’ in questa cornice che s’inserisce l’iniziativa promossa da “La strada del Vino del Cerasuolo di Vittoria”, con il patrocinio del Consorzio di Tutela del Vino, del Comune e di Fiera Emaia, interamente dedicata ad uno dei vini più buoni della Sicilia e che caratterizza la zona del ragusano: il Cerasuolo di Vittoria, unica DOCG della Sicilia.
Vittoria, è un paese giovane, ai piedi dei monti Iblei, una catena montuosa di origine calcarea che tocca le province di Siracusa fino a Catania. Il calcare della zona, di provenienza marina, misto alla sabbia, è il carattere che maggiormente ne esprime l’essenza e che si traduce in dei vini unici come il Cerasuolo, un blend di Nero d’Avola e Frappato, un vino di corpo ma nel frattempo fresco e profumato, ed adatto in tutte le stagioni nonostante, anticamente, il modo popolare di berlo fosse esclusivamente fresco ed in abbinamento con il pesce. Nel corso degli anni, la produzione del Cerasuolo ha mirato ad impreziosirlo, ad invecchiarlo, a caratterizzarlo sempre più tanto che, oggi, non è più considerato soltanto come un vino estivo, ma piuttosto come un vino elegante, con una sua tipicità e distribuito in tutto il mondo, per assurdo, poco in Italia.
Il Party ha visto la partecipazione di circa 20 cantine del ragusano e del catanese come Arianna Occhipinti, Planeta, Cos, Valle dell’Acate, Avide, Poggio di Bortolone, Feudo di santa Teresa, Vini Gurrieri, Gulfi, Maggio vini, Vini Manenti, Vigna di Pettineo, Nanfro e molte altre ancora, ed anche aziende produttrici di pasta, conserve, cioccolato e liquori modicani.
Produttori e istituzioni uniti per spingere un luogo a far conoscere le proprie caratteristiche di eleganza, di freschezza con una diversità nei prodotti sorprendente nonostante si tratti di un unico territorio. Magie solo siciliane…
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