Oggi secondo Google Analytics per la prima volta abbiamo superato le centomila visite negli ultimi trenta giorni (100.212).
Una situazione davvero molto tonica per questo piccolo blog artigianale, con una media di 3340 visite al giorno, 255.763 pagine viste, 8012 titoli visionati.
Questo risultato, che colloca il blog molto bene nelle diverse classifiche specialistiche e generaliste (tra i primi 150 su oltre 26.000 per Blogbabel, primo per Wikio nel vino dove è comunque nei primi 200 in assoluto) ci incoraggia ad andare avanti. Voltandoci indietro pensiamo a come sia cambiato: da semplice archivio delle cose viste, mangiate e bevute all’aggiornamento degli eventi, sino al cambio di passo di gennaio con l’introduzione dei commenti e l’abbraccio totale al 2.0 su wordpress.
Ci siamo arricchiti di nuovi temi senza per questo dimenticare di tenere ben piantate le radici nel nostro Sud. Ma l’enogastronomia è uno di quei settori dove davvero lo spazio e i contenuti non hanno un confine geografico: così, senza avere la pretesa di insegnare nulla a nessuno, nuove sensibilità hanno aperto altre finestre che abbiamo deciso di non lasciare di pertinenza esclusiva agli altri blog.
Al di là degli accorgimenti tecnici, che pure sono necessari, credo che sia stato importante mantenere la barra del timone su qualche solido principio.
1-La netta distinzione tra pubblicità, interamente affidata al network esterno di Vinoclic, e contenuti. Possiamo scrivere sciocchezze, certo, ma sono tutte in libertà e mai “telefonate”. Credo che questa cosa si percepisca con molta chiarezza quando si aprono queste pagine e rassicura tutti voi, cari lettori: nessuno ha mai dovuto pagare un solo euro per entrare in questa pagina web.
2-L’assoluta indipendenza degli autori che hanno come limite solo quello posto dal codice penale. Non c’è pensiero unico, i testi inviati vengono rispettati sino all’ultima virgola. Non possiamo sostenere la biodiversità colturale senza sostenere anche quella culturale:-)
3-Cercare, per quanto possibile, di non fare inutili ostracismi verso chiunque: oggi meno di ieri non è possibile oscurare nessuno e la censura fa tanto medioevo, anche quando viene esercitata in rete-
4-Evitare conflitti di interesse personali e collettivi per sostenere la credibilità di quello che leggete
5-Favorire l’allargamento della squadra solo a persone altamente qualificate e riconosciute all’esterno per la propria competenza e autonomia.
Ci è molto dispiaciuto dover qualche volta alzare i toni, ma è stato necessario perché ci hanno trascinato. Purtroppo gli anni e la vita hanno insegnato che l’educazione e i ragionamenti pacati vengono vissuti come atto di sottomissione dai delinquenti e dagli incolti. E a volte bisogna reagire: difficilmente un poliziotto disarmato può bloccare una rapina.
Una parola sui commenti: tutti possono dire tutto ma non diffamare. WordPress ci consente di moderare i lettori che si affacciano la prima volta, poi una volta accettati possono commentare ogni volta che lo desiderano. Ma non abbiamo mai permesso a nessuno di insultare altri attraverso l’anonimato: le scazzottate fini a se stesse non ci piacciono e la nostra formazione giornalistica ci dice che la linea la stabilisce chi scrive mentre chi legge può arricchire, correggere, criticare.
Già, perché un sito, un blog, devono essere anzitutto utili. Devono rimandare a un orizzonte aperto e non al lettino dello psicanalista. Ci sono altri luoghi dove sfogare le brutture della propria mente e le frustrazioni accumulate nel reale. Andate pure lì. Qui si viene per crescere, informarsi e divertirsi.
Puntiamo alla crescita attraverso i servizi, informazioni precise e puntuali, osservazioni e non attraverso risse. Non ci piacciono le repliche web della tv spazzatura.
Il nastro tagliato ieri di quota centomila, impensabile appena un anno fa, è reso possibile esclusivamente dalla pluralità dei contenuti e degli autori ciascuno dei quali sviluppa una sua personalità, alcuni hanno anche un loro blog.
Il nostro compito è raccontare, sostenere la qualità artigianale dell’enogastronomia e tutto ciò che ci piace. Evitare, per quanto possibile, l’aggressione del partito del cemento all’agricoltura e all’ambiente.
E continueremo a farlo soprattutto divertendoci come matti.
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