Castel di Salve
Uva: negroamaro
Fascia di prezzo: 20,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5 – Naso 27/30 – Palato 27/30 – Non omologazione 30/35
Il progresso e l’eccellenza della viticoltura meridionale si misura anche e soprattutto in base alla produzione dei vini di qualità espressi in alcuni territori regionali più vocati: in Irpinia con le tre docg, nel Cirotano con il gaglioppo, nel Vulture con l’aglianico, nell’Etnea con il nerello e nel Salento col negroamaro. Il negroamaro, appunto, più l’assaggio e più mi convinco che in Italia qualitativamente esistono pochi altri vini rossi di questo livello, anche perché il vitigno si presta ad essere vinificato con ottimi risultati anche in rosato.
Il Cento per Cento Salento Igt Negroamaro 2010 dell’azienda Castel di Salve, che ho degustato recentemente, ha proprio tutti i numeri per entrare a far parte della prestigiosa nomenclatura dei migliori vini pugliesi e sudisti. Intanto fin da giovane si è applicato negli studi con scrupolo, serietà ed impegno costante. Ha passato i primi esami ad ottobre con la vendemmia, conseguendo un ottimo punteggio. Ha proseguito poi in escalation, formandosi prima con la macerazione sulle bucce e dopo con la malolattica e l’affinamento in acciaio e in bottiglia per complessivi ventisei mesi, acquisendo una preparazione ed una struttura perfette, tanto da laurearsi a pieni voti con “cento su cento”! Testimoni di questa performance sono stati i “professori” Francesco Marra e Francesco Winspeare, soci, amici d’infanzia e titolari dell’azienda Castel di Salve dal 1992.
Tornando al nostro vino neo-laureato, voglio sottoporlo ad un altro esame, quello organolettico, certamente più consono al suo ruolo. Il colore è un brillante rubino chiaro ed integro con lampi purpurei. Il naso respira la smossa ed assolata terra rossa salentina, il fascinoso fuoco mediterraneo che emoziona ed appassiona, la polpa tenera e sapida, bello il frutto di prugna, di ciliegia e di sottobosco, uniti al piccante aroma di pepe nero. Il primo impatto del sorso in bocca è profondo e coinvolgente. Subito si propone l’elevato tasso alcolometrico di 15 gradi che, insieme alla fitta trama tannica, scalda e quasi congestiona la lingua. Per fortuna immediatamente viene in soccorso la componente acida che, come un pompiere, dona subito freschezza e pulizia al palato. In aiuto arriva anche la glicerica morbidezza, come s’intravede colare nel bicchiere a mò di archetti fitti e lenti. Il finale è un vortice di luce e di contrasti e prepara il vino ad un futuro lungo e pieno di soddisfazioni. Ed anche questo esame è stato superato brillantemente, da parte di un eccellente vino! Da spendere su piatti sostanziosi della classica cucina pugliese. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Depressa di Tricase (Le) – Piazza Castello, 8
Tel. 0833 771041 – Fax 0883 771012
info@casteldisalve.com – www.casteldisalve.com
Enologo: Andrea Boaretti
Ettari vitati: 40
Bottiglie prodotte: 180.000
Vitigni: neogroamaro, primitivo, malvasia nera, aleatico, montepulciano e verdeca
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