L’Accartocciato ha sede nel centro di Cava dei Tirreni, nella vallata tra Nocera Superiore ed il Golfo di Salerno. E’ un luogo animato da insolita vivacità, è piacevolissimo passeggiare lungo il corso principale, Corso Umberto, con i caratteristici portici lungo i quali si animano bar e locali di ogni tipo, dove consumare uno stuzzicante happy hour in piena allegria.
Cava confina con Vietri sul Mare, il primo comune della costiera amalfitana, quindi è in una posizione geografica molto favorevole, da qui ci si può velocemente inoltrare nella bellezza incantata della divina costa.
Per gli amanti delle curiosità: è a 50 metri da Pappacarbone di Rocco Iannone, sicché questa via Senatore diventa una delle più importanti strade campane per gli amanti del buono. Giuseppe Ruotolo è chef e patròn dell’Accartocciato, grazie alla giovane età, 29 anni, è carico di entusiasmo ed inventiva tanto da aver pensato uno sfiziosissimo formato di pasta, che appunto da il nome al ristorante, l’accartocciato. E’ una pasta fresca, realizzata con l’ impasto ideato da Enrico Cosentino per lo scialatiello, di forma quadrangolare, accartocciato su se stesso, vuoto, che gustosamente si riempie del condimento scelto per accompagnarlo. Giuseppe lo utilizza sia per preparazioni classiche, ad esempio ragù di carne, sia nelle infinite proposte gourmet, dando ampio spazio all’inventiva.
Giuseppe è animato fortemente dalla voglia di realizzare il suo obbiettivo, il compiacimento del pubblico, che persegue con maniacale dedizione, in effetti non esiste in sala un vero e proprio menù, c’è si una linea di lavoro ben definita, ma il cliente ha la possibilità di fare liberamente le sue richieste al momento della prenotazione telefonica, sicuro che all’Accartocciato si farà di tutto per accontentarlo. Qui il contatto con il cliente è sacrosanto, in sala è disposto uno schermo che trasmette il lavoro svolto in cucina, ma non è tutto, Giuseppe spiega in diretta minuziosamente come realizza i suoi piatti, raccontando con dovizia di particolari le caratteristiche degli ingredienti scelti. Idea ereditata dall’esperienza triennale avuta alla Prova del Cuoco, alla quale è succeduta una notevole fama tanto da essere conteso da più ristoranti della capitale.
Praticamente negli anni che ha lavorato a Roma ha diffuso ampiamente la cultura della cucina partenopea essendo sempre piene le sale dei ristoranti presso i quali ha operato. Di questo chef, però, ci sono altre due peculiarità che mi hanno colpito, ovvero la sua passione per l’utilizzo dei fiori in cucina ed il fatto che ascolti musica classica mentre lavora.
Grande è la cura anche nella preparazione del pane realizzato in casa con il lievito madre, fatto un’unica volta nel febbraio del 2009, data di apertura del ristorante, utilizzando la mela annurca per attivare la lievitazione, poi man mano rigenerato nel tempo ed aromatizzato nelle modalità più svariate. In cucina collabora il giovane Raffaele Di Riso, socio del ristorante, ed in sala il servizio è curato da Giancarlo Ferrara.
Il ristorante L’Accartocciato è in via Rosario Senatore 20 – 22 Cava de’ Tirreni (SA). Tel. 089 2961343
Aperto solo di sera dal martedì al sabato, la domenica a pranzo solo su prenotazione.
Marina Alaimo
Ecco le ricette che abbiamo provato
Gamberi in tempura di Aglianico su insalatina di spinaci, crema di carote e il suo ristretto
Fiore di zucca ripieno di ricotta al basilico con crema di zucchine
Accartocciato con vongole, arance e asparagi
Raviolo al nero di seppia ripieno di mantecato di merluzzo con fave, bottarga e limone
Filetto di pesce bandiera in crosta di finocchi con fagiolini alla menta
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