Ieri sera Pasquale Bisogno e Nausica Ronca hanno annunciato ufficialmente che Nonna Nannina a Cava de Tirreni chiude- Forse la botta finale è stata data da una bolletta energetica di diecimila euro che, dopo due anni restrizioni Covid e l’aumento dei prezzo determinato dalla guerra in cui ci siamo inopinatamente e acriticamente imbarcati, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
La cosa ci dispiace molto: chiude un locale ben fatto, la cui ricchezza era soprattutto la passione dei titolari e la gioia nei piatti. Una chiusura del genere, dopo dieci anni di attività, è una perdita di ricchezza culturale per tutta una comunità.
Partito come eccellente asporto di pizza, il locale è via via cresciuto seguendo le inclinazioni dei proprietari. Con il senno di poi, in cui tutti siamo bravi, viene da osservare che forse rimanendo sulla pizza che regala ampi margini, si sarebbe potuto resistere meglio. Ma adesso sono osservazioni che lasciano il tempo che rovano.
Il nostro augurio è che Pasquale Bisogno e Nausica Ronca considerino questo un bellissimo percorso realizzato con passione e tanta professionalità e che trovino lo spunto per nuove imprese gastronomiche.
Ancora una volta il moloch Stato distrugge una attività di chi produce reddito e dava reddito, ai dipendenti e ai fornitori. Speriamo davvero che questa zavorra burocratica, implacabile nel chiedere e incapace di dare sia all’ultima stagione: uno Stato che considera le Partite Iva e le imprese evasori a prescindere non può andare avanti all’infinito e finirà per implodere.
Ps: Lasciamo le recensioni a futura memoria
Report dl 29 gennaio 2021
Torniamo da Nonna Nannina a Cava de Tirreni giunta ormai al settimo anno di esperienza. Quandò apri, la pizzerie da asporto di Nausica Ronca e Pasquale Bisogno mostrò subito di avere un marcia in più qualificandosi per una attenzione ai prodotti di qualità e al servizio. Fu subito differenza in un luogo dove l’asporto era l’ultimo anello della catena gastronomica.
Rilevati i locali di fronte Nonna Nannina oggi è una pizzeria con una ventina di posti a sedere, le pareti belle arredate con prodotti di qualità e buona lista di vini e di birre all’ingresso, alle pizze viene affiancata un poco di cucina e, naturalmente resta il servizio di asporto e di consegna. Un modo per affronatre questo periodo difficile che però vede premiare chi punta sulla qualit-
la pizza è un impasto diretto ben eseguito, più o meno idratato a seconda che sia servito al tavolo o finisca nel cartone per andar a casa di qualche cliente. Tante le pizze, buona la margherita con il fiordilatte, notevole il ripieno al forno.
Insomma, Nonna Nannina è sicuramente un luogo da avere come riferimento nellabella cittadina metelliana.
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REPORT 27 Marzo 2019
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di Marco Contursi
Volete mangiare pesce come Dio comanda? Andate alla pizzeria Nonna Nannina di Cava dei Tirreni, a pranzo. Ci pensa Nausica.
No, non sono impazzito e non vi parlo di pizza, che pure qui è molto buona. Vi parlo, di cozze e vongole, taratufi e fasolari, polpi e seppie freschissime, “scrifici” che ancora si muovono e spigole dall’occhio vispo. Vi parlo del meglio che i pescatori della Marina di Vietri portano a riva. Nausica lo compra e lo propone, a pranzo, mentre di sera, sale in cattedra il marito, Pasquale Bisogno con la sua pizza, leggera e con prodotti di eccellenza.
Nausica il mare ce l’ha nel sangue e l’infanzia tra la Grecia e la Marina di Vietri ha rafforzato il suo legame col regno di Nettuno.
Nausica ama il mare e i suoi figli. Li sa scegliere, li sa cucinare. Cucina solida di tradizione, con qualche guizzo di fantasia, che non guasta.
Nausica non fa sconti a nessuno dei fornitori: solo pesce vivo, verdure appena raccolte ed olio extravergine di primissima qualità, tra cui il neo vincitore del Sirena d’oro 2019, il Dop Cilento di Piero Matarazzo da Perdifumo.
L’appetizer del mio pranzo non l’ho fotografato ma vi assicuro è stato buonissimo: gamberi rossi panati e fritti su ricotta e nero di seppia.
E buono buono è stato pure polpo e patate, con ottimo olio che fa dimenticare la temperatura un po’ troppo bassa della pietanza che andrebbe servita tiepida.
Le linguine del pastificio Gentile con le seppie, vive fino al momento di finire in padella, mi ricordano estati di millanta anni fa sul Gargano, quando le seppie le prendevo io con le mani. Il mare nel piatto, perfetto nella sua essenzialità. Grande materia prima (seppie, olio, pomodoro e pasta), grande maestria nel prepararlo. Brava.
Un assaggio di gustoso sautè, in cui intingere un biscotto di grano, fatto ancora, come una volta, dalla nonna Nannina (seppur anziana ha grinta e sapere da vendere), e un saporito carciofo arrostito chiudono un pasto assai felice. La bravura di Nausica si coglie dai dettagli: nel carciofo vi ha messo un trito di lardo di suino casertano, che regala una marcia in più all’ortaggio.
Ah no, non ho ancora finito, manca un goccio di amaro. Potevo scegliere tra oltre 20, tutti artigianali e particolari. Ho scelto il Don Carlo, ricetta segreta della moglie di Carlo Gargiulo, titolare di una delle enoteche più antiche di Eboli. Da quando me l’ha fatto provare il mio amico ed esperto sommelier Andrea Moscariello, lo prendo sempre quando lo trovo in carta. Mi piace.
Potrei ancora parlarvi anche dei prodotti assai particolari che qui trovate (salumi, formaggi, pomodori ecc..), della carta dei vini e delle birre artigianali, dei dolci del Maestro Alfonso Pepe, dei liquori di fine pasto, ma preferisco veniate qui di persona a constatare con le vostre papille.
Ma chiamate Nausica almeno un giorno prima se volete mangiare pesce vivo. Se invece venite senza prenotare vi dovrete “accontentare” di una sontuosa genovese o di un ragù old stile con braciole di cotica e salsiccia. Se poi trovate pure il pollo, preparato secondo una vecchia ricetta greca appresa da Nausica durante gli anni in terra ellenica, bè allora non rimpiangerete le linguine con le seppie e i gamberi fritti.
Qui si cade sempre bene e il sorriso sincero di Nausica, sarà l’ingrediente in più ad ogni piatto. Ma non dimenticate, la sera, la pizza di Pasquale……ma questa è un’altra storia. Ve la racconto la prossima volta.
p.s. il prezzo varia in base al pescato del giorno ma siamo su cifre civilissime, 25-30 euro circa per primo-secondo-contorno e Nausica “non va ‘o sparagno” col mestolo.
Nonna Nannina
Via Pietro Formosa 14 Cava dei Tirreni
tel 089 341190
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