di Enrico Malgi
Nei monti Picentini, a ridosso del capoluogo di Salerno e al confine con la provincia di Avellino, c’è un territorio che da qualche anno si va sempre più affermando come un areale altamente vocato per una viticoltura di qualità. Una sorta di quarta via enoica provinciale, in parte ancora da scoprire, che si aggiunge alla Costiera Amalfitana, al Cilento ed agli Alburni.
In questo contesto opera la piccola azienda Casula Vinaria di Campagna dal 2007, che appartiene a tre intraprendenti e giovani cugini: Daniele e Fiorello Iuorio ed Armando Ruggiero, che hanno ereditato la passione per la viticoltura e la terra stessa dai loro nonni, dando continuità ad un progetto di crescita di tutto il territorio. Dopo gli studi in Agraria, i tre ragazzi hanno deciso d’intraprendere l’attività di viticoltori a tempo pieno.
Hanno così trasformato un vecchio deposito in cantina ed hanno impiantato due specie varietali simbolo di tutta la Campania: aglianico e fiano e poco altro con metodo biologico.
Cinque i vini prodotti, oltre alla grappa ed all’olio evo.
Melodia Fiano Colli di Salerno Igp 2015.
Lavorato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale in enoteca di 9,00 euro.
Colore giallo paglierino e comunque ancora in itinere. All’olfatto il vino si presenta con un ricco bouquet fruttato di mela, pera, pesca e susina. Garbati i vezzi floreali di gelsomino e confortanti i sentori vegetali. L’ingresso in bocca del sorso è fresco, sapido e voluminoso. Buona la glicerica morbidezza e gusto profondo ed espansivo. Chiusura godibile.
Coccinella Fiano Colli di Salerno Igp 2014.
Vino confezionato in modo del tutto originale. Come si legge nella controetichetta: “…Coccinella nasce dall’idea di vinificare il fiano con una macerazione carbonica naturale. L’ambiente carbonico è prodotto da un mosto in fermentazione, in cui vengono immessi grappoli interi, non pigiati, né diraspati…”. La maturazione avviene in legno per un anno e poi il vino è affinato in vetro ancora per qualche mese. Il tenore alcolico è di tredici gradi. Il prezzo della bottiglia è di 12,00 euro.
Ne viene fuori un vino particolare e tutto da interpretare, connotato da un colore giallo carico dorato. L’impatto olfattivo è spiazzante per i complessi aromi terziari, soprattutto quelli idrocarburici, e per il piglio fruttato e/o floreale di natura esotica, in aggiunta a sentori speziati e vanigliati. Direi che in parte ricorda un riesling renano, più che alsaziano. In bocca ha un gusto morbido, acido, equilibrato e con una nota lievemente ossidata in sottofondo che non disturba affatto. Pregevole il finale.
Chiena Vino Spumante Brut Metodo Martinotti.
Eterogeneo blend di fiano, falanghina, moscato e malvasia. Undici i gradi alcolici e 9,00 euro il costo della bottiglia.
La “chiena”, ovvero la “piena”, ricorda una manifestazione che si tiene ogni anno in estate a Campagna, quando il fiume Tenza straripa dal suo letto naturale ed inonda la città attraverso un corso artificiale. Lo spumante ha un bel colore giallo paglierino. Un perlage attivo. Delicati e primari profumi aromatici, che rimembrano piccoli frutti del sottobosco e fiori bianchi. L’impatto sulla lingua è soave, suadente, fresco ed elegante. Retrogusto gradevole.
Brigante Aglianico Colli di Salerno Igp 2015.
Acciaio, legno e vetro per una maturazione che si protrae oltre un anno. Tasso alcolico di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 9,00 euro.
Cromatismo lucente e rubineggiante, con bordi segnati da un evidente colore violaceo. Prolusioni olfattive tipicamente mediterranee, segnate da connotazioni fruttate di more, ribes e ciliegia e da toni evoluti di fiori rossi ed erbe nostrane, che s’intrecciano poi a sospiri speziati di ginepro, pepe nero e chiodi di garofano. In bocca entra un sorso relativamente caldo e sapientemente tannico, depurato da una buona acidità. Grip naif e quasi selvatico. Finale spinto.
Gramigna Aglianico Colli di Salerno Igp 2012.
Maturazione in legno grande per tre anni. Tenore alcolico di quattordici gradi. Costo della bottiglia 18,00 euro.
Ovviamente colore più concentrato rispetto all’Aglianico Brigante. Timbro olfattivo caratterizzato da profumi fruttati, floreali e vegetali di buona stoffa, in aggiunta a sospiri speziati. Sulla lingua plana un sorso grintoso, terroso e scalpitante come un puledro. Espansione palatale temperamentale, esuberante e trascinante. Caratteristico il finale. Prosit!
Foto di Enrico Malgi e dei tre produttori
Sede a Campagna (Sa) – Via Mattinelle, 109
Tel. 0828 48428 – Cell. 348 5437133
info@casulavinaria.com – www.casulavinaria.com
Enologo: Armando Ruggiero – Agronomo: Daniele Iuorio
Ettari vitati: 3,2 – Bottiglie prodotte: 20.000
Vitigni: aglianico, fiano, moscato e malvasia
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