Caserta Pizzeria Il Diavoletto
Viale Lincoln 254 – Località Falciano
Tel. 0823.344453 – 329.7858601
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Aperto Sempre
Pizze da 3,50 a 8,00 euro
di Tommaso Esposito
Ecco, ti trovi per caso in una concessionaria d’auto per l’open day e l’app di Trip ti avvisa che da quelle parti puoi mangiare una buona pizza.
Cogli al volo la tentazione e ti ritrovi a Il Diavoletto.
Locale familiare, ma accogliente.
Giulia la padrona di casa porge la carta degli Sfizi di Pizza, così sta scritto, e prepara il tavolo.
La pizzeria è nata nel 1995.
Soltanto asporto.
Poi l’idea di allestire la sala.
Una cinquantina o forse più di coperti.
Pareti in legno.
Bene.
Si va per una Bufalina che sta nella lista Tradizione.
Luciano Freddo è il pizzaiolo.
Lavora con una miscela di farine tipo 0 e 00.
Altissima idratazione, oltre il 75%
‘O ‘mpasto muollo, insomma.
Fino a trenta ore di lievitazione prima in massa e poi staglio dei panetti sui 270 g.
La pizza è un M size.
Canotto, insomma.
Eccolo qua.
Perfetto nell’imperfezione, come è giusto che sia per una pizza napoletana.
Forno a legna con piano rotante che si solleva.
È un valido amico per dare buona cottura a questa tipologia di impasto.
Cornicione alto e alveolato, dunque.
Scioglievole al palato, morbida.
Un bel boccone goloso grazie anche al pomodoro, alla mozzarella e all’olio evo.
Poi si va per una Acerrana sbagliata.
Appartiene alla lista Le Speciali.
Si chiama così, forse, per il fagiolo cannellino Dente di Morto di Acerra, presidio Slow Food.
Questa non me la potevo lasciar sfuggire.
Per nessuna ragione al mondo.
Ci stanno fiordilatte, scamorza affumicata,fagioli cannellini aromatizzati all’alloro, guanciale di nero casertano, erbe aromatiche e olio evo.
E ci sta anche qui il bocconcino di mozzarella.
La cifra di Lucien è questa.
Le fette sottili di guanciale sono adagiate con garbo a rombo.
A mo’ di decoro geometrico, ma sono sostanza.
Un pieno deciso sapore contadino, come quello che riconosci avendo nella memoria la zuppetta di fagioli.
Bene.
Ecco un’altra pizzeria da tenere presente in questa effervescente realtà casertana.
E galeotto fu Trip.
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