Casa Vinicola Setaro
Sede sociale via Bosco del Monaco, 34
80040 Trecase (NA)
Tel. 081.8628956
www.casasetaro.it
info@casasetaro.it
Ettari Vitati: 10 di proprietà
Enologo: Carmine Valentino
Allevamento e densità di impianto: guyot; 4.500 ceppi per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: vulcanico – sabbioso, con strato in superficie di lapilli e pietra lavica,
Produzione kg/pianta: 1 – 1,5 kg
Esposizione vigne: sud, sud est
Epoca di impianto delle prime vigne: 1960
Altezza media: dai 200 ai 450 metri
Lavorazione del terreno: vangatura
Concimi: sovescio, organico
Trattamenti: rame e zolfo
Lieviti: selezionati
Mercati di riferimento: Campania, Italia, Europa, Giappone , Stati Uniti
Bottiglie totali prodotte: 50.000
Percentuale di uve acquistate: 0%
Uve coltivate: falanghina, caprettone, piedirosso, aglianico
Conduzione: naturale tradizionale
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LA STORIA
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Massimo Setaro e sua moglie Mariarosaria sono figli di contadini a Trecase, piccolo comune alle falde del Vesuvio, di antica tradizione vignaiola. Percorrendo l’intreccio di stradine tortuose intorno via Bosco del Monaco, dove risiede la loro casa cantina, se ne ha una chiara percezione, anche se l’edilizia ha preso il sopravento. Si notano ancora tanti muri e muretti a secco in pietra lavica che contengono piccoli appezzamenti a pergola vesuviana sotto la quale si coltivano ancora verdure e ortaggi. Sono per lo più realtà destinate all’uso personale,sopravvissute al cemento. Massimo e Mariarosaria hanno voluto continuare questa tradizione creando appunto la piccola azienda familiare Casa Setaro, organizzata per l’accoglienza nonostante gli spazi ristretti, perché si ha piena consapevolezza di quanto sia importante comunicare il valore della viticoltura vesuviana e la grande attenzione che vi dedicano. I rispettivi genitori aiutano ancora in maniera molto attiva, sono memoria preziosa legata al territorio che Massimo ha saputo valorizzare apportando le tecniche indispensabili per fare buoni vini. E ci è riuscito benissimo. Nello stesso tempo trasmette ai propri figli il piacere di essere contadino colto in casa propria, nelle vigne che da generazioni ci si tramanda proprio a Trecase.
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LE VIGNE
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Dai cinque ettari vitati di partenza si è passati gradualmente a dieci. Mantengono un carattere identitario sul Vesuvio molto forte. C’è ancora una certa presenza di pergola vesuviana nell’allevamento del piedirosso, ma per i vitigni a bacca bianca si preferisce la spalliera. Sono distribuiti in piccoli appezzamenti frazionati perché sul Vesuvio gli spazi sono molto ristretti. Risalendo i vigneti più alti a 450 metri di altitudine ci si ritrova in un paesaggio unico ed incantevole, circondati dai boschi del Parco Nazionale del Vesuvio, da un insolito silenzio e dai colori unici che si ritrovano su un vulcano. Il suolo e grigio e composto da lapilli e pietra lavica ed osservando in prospettiva i filari, il punto dal quale si diramano è rappresentato dal cono del Vesuvio che da questa posizione sembra essere molto vicino.
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I VINI
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Munazei Lacryma Christi bianco 2013
Uve: caprettone
Fascia di prezzo: 9 – 12 euro
Vinificazione: acciaio
Bottiglie prodotte: 8.500
Da uve caprettone in purezza. Un bianco vesuviano schietto, dal timbro territoriale evidente, con profumi di piccoli fiori di campo, finocchietto e agrumi. Molto piacevole il sorso vivace nella freschezza e lungo nei toni salati.
Munazei Lacrima Christi rosso 2013
Uve: piedirosso
Fascia di prezzo: 9 – 12 euro
Vinificazione: acciaio
Bottiglie prodotte: 5.500
Uno splendido piedirosso del Vesuvio, preciso nei profumi e al palato, dalla verve giovane, erbaceo, polveroso, floreale di violetta e delicato nei toni della buccia di arancia. Succoso e croccante il sorso, sottile, agile e veloce sulla spinta della freschezza.
CaprettOne spumante metodo classico
Uve: caprettone
Fascia di prezzo: 15 – 20 euro
Vinificazione: acciaio
Bottiglie prodotte: 2.000
Le bollicine di caprettone metodo classico nella piccola cantina sotto la casa di famiglia sono entrate per gioco. Poi il riscontro è stato notevole ed ormai moltissimi ristoranti in Campania amano proporre queste divertenti e piacevoli bollicine del Vesuvio.
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CONCLUSIONI
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Gradualmente e con oculatezza Massimo Setaro è riuscito a ridare vita alla tradizione vitivinicola di Trecase sul Vesuvio con il pallino fisso della qualità. Ama definirsi un contadino quando presenta i propri vini e sottolinea puntualmente le aspettative verso i figli che educa secondo i principi di agricoltori vesuviani eco compatibili. Ha agito sempre in piena coerenza con il proprio carattere, moderato e sereno e la capacità di attendere i tempi giusti per affermarsi gli è stata di grande aiuto. Casa Setaro oggi è sicuramente un punto di riferimento importante per l’enologia del Vesuvio e per chi avesse voglia di visitare il paesaggio unico e spettacolare delle vigne sul vulcano.
Marina Alaimo
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