Casa di Baal
via Tiziano, 14
84096 Macchia di Montecorvino Rovella (Sa)
Tel: 089.981143-44
http://www.casadibaal.it
info@casadibaal.it
Ettari: 20 di cui 4,5 vitati
Enologo: Gennaro Reale
Agronomi: Gennaro Reale
Allevamento e densità di impianto: i vecchi impianti a cordone speronato, i nuovi a Guyot – 2.000 ceppi per ettaro
Composizione chimica-fisica del terreno: calcareo-argilloso
Produzione Kg/pianta: aglianico e fiano 1,8 kg mentre per il resto 2,3 kg
Esposizione vigne: la maggior parte a Sud Est
Epoca di impianto delle vigne: 1982-83 e 2012
Altezza media: 150 m. s.l.m.
Lavorazione del terreno: trinciatura e sovescio
Conduzione: biologica (certificata) e biodinamica (a livello iniziale, secondo anno)
Lieviti: indigeni per i rossi e selezionati per i bianchi
Mercati di riferimento: a livello nazionale prevalentemente regionale, all’estero Stati Uniti, Giappone, Danimarca e Germania
Bottiglie prodotte: 25.000
Percentuale di uve acquistate: nessuna
Uve coltivate: aglianico, fiano, falanghina, barbera, merlot, moscato, malvasia
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LA STORIA
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Con due generazioni di agricoltori, ovicoltori e viticoltori alle spalle, la cantina nasce dall’antica dedizione alla trasformazione in vino delle uve di proprietà.
Ma raccontare di Casa di Baal significa prima di tutto parlare della quercia della famiglia, Annibale Salerno, autentico pater familias, la roccia su cui si fonda tutta l’attività aziendale.
Nel 1978 Annibale acquista 30 ettari di terreno e nel 2006, grazie alla sua forte determinazione supportata dall’aiuto della moglie Anna e dal fresco entusiasmo dei figli Francesca, Giusy e Mario, inizia la produzione vinicola con l’etichetta Casa di Baal.
Questo nome singolare sta per Casa di Annibale, per colui che rappresenta, per tutti i membri della famiglia, un solido punto di riferimento sia per la vita che per il lavoro. L’immagine aziendale, molto pulita e lineare, ruota intorno a un elefantino che richiama alla memoria l’impresa di Annibale, abile generale cartaginese.
La proprietà comprende anche oltre 10.000 piante di olivo delle varietà Rotondella, Frantoio e Leccino con le quali si ottiene l’olio extra vergine di oliva a marchio L’Oliveto nell’adiacente frantoio, anche fattoria didattica, seguito e gestito direttamente da Mario Salerno.
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LE VIGNE
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Siamo nel Parco Regionale dei Picentini, nella frazione Macchia di Montecorvino Rovella, in posizione collinare a circa 150 metri di altitudine sul livello del mare. A sud la Piana del Sele con la vicinissima Battipaglia, Salerno a circa 30 km e a nord la Costiera Amalfitana. Da qui anche il Cilento è facilmente raggiungibile.
Quattro gli appezzamenti nel corpo principale e un ettaro di fiano dislocato nella vicina San Vito, frazione del Comune di Montecorvino Pugliano, a circa 6 km dalla frazione Macchia di Montecorvino Rovella dove ha sede la cantina.
Dopo la riconversione varietale dei 4,5 ettari di vigneto che ha sostituito quasi interamente il barbera con l’aglianico e la malvasia con il fiano, oggi la famiglia Salerno, sotto le direttive del giovane enologo Gennaro Reale, punta sull’agricoltura biologica e sui preparati biodinamici, su una densità di impianto di circa 2.000 ceppi per ettaro e su una resa limitata per pianta per produrre vini che siano espressione del territorio.
A ciò si aggiungono i sovesci, le lavorazioni minimali sui terreni, l’attività di prevenzione e di ottimizzazione, i diradamenti, la vendemmia manuale, l’impiego di lieviti indigeni e il razionale uso di solforosa.
Nel 2012 è stata inserita l’ultima varietà, la falanghina, che è andata a sostituire il trebbiano.
Questa zona, baciata da un sole molto caldo ma anche accarezzata dalla brezza del mare, si distingue per un clima particolarmente favorevole, evidenziato persino dal celebre scrittore napoletano Francesco Mastriani (1819-1891) nel suo romanzo la “Sonnambula di Montecorvino” con queste esplicative parole: “Ricchi di rigogliosi oliveti sono què colli i quali, in certi punti, riescono così pittoreschi per ridenti vallette, per sussuranti cascate di limpide acque, per frastagli di ombrosi poggi di lussureggiante verdura, ch’io ne trassi così grata impressione che mi pareva di stare nel mezzo delle romanzesche vallate della Svizzera”.
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I VINI
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Casa di Baal produce quattro vini ottenuti lavorando esclusivamente uve di propria produzione dei vigneti aziendali, trasformati e imbottigliati nella propria cantina.
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Aglianico di Baal
Uva: aglianico
Bottiglie: 7.000
Prezzo in enoteca: 15,00 euro
Vinificazione: acciaio e legno
Vinificato in acciaio e affinato per 12 mesi in tonneaux di media grandezza di rovere francese e successivamente almeno 8 mesi in bottiglia. Colore rosso rubino, al naso presenta sentori fruttati di frutta rossa, rosa canina e liquirizia. Al gusto è morbido e caldo, persistente. Si evidenziano una acidità equilibrata e tannini armoniosamente integrati. Può essere gustato con piatti a base di carne e formaggi a media e lunga stagionatura.
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Fiano di Baal
Uva: fiano 100%
Bottiglie: 7.000
Prezzo in enoteca: 14,00 euro
Vinificazione: acciaio
Vinificato e affinato in acciaio sulle proprie fecce fini per 9 mesi, subisce un ulteriore affinamento di almeno 12 mesi in bottiglia. Di colore paglierino carico con riflessi dorati, all’esame olfattivo è intenso, i suoi aromi richiamano frutta bianca come pesca e a mela annurca ma anche fiori di camomilla e miele di acacia e note minerali. Anche in bocca è intenso e persistente, ottima la sapidità. Lungo il finale. Può ben abbinarsi ai formaggi freschi e di media stagionatura e ai piatti di mare.
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Rosso di Baal
Uva: aglianico 40%, barbera 30%, merlot 30%
Bottiglie: 6-7.000
Prezzo in enoteca: 11,00 euro
Vinificazione: acciaio
Vinificato e affinato in acciaio per 12 mesi, è un vino fresco e fruttato pensato per abbinamenti a tutto pasto. Di colore rosso rubino con sfumature granata, limpido e consistente, offre al naso sentori fruttati di frutta rossa, ciliegia e fragola, mescolati a note di spezie dolci come cannella e vaniglia e accenni di tabacco. Al gusto è fresco e fruttato, mediamente strutturato, e presenta una trama tannica gentile. Può essere gustato con piatti a base di carne e formaggi a media stagionatura.
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Bianco di Baal
Uva: fiano 40%, moscato 30%, malvasia 30%
Bottiglie: 5.000
Prezzo in enoteca: 10,00 euro
Vinificazione: acciaio
Imbottigliato dopo un affinamento sur lie di 6 mesi in acciaio, ha un impatto aromatico molto deciso dovuto al connubio tra il moscato, malvasia e fiano. La beva è gradevole e fresca. Di colore dorato, al naso presenta sentori di fiori bianchi e agrumi, spezie mediterranee tra cui salvia e alloro. In bocca è secco, fresco, strutturato e persistente, buona l’acidità e la sapidità. Può essere servito con piatti a base di frutti di mare e con zuppe di legumi o come aperitivo.
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CONCLUSIONI
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A Casa di Baal il legame con le radici e l’attaccamento alle tradizioni vanno di pari passo con lo sguardo rivolto all’innovazione e al futuro.
E’ in fase di costruzione, infatti, una sala degustazione dove gli ospiti potranno assaggiare i vini e gli altri prodotti aziendali, dopo aver visitato i vigneti e la cantina. Gli investimenti sono certamente impegnativi e richiedono tempo e pazienza ma la famiglia Salerno guarda avanti con tenacia e fiducia, sapendo di poter contare sempre su un pilastro che nulla potrà mai scalfire, l’unità familiare e la motivazione e coesione di intenti verso l’offerta di prodotti di qualità che rispecchino il territorio e gli uomini che vi lavorano.
I vini sono semplici, solidi ed efficaci con il cibo.
Foto di Novella Talamo
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