Via Monsignor Pasquale De Pasquale
Tel. +39 338 859 3200
Sempre aperto
Carmine Donzetti a Casandrino: lo ritroviamo in un locale fotocopia dopo essere stati da Frijenno Magnannno ad Arzano dove però è la cucina di mare a farla da padrone più che la pizza. L’uso dialettale del nome al locale è una tradizione di famiglia. Lui è nato nel mitico Cazzo Comme Coce a via Foria, un locale molto popolore fondato dal nonno. Poi il trasferimento nell’hinterland.
La pizzeria è proprio all’uscita dell’asse mediano, facile da raggiungere perché non si entra nel centro abitato. In realtà, come sappiamo, cambiano i comuni, ma l’espansione urbanistica napoletana ha ormai inglobato tutti i centri paesini rurali dove si voltivava la dispensa della grande città. Qui la pizza non era mai stata come quella di città perché si usavano forni da pane, dalla bocca più ampia e che dunque allugano i tempi di cottura sfornando alla fine qualcosa di più panoso, rustico, in cui pomodoro, farina, olio e mozzarella non sono perfettamente fusi come in città.
Ecco allora perché la rivoluzione della pizza napoletana sta coivolgendo l’Italia come la periferia del capoluogo. E Carmine Donzetti a Casandrino ha scelto la linea classica, non a ruota di carro ma comunque con il cornicione basso e non accentuato.
La sala è curata nei minimi dettagli, all’ingresso il forno per chi viene fare asporto, sul lato opposto quello per celiaci, con ambiente completamente separato dal resto. Sulle pareti i prodotti di eccellenza della regione di cui le pizzerie sono diventate il principale riferimento regalando ossigeno economico alle piccole aziende impegnate nella precisione e non nella qualità. Una rivoluzione che rende possibile agli appassionati la possibilità di mangiare una grande pizza napoletana come in città senza andare in città, il che vuol dire spesso risparmiarsi ore di traffico e costo parcheggi.
Questa è la scommessa che Carmine Donzetti ha voluto gicare puntando stavolta solo ed esclusivamente sulla pizzeria.
Di grande rilievo anche la carta dei vini oltre che della birra, altro elemento non trascurabile negli ultimi anni dove è sempre più facile trovare buone bottiglie anche in pizzeria.
Si parte con il nostro protocollo, dalle fritture.
E poi sui grandi classici, perfetamente eseguiti.
Di grande valore la marinara. Buona anche la mastunicola.
Perfetamente eseguiti il ripieno al forno e la pizza fritta.
CONCLUSIONE
Scuola napoletana classica, senza fronzoli, precisa. Buoni prodotti, prezzi popolari, servizio appassionato e ampia carta di vini e di birre. Una pizzeria affidabile nel cuore dell’hinterland napoletana, garantita da una storia di famiglia lunga già tre generazioni. Da provare!
Dai un'occhiata anche a:
- Pizzeria Bella ‘Mbriana di Mastrocinque Paolo a Sant’Agata dei Goti (BN)
- Le migliori pizzerie di Napoli e la guida alle pizzerie di quartiere e alle MIE migliori margherite
- Confine: la pizzeria numero 1 del Nord
- Bettina Pizza in Teglia: il progetto degli chef Luigi Salomone e Valentino Buonincontri come ritorno alle origini
- Castelvenere/Telese Terme (Sannio) – La Pineta: la verace pizza napoletana di Umberto Mauriello nella cittadina termale
- Maturo Pizzeria a Napoli: le diverse facce della pizza in un unico menù
- Gioja’s music hall Lounge Bar Pizzeria a Gioia Tauro
- Pizzeria Rosario Ferraro a Napoli, le pizze come piacciono ai napoletani di tutte le età