di Marina Alaimo
Capafresca è l’ultimo nato in Cantina del Vesuvio, a Trecase. Nel dialetto napoletano si dà del capafreasca a chi sa affrontare la vita in maniera spensierata. In effetti la sua capa è fresca perché priva di pensieri pesanti o roventi e consente quindi di ragionare ed agire con leggerezza. E ci godiamo questa assoluta novità dell’area vesuviana, ovvero le prime bollicine rosè da aglianico del Vesuvio, con leggerezza, insieme a Maurizio Russo, in zona detto il gigante buono.
Siamo nella sua nuova saletta degustazione, una piccola terrazza di una vecchia casetta abitata in passato dai vignaioli al centro del vigneto. Alle spalle la vigna risale dolcemente il pendio del cono del vulcano, avvolta dai pini del Parco Nazionale del Vesuvio. Davanti invece i filari scendono con fierezza verso il mare della costa vesuviana, caratterizzata da tonalità che vanno dal grigio scuro al nero intenso della sabbia e delle scogliere che interrompono con prepotenza la continuità delle spiagge . Siamo avvolti dal profumo inebriante delle ginestre che in questo periodo dell’anno, e per tutta l’estate, dominano il territorio.
La brezza marina ci dà sollievo dal caldo esuberante in quest’ora del giorno, il panorama mozzafiato distende la mente da ogni pensiero e rapisce totalmente l’attenzione.
Il Capafresca con la il suo carattere semplice e di facile approccio, dai profumi di melagrana e dal sapore decisamente fresco e salino, riesce a condurre una chiacchierata informale, tra vecchi amici.
Ma breve perché la bellezza del luogo non concede distrazioni o inutili parole, si disperderebbero nel fruscìo del maestrale. Meglio rinfrancare i pensieri tra le bollicine rosate ed i colori splendidi di questi luoghi.
Sede via Tirone della Guardia, 12 a Trecase. www.cantinadelvesuvio.it . Tel/Fax 0815369041. Ettari: 11. Enologo: Antonio Pesce. Uve: falanghina, caprettone, piedirosso, aglianico, olivella. Produce inoltre olio extra vergine di olive del Vesuvio e distillato di albicocche.
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