di Floriana Barone
Un luogo sospeso nel tempo, che racconta la storia di 13 generazioni di viticoltori: le cantine Santa Benedetta si trovano alle spalle di Monte Porzio Catone, a due passi da Roma, nel Parco dei Castelli Romani.
La proprietà è incorniciata nella zona dell’antico Lago Regillo e comprende un basolato romano che risale, probabilmente, all’età repubblicana.
Qui il panorama è spettacolare: dalla sala della “chiesa”, quando non c’è foschia, si può vedere anche la cupola di San Pietro. Il terreno di proprietà attualmente è di circa 13 ettari e appartiene alla storia della famiglia Benedetti fin dal 1771.
Tre secoli di viticoltura, quindi, che rendono le cantine Santa Benedetta una delle più antiche di tutti i Castelli Romani. I ricordi della famiglia Benedetti arrivano fino ai tempi del bisnonno Luigi, che vendeva vino sciolto, ma, ancora oggi, i nomi degli avi sono scolpiti sulle lapidi della cappella di famiglia nel cimitero di Frascati, insieme alla dicitura “grande viticoltore”.
Varcato il grande cancello di via Frascati Colonna, si entra in una dimensione dal forte connotato storico e artistico, grazie alla presenza di innumerevoli opere antiche, tra preziosi cimeli di famiglia, foto d’epoca, utensili e manufatti di pregio. Un tempo, prima dell’Unità d’Italia, i terreni di questa zona appartenevano al Vaticano e ad alcune famiglie nobili. Successivamente, sono stati assegnati agli agricoltori di Frascati e, così, i Benedetti hanno ingrandito ulteriormente la proprietà. Negli anni Cinquanta la cantina è passata poi nelle mani di Antonio: un agrario dal piglio moderno che, all’epoca, era presidente del Consorzio di Tutela del Vino Frascati Doc e del Consorzio Agrario di Roma. Un incarico che ha ricoperto per circa trent’anni: è stato proprio Antonio Benedetti a puntare su un sistema moderno di vinificazione, con la realizzazione delle vasche di cemento.
Il vigneto è stato reimpiantato vent’anni fa, grazie al lavoro del figlio di Antonio, Alberto Benedetti, agronomo pragmatico, affiancato dalla moglie Fabia, ex avvocatessa con una spiccata predisposizione per l’accoglienza. Nel 1998 Alberto ha rimesso a posto la cantina, fondando l’azienda agricola vinicola. Per le sue vigne ha scelto varietà che amava particolarmente, come il Bellone e la Malvasia Puntinata, iniziando anche a realizzare percorsi degustativi ed eventi, curati personalmente da Fabia con grande attenzione. E Fabia coordina anche la sua brigata tutta al femminile, indispensabile per tutti gli eventi privati. La cucina valorizza le materie prime territoriali di spicco, con menu che mettono in risalto, in particolare, l’elemento vegetale. Alberto, inoltre, segue da vicino tutta la parte amministrativa che riguarda la società, la vendita del vino, la partecipazione alle fiere e i rapporti con i clienti del wine club, che ha fondato secondo il suo fiuto imprenditoriale. Alberto ha realizzato anche l’orto, con una parte per la coltivazione di erbe aromatiche. Fabia ha giocato un ruolo fondamentale in questo progetto di rilancio, specializzandosi in attività precise, come la programmazione degli eventi e dei relativi allestimenti, la gestione della cucina e la realizzazione dei prodotti firmati Santa Benedetta, comprese le ciambelline al vino, le meringhe o i piccoli bon bon di pangiallo ideati per il periodo natalizio. Nelle cantine si organizzano wine tasting, cuciti ad hoc sugli ospiti a seconda delle esigenze, con degustazioni di olio Evo e di vino, workshop di cucina, eventi privati e aziendali.
In cucina lavora anche Domenica, che ha codificato le vecchie ricette di famiglia. In azienda esistono due sale, uniche nel loro genere: la prima è al piano terra di un casale di 300 anni, mentre la seconda viene chiamata la “chiesa”, è al primo piano di un antico monastero ristrutturato, che oggi può ospitare fino a 170 posti.
Il volto moderno delle Cantine è rappresentato dal giovane Antonio Benedetti: chef, con numerose esperienze alle spalle in cucina e in sala, in Italia e all’estero. Antonio lavora senza sosta, occupandosi in prima persona della potatura della vigna, della produzione, dell’accoglienza, dei rapporti con i fornitori locali, affiancando il padre Alberto nelle fiere e Fabia nel coordinamento dello staff in cucina durante gli eventi.
La famiglia Benedetti ha sempre dimostrato un profondo legame con il territorio circostante e una particolare attenzione verso le biodiversità esistenti: oggi, alla fine della strada romana, si trovano dieci arnie, fondamentali per l’ecosistema, che garantiscono anche la produzione del miele. L’obiettivo a breve termine delle Cantine è quello di valorizzare l’essenza più autentica dell’azienda agricola, che ha già intrapreso un percorso verso un’impronta naturale, biologica e biodinamico, continuando a comunicare attraverso i suoi prodotti di punta.
I VINI DELLE CANTINE SANTA BENEDETTA E L’OLIO EVO
Le Cantine sono in una zona definita “Pilozzo”: si trova sulle pendici del versante Nord del Vulcano Laziale e si è formata a seguito delle eruzioni della prima fase del vulcano. I vini sono quindi ricchi di minerali come potassio, sodio e fosforo, con una forte salinità. Il terreno, inoltre, gode di un microclima particolare, grazie alla posizione vicina sia al mare che alla montagna. Oggi la produzione di Cantine Santa Benedetta è rivolta alle vendite dirette a privati, in Italia, ma soprattutto all’estero, come Stati Uniti, Paesi nordici e Inghilterra.
In cantina si vinifica a 16 gradi, con una fermentazione lenta. Nasce così un vino che “calca la mano”, grazie anche al lavoro dell’enologo Roberto Fini, che segue con attenzione la filosofia aziendale. In merito ai bianchi, i vitigni autoctoni Bellone e Malvasia Puntinata sono caratterizzati da una bassa resa per ettaro e dalla loro intrinseca natura delicata. Il Complexus è un Frascati Doc: un con un intenso e brillante colore giallo paglierino (alcool 13,5%). Il Gigi Igt presenta invece una grande viscosità, di colore giallo intenso, caratterizzato dalle sfumature verdi delle foglie e riflessi bianchi.
Al naso colpisce subito l’aspetto floreale intenso di primula e mora, con sentori di frutta tropicale su cui spiccano ananas e litchi. (alcool 14%). Si conclude con Le Nozze di Cana, un Cannellino di Frascati Docg che accarezza il palato e si espande in tutte le direzioni al primo sorso, salendo in alto portato dal suo alcool vigoroso e dalle essenze profumate (alcool 14%).
Per i vini rossi si segue la filosofia aziendale, privilegiando varietà a bassissima produzione: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese. In cantina spicca le Tre Vecchie Igt, in cui la ciliegia si avverte anche nel sapore, sostenuta dall’eleganza di un alcool non troppo invadente che permette di gustare in pieno i sentori di frutta cotta. Il retrogusto rimane evidente, con richiami di frutta e di legno (alcool 14,5%). Si chiude con le Tre Rose Igt: un vino di un rosso intenso e vigoroso (alcool 14,5%). L’azienda produce anche un eccellente olio extravergine d’oliva, ottenuto tramite la spremitura a freddo, grazie alla presenza di 300 piante in azienda e di 20 ettari di oliveto in Sabina. Le varietà sono quelle della tradizione: Frantoio, Leccino e Carboncella.
Cantine Santa Benedetta di Benedetti Alberto
Via Frascati-Colonna,35
00078 Monte Porzio Catone (RM)
Tel/Fax: +39 069417511
https://www.santabenedetta.it/
info@santabenedetta.it
Facebook
Instagram
Dai un'occhiata anche a:
- Vini Rossi Schola Sarmenti – Nuove annate
- “Fornacelle” Foglio 38, vent’anni di Cabernet Franc
- I vini dell’Alto Piemonte in trasferta a Milano, per una masterclass d’eccezione
- Assaggi da Vinitaly: Abruzzo Pecorino Casadonna Reale 2020 di Feudo Antico
- Vini Vignaflora
- G7 a Mirabella Eclano: il menu irpino di apertura nel Radici Resort di Mastroberardino
- A Roma il III° Forum Mondiale delle Donne del Vino con dodici delegazioni da tutto il mondo collegate online
- Vini Scuderia Italia