di Simona Mariarosaria Quirino
Viaggiare è uno dei desideri che accomuna di più l’essere umano e quando non può farlo come adesso, si aggrappa a un odore, un sapore, un’immagine, un ricordo. La tavola, che in sardo si dice “mesa”, in questo aiuta molto. Il vino che ho bevuto, accompagnato da un primo piatto deciso, viene dalla zona del Sulcis, nella bassa Sardegna dove sulle colline di Sant’Anna Arresi si trovano le Cantine Mesa. Azienda vinicola nata alcuni anni fa grazie all’intuizione di Gavino Sanna, scrittore, imprenditore e critico d’arte del posto,ma soprattutto pubblicitario pluripremiato e tra i più famosi al mondo. La facciata dell’azienda riproduce i tipici motivi dei tappeti sardi, gli stessi che ritroviamo sulle etichette dei vini. 700.000 sono all’incirca le bottiglie prodotte ogni anno e 78 gli ettari vitati. I terreni sono sabbiosi e la coltivazione è a piede franco in una zona così vocata al vino, tanto da rendere quello prodotto di grande bevibilità e pulizia. Tra i rossi, protagonista indiscusso è il Carignano che si affianca all’altro pilastro del luogo il Cannonau. Mentre, però, il Cannonau è prepotente nel bicchiere, al naso e al gusto il Carignano è più discreto. Quello che ho bevuto non è il Buio Buio Riserva 2017, pluripremiato quest’anno, ma il Buio 2018. Non della linea Sogno ma volutamente di quella Desiderio. Sa di un’eccellenza che, però, rimane con i piedi per terra. Un vino che si infila in punta di piedi, lasciando la voglia di berlo ancora. Rubino di colore ma non così intenso da fare già capire l’importanza della struttura in bocca. Una struttura forte ma non impertinente, mitigata dal tannino elegante. Rossa è la frutta che ricorda, ma non mancano anche le spezie. Persistente al punto giusto, tanto da desiderarne ancora. Il ricordo di un’isola lontana, che non è solo nella testa ma anche sulla “mesa”.
Cantine Mesa
Sant’Anna Arresi
Loc. Su Baroni (Cagliari)
Tel.0781965057
info@cantinemesa.com
Dai un'occhiata anche a:
- Edoardo Raspelli lascia la Stampa, si chiude un’epoca
- VINerdì di Grantito Igp: Tardivo ma non Tardo 2021, il Verdicchio di Stefano Antonucci
- Più Alto Fiano di Avellino Riserva 2020 I Satoli
- Sabino Alvino di Zi Pasqualina ad Atripalda: cultura del vino e piatti della tradizione
- Cilento Fiano Vigna Castello di Rocca Cilento Dop 2020 – Verrone
- Vini Azienda Speri
- Chianti Classico Collection #CCC2024
- “Terre di Pisa Food and Wine festival” Stile internazionale ma non troppo