Il fascino delle vigne sul Vesuvio è esuberante e irruento, anche d’inverno, anche se quel paesaggio lo hai visto centinaia di volte. E’ sicuramente uno dei più suggestivi perché unico nei colori, nelle forme e nella luce che anche in questa stagione fa scintillare tutto ciò che colpisce. Avvolge senza accecare e sembra quasi di essere sospesi nel nulla. Siamo a Boscotrecase in contrada Campaniello con il giovane enologo Andrea Matrone che qui sta facendo un importante lavoro di recupero di vecchie vigne di famiglia.
Sono disposte in maniera un po’ disordinata, come usavano fare i contadini della zona e questo rende particolarmente faticoso il suo impegno. Andrea nutre una passione profonda per la viticoltura e dopo aver viaggiato diversi anni dopo la laurea in enologia in più paesi, Sicilia, Salento, Australia, Nuova Zelanda, Napa Valley, ha riportato sui terreni a lui familiari l’esperienza maturata per dare vita alle Cantine Matrone. Un inizio piccolo nei numeri, ma molto impegnativo per il recupero dei vecchi vigneti abbandonati da tempo e per dare vita al vino lungamente immaginato, il suo. Convince lo zio Francesco Matrone, notaio di Boscotrecase alla quarta generazione, di investire nel suo progetto e di ridare vita all’antica cantina del 1700, proprietà di famiglia. Nella sala di degustazione la riproduzione di un’antica stampa raffigura il corso della lava dell’eruzione del 1751 e cita una zona detta de’ Matroni. Questo sta a ricordare che la famiglia ha avuto un ruolo importante sul territorio e che possedeva ampi terreni destinati soprattutto alla viticoltura. Questa tradizione del vino si è fermata al bisnonno Raffaele Matrone e Andrea oggi ha una gran voglia di ridarle vita e vigore.
La prima annata in commercio è la 2014 e il risultato è già molto interessante. Nel bicchiere è soprattutto il territorio a dire la sua, si nota una buona competenza nel dare forma a vini autentici e dalla personalità spiccata. I vigneti per ora hanno poco spazio, si dislocano su più appezzamenti su 2,5 ha complessivi di proprietà e 1,5 ha in affitto. I contadini della zona apprezzano moltissimo il lavoro di Andrea ed in molti gli offrono la conduzione o l’acquisto a prezzi molto vantaggiosi delle proprie vigne. I vini prodotti sono due, Lacryma Christi bianco e rosso. Il bianco 2014 esprime una bella energia già al naso, appena fumè, agrumato, fiori bianchi di campo, il sorso è affilato, veloce, grintoso, lungo sui toni minerali e salati. Più coinvolgente il Lacryma Christi rosso Territorio dei Matroni 2014, piedirosso al 70%, poi sciascinoso e aglianico, naso preciso, profondo, minerale, frutto pieno di prugna e piccoli frutti rossi, sottile la foglia di geranio, in bocca è austero, verticale, salino, da attendere con molta curiosità.
Cantine Matrone è in via Tenente Luigi Rossi 16, Boscotrecase NA. Tel. 339 2841451 www.cantinematrone.it
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