di Gennaro Miele
Fino a pochi anni fa il buon bere è stato un gesto che in modo elitario si svolgeva in ristoranti o enoteche specializzate.
Un movimento di sdoganamento di questo gesto nobile si è attivato per recuperare il senso della degustazione anche dinanzi ad un pasto, quotidiano e disimpegnato, come quello in pizzeria.
Il prodigarsi di pizzaioli di nuova generazione nell’alfabetizzazione dei clienti è avvenuto con l’ausilio dei Sommelier nel loro staff, azione che ha aperto le porte ad uno studio di abbinamenti fra l’antica tradizione partenopea e il lavoro dei viticultori.
Di fronte alla dismessa area dell’ex Italsider uno scugnizzo lungimirante, il Maestro pizzaiolo Diego Vitagliano, ha creato un locale divenuto richiamo per gli amanti della pizza, il 10 Diego Vitagliano, in cui evidente è l’omaggio anche all’idolo Maradona.
Questa apertura ha segnato una nuova linea nella preparazione di quelle che lui definisce ‘’le sue nuvole’’, data la deliziosa sofficità del suo impasto, cui è seguita la sede di Pozzuoli, la Bakery e di recente un elegante bistrot.
Uno dei passi recenti di avvicinamento tra pizza è vino è stato curato, nella sede di Bagnoli, dal giornalista Luciano Pignataro, in una degustazione dei vini di Cantine di Marzo, blasonata azienda di Ferrante di Somma che si avvale della competenza enologica di Vincenzo Mercurio.
Il focus della degustazione è il Greco di Tufo docg Riserva, nelle declinazioni delle vigne Ortale, Serrone e Laure, differenti nei suoli e nelle loro esposizioni, elementi che caratterizzano le sottili sfumature di questo vitigno vigoroso ed elegante come dimostrato nella batteria di tre annate, 2019-18-17, che singolarmente non superano le 5000 bottiglie per vendemmia.
Nell’incontro con il Greco, Vitagliano ha proposto la sua pala croccante ai 4 Casi Campani, con cottura al forno elettrico, in cui la sapidità stuzzicante della preparazione ha incontrato la verticalità del vino, a seguire poi la Rosso e Cipolla, in cui le note dolci dell’impasto e degli ingredienti si sono integrate tra le note fresche del sorso.
È avvenuto una piacevole amalgama tra due concezioni temporali, quella lenta e riflessiva della degustazione d’un vino e l’istintivo appetito verso la pizza che ci porta a consumarla in tempi brevi. Buon Calice.
Appunti di degustazione:
Vigna Ortale
2019 : colore paglierino carico, sentori di frutta a polpa gialla, minerale, fiori bianchi e mandorla. Fresco, attacco sapido, morbido e persistente.
2018 : colore paglierino carico, pietra focaia, pasticceria, melone giallo. Attacco morbido, fresco con buon ritorno fruttato.
2017 : colore paglierino chiaro, si apre con finezza minerale, sentore di fiammifero, ananas disidratata, fiori bianchi. Bocca sapida e morbida, frutto tropicale.
Vigna Serrone
2019 : colore paglierino che sfiora un leggero dorato, profumi minerali, arancia bionda, nota mielata. Freschezza verticale, lieve sapidità e persistenza con ritorno di frutto giallo.
2018 : colore dorato chiaro, tocco tropicale, fiori d’arancio, frutta candita. Secco, morbido ed equilibrato.
2017 : colore paglierino, mela, origano fresco e fiori bianchi. Assaggio sottile ed elegante, fresco e morbido.
Vigna Laure
2019 : colore paglierino, si apre con discrezione, frutta a polpa gialla, floreale, mandarino, erbe aromatiche. Buona freschezza con tocco sapido, persistente.
2018 : colore paglierino, minerale, pietra calda, vegetale. Più verticale rispetto all’annate precedente, fruttato elegante.
2017 : colore paglierino scarico, zolfo, fiori gialli, foglia di limone, roccia nera vulcanica. Sorso sapido e fresco, abbastanza mordido
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