Cantine Bianco a Gioi Cilento
Via Puoti 2
Tel. 339 207 8507
Siamo a Gioi Cilento, poco più di mille residenti a quasi 700 metri di altezza, un nobile passato alle spalle come si vede dalle due chiese, bellissime,e tanti palazzi nobili che stanno spuntando fuori grazie alla intelligenza di chi riscopre il valore culturale ed economico delle radici.
E a proposito di radici, ecco a voi Caos e e Leukos. Il secondo un bianco da moscato e malvasia secco, il primo da ben dieci vitigni diversi, tra varietà di aglianico, mangiaguerra, sangiovese, montepulciano, barbera: tutto in un ettaro di terra per un totale di 7000 bottiglie. Ecco dunque il progetto di Antonio Bianco che ha ristrutturato la cantina sotto casa aprendola al pubblico oltre che alla produzione: tra acciaio e legno grande propone un vino contadino come si è sempre fatto. Il bianco è profumato, ricco di corpo e secco, il rosso ha tannini morbidi, buona acidità, un allungo finale interessante.
Ecco, dunque, secondo me il vino dovrebbe essere affiancato alla parola storico, non naturale, anche se mi rendo conto che questo ossimoro funziona molto dal punto di vista commerciale.
Quando hai delle dimensioni così piccole in un ambiente che non ti consente viticultura meccanica, la strada migliore è fare bene quello che facevano i nonni, saltando cioé la generazione della chicmica e dell’eccesso di trattamenti. Si ha così una foto precisa del gusto di un tempo che oggi è tornato sicuramente di moda, con vini non eccessivamente alcolici e decisamente gastronomici.
Ecco perché questo progetto a circuito chiuso ci piace davero molto e immaginiamo un cilento, ma anche un Lucania, segnate dal frazionamento fondiario, ricca di decine di situazioni simili. I formaggi de Le Starze di Vallo della Lucania, gli ortaggi di propria produzione, i salumi del Piccolo salumificio di Gioi e i due vini sono quello che trovate in questa bella cantina ricavata in un palazzo del ‘500 poi ampliato nel ‘700.
La messa a punto del progetto gastronomico vede il giovanissimo Guido Astore al lavoro con la consulenza della cuoca e insegnante di educazione alimentare Eleni Pisano, veneta trapiantata a Milano e amica da cent’anni dei fratelli Bianco che hatrasmesso non solo tecnica ma anche una visione mediterranea alla tradizionale cucina cilentana recuperando erbe, spezie, preparazione come per esempio una stupenda crema di melanzane che abbiao trovato spesso nei nostri viaggi in Egitto, Siria, Libia e Marocco.
Insomma un progetto che ha le radici nel passato ma che si proietta al futuro, in un mondo dove il cibo torna ad avere il valore sacro e il gusto di un tempo. Un progetto che vale la visita a Gioi Cilento per avere la conferma della piena corrispondenza tra buono e bello, salute, gusto e cultura. Un progetto che potremmio chiamare modello Vannulo, perché le bottiglie di cui vi ho palato potete berle quasi esclusivamente qui.
Bravi, bravi bravi
Cantine Bianco a Gioi Ciento
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