di Enrico Malgi
Cantine Apicella a Tramonti. Dopo aver ammirato il grande ed unico spettacolo della Costiera Amalfitana venendo da Salerno e poi lo splendido e calmo mare di Maiori, prendo la strada che sale su verso le molteplici e frammentate frazioni di Tramonti (intra montes), meta finale del mio viaggio insieme con Marianna Schettino e Rosario Di Giacomo. Arriviamo così a Capitignano, ove insiste l’azienda vinicola di Giuseppe, Prisco e Fiorina Apicella, attiva già dal 1977 ma con trascorsi che risalgono addirittura dalla metà dell’Ottocento. Ottima l’accoglienza, nonostante siano questi giorni cruciali di intenso lavoro in cantina dopo la recente vendemmia. Ma papà Giuseppe e suo figlio Prisco sono molto gentili e disponibili e ci dedicano tutta l’attenzione possibile.
La giornata è radiosa e serena, segnata da un sole caldo e da un cielo terso e spaventosamente blu. Nell’aria silenziosa si respirano odori di campagna freschi e puliti, che trasmettono un senso di benessere corporale e mentale e che invitano ad un completo relax. Tutto ad un tratto davanti a noi si apre un panorama stupendo, timbrato dall’estasiata visione di una vecchia vigna a piedefranco che con i suoi grossi e voluminosi tralci si arrampica su per la ripida collina per cercare di raggiungere le alte vette dei Monti Lattari, mentre dall’altra rischia di precipitare a valle. Ancora pende qualche grappolo di piedirosso, lasciato lì generosamente per gli uccelli, mentre il tintore è già stato tutto raccolto preventivamente per il grande caldo che ha caratterizzato l’estate e l’autunno.
Visita alle Cantine Apicella di Tramonti. Prisco ci accompagna poi alla scoperta dell’antica e nodosa vite bisecolare, che ancora resiste al suo posto felicemente produttiva e che con le sue cesellate ed intrecciate forme scultorie sfida impassibile il trascorrere del tempo. Viticoltura estrema, biodiversa e sacrificata quindi, ma che regala, come una madre generosa, una produzione vinicola unica, prettamente territoriale e connotata da vini di alta qualità.
Monti, boschi, castagneti ed il mare poco lontano influiscono positivamente sulla maturazione e la salubrità delle uve, che sono caratterizzate da nomi strani e sconosciuti altrove: tintore, biancazita, biancatenera, pepella, ginestra, ripoli, ecc. Senza dimenticare poi la natura del terreno di tipo vulcanico e piroclastico, perché il Vesuvio, abbastanza vicino in linea d’aria, ha contaminato con le sue eruzioni anche questo territorio.
Al termine della passeggiata torniamo in cantina per assaggiare alcuni vini.
Costa d’Amalfi Bianco Doc 2016. Blend di falanghina al 60% e saldo di biancolella. Maturazione per sei mesi in acciaio ed elevazione in bottiglia per tre mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Tenue e limpido il colore giallo paglierino che si avvista nel bicchiere. Profilo olfattivo molto interessante, connotato da profumi di frutta tropicale, di limone amalfitano e di mela verde. Frammenti odorosi di biancospino e di macchia mediterranea. Sulla lingua atterra un sorso fresco e morbido, soave ed affusolato, gentile e godibile, sapido e suadente. Finale gradevole, mieloso e leggermente amarognolo. Da Spendere sulla cucina di mare.
Costa d’Amalfi Rosato Doc 2016. Fifty – fifty di sciascinoso e di piedirosso. Contatto pellicolare che dura poche ore. Quattro mesi in acciaio e poi il vino transita in vetro per altri tre mesi. Tenore alcolico di dodici gradi. Prezzo in enoteca intorno ai 13,00 euro.
Bel colore rosato non troppo spinto. Il naso viene allertato da deliziosi profumi del sottobosco, da fiori di viola e da essenze erbacee. L’impatto gustativo è subito gradevole, vellutato e fresco. Connotazioni di eleganza, di morbidezza e di armonia impreziosiscono l’intrigante e pulito finale. Tagliere di salumi e carne bianca.
Piedirosso Colli di Salerno Igt 2016. Acciaio e vetro per qualche mese. Alcolicità di dodici gradi. Prezzo finale sotto i 10,00 euro.
Cromatismo segnato da un rosso rubino scarico, con guizzi violacei ai bordi. Approccio olfattivo connotato da profumi di frutta rossa e da proposizioni floreali e vegetali di buona stoffa. In bocca atterra un sorso morbido e delicato, con tannini palesemente assenti. Vino asciutto, immediato, sapido, lineare, snello, fine ed elegante. Retrogusto piacevole. Pizza margherita, parmigiana e zuppa di pesce.
Per la degustazione degli altri vini aziendali ci spostiamo presso La Cucina Antichi Sapori della frazione Campinola, per consumare il pranzo tutti insieme. Lo chef Giuseppe Francese e sua moglie Antonietta Mandara danno il massimo possibile, riuscendo a convincere alla fine tutti i commensali.
Costa d’Amalfi Colle Santa Marina Tramonti Bianco Doc 2014. Un mix di falanghina, biancolella, ginestra e pepella. Maturazione in acciaio, legno per un 30% e boccia per oltre un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale della bottiglia sui 15,00 euro.
Veste cromatica splendente di un bel colore giallo paglierino. Lo spettro olfattivo misura sapientemente e con giustezza il calibrato approccio odoroso. Profumazioni minerali e sulfuree, fruttate e floreali, vegetali e terziarie, si alternano al naso, manifestando ottima complessità. La bocca risulta piena ed armonica, avvolgente e fresca, sapida ed equilibrata. Il finale è appagante e persistente. Su crostacei, formaggi freschi e carne bianca.
Prisco ha voluto farci degustare anche il millesimo 2008 del Colle Santa Marina, che qui in Costiera è stata una grande annata per i bianchi. Identico uvaggio ed uguale gradazione alcolica. Cambia soltanto il prezzo naturalmente che si avvicina ai 20,00 euro.
Dorato e luminoso il colore molto vivo. Al naso salgono subito perentori effluvi di frutta locale bella matura: sfusato amalfitano, castagne, mele e pere. Dolce florealità ed insistenti respiri di macchia mediterranea. In bocca fa il suo ingresso un sorso sferzante per l’ottima e presente freschezza, che combatte come un guerriero contro la calda sensazione palatale. Vino strutturato, avvolgente e complesso, che esibisce ancora una sua piena eleganza, che l’andare del tempo non è riuscito a scalfire. Finale lungo, edonistico ed insistente. Un vino meraviglioso ed insospettabilmente longevo. Da preferire su piatti elaborati a base di pesce e carne bianca.
Costa d’Amalfi Rosso Tramonti Doc 2014. Blend di tintore al 60% e saldo di piedirosso. Maturazione prima in serbatoi di acciaio per sei mesi e poi in legno grande per oltre un anno. Elevazione in vetro per tre mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 15,00 euro.
Nel bicchiere scruto un colore rosso rubino intenso. Bouquet complesso ed articolato, in cui convergono e si esaltano profumi fruttati di sottobosco, di ciliegia e di prugna, intrecciati a valenze floreali, mentolate e balsamiche. Attacco in bocca fresco, polposo, minerale, sulfureo e morbido. Impalcatura tannica ben definita e gradevole. Retroaroma persistente e voluttuoso. Da associare a piatti di carne ed a salumi.
Costa d’Amalfi a’ Scippata Doc Riserva 2012. Tintore all’80% e saldo di piedirosso. Maturazione per quattro mesi in acciaio sulle fecce fini. Poi passaggio in fusti di rovere di Slavonia di grande capacità e barrique per almeno tre anni. Affinamento in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo della bottiglia in enoteca di 28,00 euro.
Colore rosso fuoco lucente, di un vino frutto di piante scippate alla roccia e che è assurto ad emblema di tutto il territorio tramontino, perché il tintore viene allevato soltanto qui. Profumo tipico, intenso e persistente, che rimembra il fruttato di more, di mirtilli, di ribes e di amarena. Percezioni odorose di noce moscata, di pepe nero, di erbe aromatiche e di tostato. Stille floreali. In bocca entra un sorso caldo e ruspante, quasi sauvage, com’è nella caratteristica del tintore, che riflette appieno il territorio di appartenenza. Scansione tattile polposa, sulfurea, caratteriale e dinamica. Ma il vino sa esprimere anche vivacità, morbidezza, equilibrio, armonia, rotondità ed un’ottima freschezza. Ancora in evidenza poi componenti terziari, alquanto gradevoli. Retroaroma affascinante, lungo e leggermente amarognolo. Serbevolezza ancora tutta da esplorare, ma che sicuramente scollinerà oltre i dieci anni, per un grande vino davvero. Cucina terragna.
Cantine Apicella di Tramonti
Frazione Capitignano – Via Castello S.Maria, 1
Tel. 089 856209 – Cell. 346 12642001 – Fax 089 876075
info@giuseppeapicella.it – www.giuseppeapicella.it
Enologo: Prisco Apicella
Ettari vitati: 7 – Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: tintore, piedirosso, aglianico, sciascinoso, falanghina, biancolella, pepella, ginestra, ripoli, biancazita e biancatenera.
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