CANTINA VERACE-PESCATORI DI VINI
VIA AM DE LUCA, 6
TEL 089 296 5161
Aperta dalle 18 ogni sera
Chiusa lunedì
La posizione geografica di Salerno, praticamente a ridosso della Costiera Amalfitana ma con prezzi abbordabili, terminale a Sud dei binari dell’Alta Velocità, tra Paestum e Pompei, due siti archologici più importanti a livello mondiale, la sostanziale sicurezza che ancora la caratterizza, ne hanno fatto una meta turistica rilevante e costante tutto l’anno. C’è questo dato strutturale alla base della ripresa, starei per dire nascita di una serie di locali molto interessanti e comunque appaganti sul piano gastronomico.Come tutte le mete turistiche, ci sono gli imprendori senza scrupolo che puntano sulla bassa e tossica qualità, e altri che puntano invece su progetti seri.
Questo locale che vede riuniti quattro soci in una traversa storica del centro alle spalle della Banca d’Italia vale sicuramente la pena di essere frequentato.La cultura del cibo che consente di mantenere il controllo del food cost si evince dalla proposta del pescato, tutte quelle varietà che qui costano ancora poco ma che sono buonissime per millemila piatti, pensiamo a marmore, lampughe, triglie, alici, sarde, palamiti etc etc.
I piatti vengono elaborati da una giovanissima cuoca che si sta facendo le ossa, Annapaola Capasso, serviti a tavola con la classica simpatia di oste cosumato da Gianluca Collina, localiere di lunga navigazione in città, uno dei pochi salernitani veraci la cuifamiglia ha le radici nel centro storico e nel quartiere a ridosso del porto.
Che dire, siamo stati proprio bene grazie al fresco serale, alla compagnia, e ai piattini che vedete in foto. Buonissime le alici a crudo poi marinate (tranquilli, abbattute per 48 ore), strepitoso il peperone imbottito, tipico piatto della cultura campana dell’orto, semplici. saporiti i pescetti al forno, intelligenti i dolci.
La cucina non reclama esibizioni onanistiche, è pensata pr la felicità e il consenso di chi si siede a tavola.
Qualcosa a metà fra l’osteria di mare e una buona enoteca. Su questo conviene ancora investire di più e con maggiore decisione per ampliare e soprattutto approfondire l’offerta per attrarre gli altospendenti del vino che finalmente possono restare in città grazie ad una serie di proposte per tutti i gusti e tutte le tasche che ormai si trovano anche qui.
Si mangia all’esterno, nel vicoletto. Dentro il locale è accogliente, si organizzano presentazioni e iniziative culturali, il bar offre di tutto e di più per chi ama il bere miscelato.
Sui 40-50 euro, poi ci sono il vini con giusti ricarichi.
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