Azienda Agricola Reale Andrea
Via Cardamone, 75
Borgo di Gete – Tramonti (Sa) – Costa d’Amalfi
Tel. 089 856144 Cell. 333 1783788 – Fax 089 853232
aziendaagricolareale@libero.it
www.aziendaagricolareale.it
Ettari vitati: 2,5
Enologo: Fortunato Sebastiano
Agronomo: Fortunato Sebastiano
Allevamento e densità di impianto: Guyot e pergola. 4.000 piante per ettaro
Composizione chimica-fisica del terreno: Vulcanica, franco-argillosa e minerale
Produzione Kg/pianta: 2,5 Kg
Esposizione vigne: Nord-ovest ed ovest
Epoca di impianto delle vigne: Inizio 1900 la più vecchia e 2007 la più giovane
Altezza media: 400 metri
Lavorazione del terreno: Trinciatura ed inerbimento
Conduzione: Biologica
Lieviti: Indigeni
Mercati di riferimento: Usa, Svizzera, Campania, Lazio, Lombardia e Piemonte
Bottiglie totali prodotte: 12.000
Percentuali di uve acquistate: Nessuna
Uve coltivate: tintore, piedirosso, biancolella, biancazita, pepella e falanghina
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LA STORIA
Il comune di Tramonti con le sue tredici frazioni fa parte della Costiera Amalfitana ed è depositario della terza sottozona vitivinicola della Doc Costa d’Amalfi insieme con Maiori. Il paese è adagiato sui Monti Lattari e si inerpica più in alto rispetto alle altre due sottozone di Ravello e di Furore, col mare distante dieci chilometri e, una volta scollinato il Valico di Chiunzi ad oltre seicento metri di altezza, va a congiungersi a nord-est con l’Agro Nocerino-Sarnese e la pianura Vesuviana. E questo consente al comprensorio di avere condizioni territoriali e pedoclimatiche unici per la coltivazione della vite, in quanto la conformazione del terreno è di natura vulcanica, perché le eruzioni del vicino Vesuvio nel corso dei secoli hanno portato fin qui ceneri e lapilli e di conseguenza si pratica una viticoltura a piedefranco, perché la fillossera non prolifera su un simile terreno. In più l’altitudine e le montagne intorno favoriscono forti escursioni termiche ed un’ottima e costante ventilazione che elimina il ristagno della pioggia e della muffa.
Anche l’azienda Reale di Gete, che coltiva con metodo di agricoltura biologica i suoi vigneti in uno scenario sospeso nel tempo ricco di profumi di terra e di brezza sapida che sale dal mare, pratica una viticoltura prefillossera con vigne maestose e secolari che sono veri e propri monumenti archeologici a cielo aperto. Prima col capostipite Andrea e poi con i suoi figli Gigino e Gaetano, che gestiscono anche l’omonima locanda in pieno centro di Gete, si producono eccellenti vini del territorio che hanno conquistato numerosi e meritati riconoscimenti.
LE VIGNE
Il terreno su cui si coltiva la vite a Tramonti è instabile ed in forte pendenza, per cui è necessario provvedere ad una forma di allevamento espanso ed adeguato al territorio, sapendo che non si può fare uso della meccanizzazione.
Ecco allora che si preferisce il vecchio sistema a “pergola tramontina”, che tra l’altro ha anche il vantaggio di poter fruire del terreno sottostante per la coltivazione di ortaggi. Solo una piccola parte si presta al classico metodo a guyot. Una viticoltura estrema, quindi, che richiede molto lavoro e sacrifici, ma che dà ottimi risultati finali e sempre in perfetta armonia con la natura. Le legnose e secolari viti, piantate quasi tutte all’inizio del XX secolo e che sembrano mangrovie trasportate qui dai Tropici, producono uve sane e rigogliose.
I VINI
Aliseo Tramonti Costa d’Amalfi Bianco Doc
Uve: biancazita, biancolella e pepella
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 2.400
Prezzo: 15,00 euro in enoteca
Nel bicchiere vivido colore paglierino. L’impatto olfattivo è floreale ed agrumato, con frammenti profumati di vegetali. Accostamento in bocca fresco come il vento tropicale che dà il nome al vino, piacevole, sapido, evoluto e godibile. Finale appagante e pervasivo. Buona evoluzione nel tempo.
Getis Tramonti Costa d’Amalfi Rosato Doc
Uve: piedirosso e tintore
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 2.500
Prezzo: 15,00 euro in enoteca
Colore cerasuolo brillante. Aromi intensi di rosa, ciliegie, mandarino e salvia e di una spiccata nota vinosa. In bocca il sorso entra fresco e suadente, rilasciando sulla lingua piacevoli sensazioni sapide e morbide, intrecciate poi a toni fruttati, vellutati e succosi. Chiusura fine e godibile.
Cardamone Tramonti Costa d’Amalfi Rosso Doc
Uve: piedirosso e tintore
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 5.500
Prezzo: 15,00 euro in enoteca
Rosso dal colore rubino scuro con spicchi purpurei. Umori olfattivi che ricordano i piccoli frutti del sottobosco e poi ancora odorose percezioni di geranio e di vegetali e stemperati aromi tostati, speziati e sulfurei. Tannini ancora mordenti ma masticabili, frutto croccante, vibrazioni sapide, matrice carnosa e terrosa e struttura imponente. Finale pervasivo.
Borgo di Gete Colli di Salerno Rosso Igt
Uva: tintore di Tramonti
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 1.600 da 750 ml e 60 da 1500 ml
Prezzo: 35,00 euro in enoteca
Tipico cromatismo rosso rubino inchiostrato. Ventaglio olfattivo ampio ed eterogeneo, connotato da prorompenti aromi fruttati di ribes, mirtillo e prugna, di fiori rossi macerati, di vegetali, di spezie, di minerali, di balsamo e di cuoio. In bocca l’impalcatura tannica è astringente ma con risvolti gustativi polposi, rustici, quasi selvatici. Retrogusto secco e pervasivo di un vino territoriale contrassegnato da una lunghissima gittata.
CONCLUSIONI
L’azienda Reale opera in un contesto territoriale unico e privilegiato, seppur non facile da ammansire. Ed è proprio in questo apparente paradosso che la viticoltura estrema che si pratica qui diventa un’insostituibile risorsa, associata poi ad una disponibilità ampelografica tipica: il tintore appartiene soltanto al comune di Tramonti ed in sottordine a quello di Maiori, non esiste neanche a Ravello e neppure a Furore. Pepella, ginestra, biancazita, biancatenera, ripoli, fenile, tronto, moscio, ecc. sono specie varietali rare che sono allevate, seppur in piccole quantità, soltanto in Costa d’Amalfi. A parte poche altre varietà campane come l’aglianico, il piedirosso, lo sciascinoso, la falanghina e la biancolella in Costiera non vengono utilizzati vitigni nazionali e tantomeno quelli internazionali. Ecco allora che si può parlare di una biodiversità territoriale unica, che unisce una viticoltura ancora arcaica e primitiva ad un lavoro primordiale faticoso e senza l’ausilio di moderni strumenti da usare in vigna, ma tanto appagante e premiante. I vini di Gigino Reale sono la prova di tutto questo. E un grande bonus: l’Osteria Reale dove si cucinano piatti del territorio oltre che una discreta pizza, due stanze per dormire tra le viti. Insomma, un ciclo completo e verace.
Enrico Malgi
Foto di Enrico Malgi
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