di Floriana Barone
A Monte Porzio Catone si racconta che le volpi siano spesso alla ricerca dell’uva più buona, proprio come narrava Esopo nella sua favola, prediligendo i terreni dell’Azienda agricola Poggio Le Volpi, fondata nel 1996 dall’enologo e imprenditore Felice Mergè. Su queste colline è nata e si è sviluppata la produzione vitivinicola: una tradizione di famiglia, avviata dal nonno di Felice, agli inizi del Novecento. Mario Mergè infatti faceva il carrettiere e portava il vino dai Castelli Romani al centro della città sui cavalli lungo via Prenestina, quando ancora esisteva il dazio. Ancora oggi si parla di “Frascati in caraffa” per raccontare il viaggio del carretto a vino, chiamato qualche volta baroccio, dai vigneti dei Castelli alle osterie romane.
Dopo gli studi di Enologia e la laurea a Marsala, Felice diventò parte integrante dell’Azienda Femar Vini Srl. Il suo arrivo, agli inizi degli anni’90, segnò il passaggio dal vino sfuso a quello imbottigliato, incarnando alla perfezione lo spirito della terza generazione Mergè, innovativo, ma anche molto attento alla tradizione e al territorio. Felice creò Poggio Le Volpi per produrre vini di nicchia sul territorio laziale, ottenendo prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero, grazie alle sue doti di costanza, perseveranza e attenzione nelle diverse fasi di produzione del vino. Dal 2009 il volto dell’Azienda è Rossella Macchia, proprietaria e compagna di Felice, che gestisce Poggio Le Volpi e l’Enoteca con grande carisma e amore per il suo vino e il territorio circostante.
Il punto di forza di Poggio le Volpi è il giusto mix tra tradizione, innovazione e una continua sperimentazione nella vinificazione. In Azienda l’attenzione al vigneto parte dalle prime fasi di lavorazione, puntando su una coltivazione diversa a seconda del terreno, sulla resa per ettaro, la potatura e ricordando sempre l’importanza del microclima, che rimane la variabile più importante.
Duecento ettari di terreno, tra Lazio e Puglia: la Masca del Tacco è infatti la sorella meridionale di Poggio Le Volpi, come ama definirla Rossella, con i vigneti in Manduria e Torricella, vicino al mare. A Monte Porzio Catone invece i tenimenti si estendono su una superficie di composizione vulcanica, con impianti a spalliera orientati prevalentemente a mezzogiorno e si sviluppano su ettari vitati con uve tradizionali quali Malvasia, Malvasia di Candia e Trebbiano. Annessa alla tenuta una cantina dotata delle più moderne tecnologie.
Le uve più tradizionali della zona, ovvero Malvasia del Lazio e Trebbiano, sono protagoniste della produzione del Frascati Spumante Asonia, del Frascati Cannellino e di Epos, Frascati Superiore Docg, che dal 2015 è diventato il Frascati Superiore Riserva. L’Epos, come indica il nome stesso, racconta la storia e le tradizioni del territorio, di come un Frascati possa invecchiare con 9 mesi di affinamento tra acciaio e legno e 6 mesi almeno in bottiglia. People è un Frascati Superiore Docg: un vino versatile, destinato a tutti i tipi di palato. Il Lazio Bianco Igp Donnaluce è invece prodotto principalmente da Malvasia del Lazio, con un’aggiunta di Greco e Chardonnay ed è un vino dalla grande versatilità, morbido e sensuale in bocca. Un vitigno che, a seguito di una determinata lavorazione diventa aromatico, con note fruttate. Dal Nero Buono, ovvero dalle più antiche e tradizionali uve a bacca rossa dell’area tra i Castelli Romani e l’Agro Pontino, si ottiene il Baccarossa Igp, vino top dell’azienda. Infine l’ultima etichetta prodotta a Poggio le Volpi è un vino dedicato a Roma e ricavato da un’estrema selezione di Montepulciano, Cesanese e Sirah: il Roma Doc, che prevede anche un’edizione limita, affinato per lungo tempo in barriques nuove.
E Poggio Le Volpi è anche Enoteca, inaugurata nel 2015, situata accanto al poggio con la cantina e un casale dell’Ottocento. È stata concepita come struttura a disposizione del cliente per un approccio diretto all’Azienda: è un Food and Wine, con ottime etichette nazionali e una preferenza particolare verso le bottiglie francesi. Il menu è à la carte: un vero e proprio percorso enogastronomico nel quale ogni vino è abbinato a una determinata portata, sotto la guida del giovane Daniele Corona.
A Poggio Le Volpi si sta lavorando anche per una carta degli oli: l’ultimo olio extravergine d’oliva prodotto in Azienda è del 2016: un blend di Itrana, Moraiolo e Frantoio, che viene utilizzato anche per le portate ristorante. Braceria a pranzo e a cena, con carni laziali e polacche, location per eventi, wine testing, scenario perfetto, una volta al mese, per le degustazioni sulla terrazza.
La carne viene conservata all’interno di un apposito frigo per la frollatura, per la durata di 100 giorni al fine di renderla morbida: nel piano inferiore dell’Enoteca sono conservati i formaggi e i salumi del territorio e provenienti anche da Abruzzo e Marche. Presso il ristorante si può degustare un pecorino affinato alle bucce del Baccarossa e del Donnaluce. Poggio Le Volpi comprende una spettacolare barriqueria, composta da 120 botti di legno, dove riposano i rossi.
Azienda agricola Poggio Le Volpi
Enoteca Food and Wine
Via Colle Pisano, 27, 00078 Monte Porzio Catone (Rm)
www.poggiolevolpi.it
info@poggiolevolpi.it
Tel: 06/9426980
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