di Maurizio Valeriani
Ormai sono passati più di trent’anni (era il 1983) da quando Eugenio Campolmi e sua moglie Cinzia Merli, decidono di abbandonare l’attività di commercianti dei genitori di Eugenio per acquistare pochi ettari di terra in una zona, Bolgheri, fino ad allora ancora poco nota per la viticoltura.
“Ricordo ancora la prima volta che ho visitato la proprietà – racconta Cinzia – una meravigliosa distesa di grano e olivi. I vigneti al tempo erano pochi, così come le aziende vitivinicole. Eugenio ed io siamo partiti con mezzi quasi inesistenti, dando forma a un progetto che ancor oggi è in divenire”.
Dopo la produzione di una prima linea, oggi non più esistente, nasce nel 1989 il Paleo Rosso30 da uve cabernet sauvignon e sangiovese, che vedrà dal 1996 l’introduzione nel blend di cabernet franc, fino a diventare cabernet franc in purezza con l’annata 2001.
Nel 1994 nascono inoltre gli altri due vini rossi dell’azienda: Il Messorio (Merlot 100%), vero e proprio portabandiera dell’azienda e lo Scrio (Syrah 100%).
Dopo la scomparsa prematura di Eugenio (nel 2002) Cinzia, con grande forza d’animo, prende in mano le redini dell’azienda supportata dal fratello Massimo che segue i vigneti e, con l’aiuto di una squadra efficiente, in pochi anni imprime alla cantina la propria personalità.
La consulenza enologica di Luca d’Attoma dura fino al 2014, anno in cui Luca Rettondini, già enologo interno, prende in mano la situazione in cantina a 360 gradi, pur nel rispetto delle linee guida dell’azienda.
“Raccontare come nascono le etichette Le Macchiole è sempre difficile – spiega Cinzia – perché è come descrivere i propri sentimenti più profondi. Sono infatti le emozioni quelle che ci guidano nel momento in cui un vino prende forma: tanti gli assaggi che si fanno, tanti i momenti di discussione, tante le autocritiche… momenti importanti perché fanno parte della nostra vita professionale ma anche, e soprattutto, personale. Perché gli aspetti fondamentali per chi lavora a Le Macchiole sono la condivisione e la partecipazione.
Quando ci troviamo tutti insieme davanti alle vasche e ai tagli da degustare siamo pronti a metterci in gioco, ad esternare i nostri pensieri, a confrontarci, a volte in modo anche deciso, su dove vogliamo arrivare e sui risultati da ottenere. Credo sia questo il passaggio chiave nella produzione dei nostri vini: è il vino a dover parlare. A noi spetta solo il compito di amplificare la sua voce”
La conduzione del vigneto parcella per parcella, la precisione delle lavorazioni, la scelta dell’epoca vendemmiale per ogni singola varietà sulla base della destinazione delle uve e la doppia cernita delle uve stesse, consente a Le Macchiole di produrre vini che siano, in ogni singola annata, la migliore espressione possibile del territorio bolgherese.
I 27 ettari aziendali sono in conduzione biologica e da cinque anni Le Macchiole sta inoltre sperimentando la diminuzione delle quantità di rame e l’eliminazione dello zolfo con l’ausilio dei cosiddetti induttori di difesa. Per la lotta contro la Tignola si usa il metodo della confusione sessuale coadiuvato da interventi con bacillus thuringiensis. Dal punto di vista biodinamico è stato invece introdotto l’utilizzo dei due principali preparati, il 500 (cornoletame) per migliorare la vitalità del terreno, e il 501 (cornosilice) per la parte aerea delle piante e per il frutto. In alcune circostanze sono inoltre utilizzate propoli, valeriana e ortica in aiuto alla difesa fitosanitaria.
Sulle uve destinate a Paleo Rosso, Scrio e Messorio (25% della produzione), dopo l’accurata selezione dei grappoli in vigna da parte dei vendemmiatori, si effettua una doppia cernita, prima sul grappolo intero e poi sul diraspato; questo consente di lavorare solo con l’acino perfettamente maturo. Questa tripla selezione sulle uve destinate ai vini più importanti consente a Le Macchiole di svolgere macerazioni lunghe ed estrazioni più selettive.
Per il 90 % dei Cabernet Franc e il 50% del Merlot la vinificazione si svolge in vasche di cemento naturale a temperatura controllata. Le restanti percentuali sono vinificate in acciaio. A questo si aggiungono macerazioni lunghe con follature e rimontaggi manuali, con durata e frequenza scelte quotidianamente dopo l’assaggio di tutte le vasche; fermentazioni alcoliche spontanee o con aggiunta di lieviti selezionati a seconda delle caratteristiche analitiche delle uve e delle annate; svinature fatte rigorosamente a mano.
Tutti i vini rossi de Le Macchiole svolgono fermentazioni malolattiche spontanee in vasca, al termine delle quali i vini vengono separati dalle fecce; si decide poi, scegliendo, tra le varie vinificazioni, la composizione dei blend che daranno vita ai futuri Paleo , Scrio e Messorio.
Paleo e Messorio vengono poi travasati in barriques per una percentuale del 75% di legno nuovo e per il restante 25% in secondo passaggio. Tutte le barriques, da 225 e 228 litri per Paleo e Messorio, vengono posizionate su un piano solo per poter svolgere, nell’arco di 8 mesi, una rullatura ogni 15 giorni, così da mettere in sospensione le fecce fini .
Per la produzione dello Scrio si utilizzano invece tonneaux e barriques più grandi, da 500 e 300 lt, sempre con una percentuale del 75 % di legno nuovo.
Di norma a luglio-agosto si effettua un travaso per separare i vini dalle fecce fini e pulire i legni.
Le temperature di affinamento dei vini in barricaia sono di 14 °c tutto l’anno con umidità controllata del 75%, consentendo una lavorazione minore nelle fasi di pre-imbottigliamento.
Tutte le barriques utilizzate da Le Macchiole hanno grana fine o molto fine, con spessore di 27 mm e tostature di grado medio e medio +, e i legni utilizzati sono tutti di origine francese. La scelta dell’origine del legno e delle tostature è un passaggio molto importante, ed è per questo che Le Macchiole attua un controllo meticoloso su barriques e tonneaux, mediante costanti verifiche direttamente presso le tonnellerie, così da comprendere gli eventuali cambiamenti da attuare.
Le Macchiole lavora con 5 tonnellerie storiche ma ogni anno vengono sperimentate nuovi fornitori per capire eventuali differenze qualitative che questi legni diversi possono apportare.
L’affinamento di Paleo, Scrio e Messorio di norma va da un minimo di 14 a un massimo di 22 mesi.
Il Progetto Messorio 04
La novità dell’anno in cantina è il Progetto Messorio 04, etichetta da collezione realizzata dall’artista Stefano Tonelli e dedicata al grande poeta Carducci, un’opera d’arte unica nel suo genere.
Si tratta, infatti, di un’unica tela sezionata in 48 parti, ciascuna delle quali è divenuta l’etichetta che personalizza altrettante Mathusalem (6 litri) di Messorio 2004. E come ogni multiplo d’artista, tutte le 48 bottiglie sono identificate da un numero, apposto sul retro, che identifica la porzione di opera posseduta.
Grafite, carbone, acqua, acrilico e smalto sono gli ingredienti scelti da Stefano Tonelli per la creazione di un’opera che è un quadro e al tempo stesso tanti quadri. I colori sono quelli della natura di quest’angolo di Toscana, che si estende tra la terra e il cielo, fino al mare. <<Come la vite che cerca l’acqua nell’oscurità della terra o come i suoi tralci che smaniano verso il cielo per bere la luce del sole, mi sono attorcigliato al mio compito fino alla epifania>>, così Stefano Tonelli racconta la sua Bolgheri che viaggia nel mondo con il Messorio, tra le mani di coloro che lo amano.
L’intero ricavato della vendita di queste bottiglie è stato utilizzato per supportare il Comune di Castagneto Carducci, e tutta l’area bolgherese, in un progetto modulare per la valorizzazione del territorio attraverso l’installazione, nei luoghi cari a Giosuè Carducci, di “cornici” che “inquadrano” il panorama bolgherese permettendo alle persone di vedere gli scorci e i paesaggi che hanno incantato gli occhi del poeta Premio Nobel.
L’intento è quello di creare percorsi e itinerari che facciano scoprire Bolgheri e Castagneto Carducci.
<<Ogni collezionista in possesso di un Messorio 2004 Special Edition, sostiene un’iniziativa speciale. Tutti i luoghi dove sono state vendute le Mathusalem vengono riportati sulla pagina dedicata al Messorio sul sito de Le Macchiole – aggiunge Cinzia Merli – Il nostro obiettivo è quello di avere una mappa completa della distribuzione di queste bottiglie, seguendole nel loro viaggiare attraverso il mondo, con l’intento di organizzare nel 2024 un evento dedicato ai 48 proprietari di queste Mathusalem, piene o vuote che siano. Un incontro a Le Macchiole che avrà lo scopo di “ricostruire” il dipinto originale per ammirarne la potenza e la meraviglia in esso racchiuse e celebrare, tutti insieme, Messorio e Bolgheri>>.
Nell’occasione della presentazione del progetto, abbiamo partecipato ad una verticale storica del Messorio, vino che ormai si erge da anni, nell’Olimpo dei migliori vini italiani, e di cui vogliamo ovviamente darvi conto.
Queste le annate in assaggio: 1994, 1995, 2000, 2001,2004, 2006, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012 e 2013.
Prima di descrivervi in dettaglio la degustazione, vi sveliamo subito il nostro ordine di preferenza: 2010, 2008, 2013, 2009, 2001, 2004,2011, 2000, 1995, 2006, 1994, 2012, e vi diciamo che comunque si avverte un cambio stilistico a partire dall’annata 2008, a partire dalla quale alla complessità, materia, e piacevolezza si aggiungono eleganza e succosità.
Messorio Rosso 1994
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Contessine 1984
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: Inizio settembre
Fermentazione: 20 giorni
Affinamento: 18 mesi barrique da 112 litri
Imbottigliamento: 1996
Produzione: 600 bottiglie
Inizio vendite: Marzo 1997
Andamento climatico Annata 1994
L’inizio della primavera è stato caratterizzato da piogge importanti e temperature sotto la media stagionale soprattutto nei mesi di aprile e maggio. L’estate nei mesi di giugno e luglio è stata priva di piogge significative mentre in agosto le temperature sono state alte. Nonostante il caldo, le nostre viti hanno avuto uno sviluppo ottimale del potenziale produttivo sfruttando le riserve idriche accumulate nei mesi primaverili.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 1994
Ancora buona l’acidità, al centro dell’assaggio, seguita da note fumè, sentori speziati ed un piacevole finale di tabacco e frutti rossi. Una tendenza amara accompagna l’inizio di una parabola discendente per il ciclo di vita di questo straordinario vino.
Messorio Rosso 1995
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Contessine 1984
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: Inizio settembre
Fermentazione: 20 giorni
Affinamento: 18 mesi barrique da 112 lt
Imbottigliamento: 1997
Produzione: 800 bottiglie
Inizio vendite: marzo 1998
Andamento climatico Annata 1995
Primavera tarda ed estate irregolare, con qualche intervallo piovoso. L’inizio dell’estate presentava temperature sotto la media stagionale che sono poi notevolmente aumentate in agosto, mese caratterizzato anche dall’assenza di precipitazioni.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 1995
Ricordi di sottobosco, balsamicità, e note “radiciose” fanno da preludio ad un sorso pieno, avvolgente, che chiude con sensazioni di rabarbaro e frutta secca.
Messorio Rosso 2000
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Contessine 1984, Puntone 1993
Diradamento uva: 30 luglio
Vendemmia: 1a settimana di settembre
Fermentazione: 20/30 giorni
Affinamento: 18 mesi barrique da 112 lt
Imbottigliamento: agosto 2002
Produzione: 6000 bottiglie
Inizio vendite: marzo 2004
Andamento climatico Annata 2000
La primavera ha mostrato eccellenti condizioni climatiche permettendo l’ottimo equilibrio vegeto-produttivo delle piante. L’estate, inizialmente regolare, è stata poi estremamente calda da agosto fino alla prima decade di settembre. Maturazioni precoci hanno portato ad anticipi di vendemmia anche di dieci giorni rispetto alla media.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 2000
A differenza dell’olfattiva, che si presenta ritrosa e reticente, la gustativa è caratterizzata da un bel gioco tra freschezza, setosità del tannino, e sapidità. Il sorso che ne risulta è pieno, ricco, dinamico ed avvolgente.
Messorio Rosso 2001
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Contessine 1984, Puntone 1993 Vignone 1999
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: 1a settimana di settembre
Fermentazione: 20/30 giorni
Affinamento: 18 mesi barrique da 112 lt
Imbottigliamento: luglio 2003
Produzione: 8000 bottiglie
Inizio vendite: marzo 2005
Andamento climatico Annata 2001
Inverno mite con anticipo di germogliamento. Gelata alla vigilia di Pasqua (-3°) che ha provocato danni a macchia di leopardo. Primavera fresca con picchi di caldo in maggio. Estate nella norma con piogge in luglio che hanno contribuito a mantenere un buon equilibrio vegetativo durante l’invaiatura. La seconda metà di agosto le temperature sono salite. Flussi di aria fredda hanno rallentato la maturazione, che si è comunque compiuta in maniera ottimale permettendo di ottenere vini di grande espressività.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 2001
Nonostante dei piccoli toni ossidativi, il Messorio 2001 si presenta ancora in grande forma con freschezza, sapidità, polpa e lungo finale di frutti rossi..
Messorio Rosso 2004
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Contessine 1984, Puntone 1993
Vignone 1999
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: 1a e 2a settimana di settembre
Fermentazione: 20 giorni
Affinamento: 16 mesi barriques da 112 lt
Imbottigliamento: luglio 2006
Produzione: 8500 bottiglie
Inizio vendite: marzo 2008
Andamento climatico Annata 2004
Uno degli andamenti climatici più regolari degli ultimi venti anni. Nel periodo invernale si è avuto un buon apporto idrico e temperature basse, ma senza eccessi. In primavera si sono avute ancora piogge regolari soprattutto in aprile, con una buona alternanza di giornate soleggiate. La vendemmia ha avuto inizio la prima decade di settembre, ben in anticipo sull’inizio delle piogge di ottobre.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 2004
Pecca ancora di gioventù, con tannino vibrante e freschezza in primo piano. Ricco, sapido e iodato, chiude con ricordi di eucalipto e buccia di pesca.
Messorio Rosso 2006
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Casa Vecchia 1983, Puntone 1993, Casa Nuova 1998, Vignone 1999
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: 1a e 2a settimana di settembre
Fermentazione: 20 giorni
Affinamento in barriques: 16 mesi in barriques nuove, 50% da 112 lt e 50% da 225 lt
Imbottigliamento: luglio 2008
Produzione: 9200 bottiglie
Inizio vendite: ottobre 2009
Andamento climatico Annata 2006
L’andamento stagionale della vendemmia 2006 è stato molto regolare. A un inverno rigido e piovoso è seguita una primavera calda e soleggiata.
Buona l’allegagione grazie alla scarsa piovosità dei mesi di giugno e luglio. Le temperature di agosto, calde ma mai torride, hanno consentito la conservazione delle riserve idriche necessarie all’ottenimento di una perfetta maturazione e uno sviluppo ottimale del potenziale aromatico.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 2006
Il quadro olfattivo è molto ampio e divertente con sentori che vanno dalla mela annurca al mallo di noce, dalla grafite ai piccoli frutti di bosco. Il centro bocca funziona grazie a struttura e profondità di beva. Peccato per una piccola tendenza amara.
Messorio Rosso 2008
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Puntone 1993, Vignone 1999
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: 1a settimana di settembre
Fermentazione: 20 giorni, parte in acciaio e parte in tini di legno
Invecchiamento: 14 mesi 75% in barriques nuove e 25% in barriques 2° passaggio 225 lt
Stabilizzazione: acciaio
Imbottigliamento: 31/05/2010
Affinamento in bottiglia: 16 mesi
Produzione: 10.000 bottiglie
Commercializzazione: ottobre 2011
Andamento climatico Annata 2008
L’andamento climatico durante la stagione invernale è stato abbastanza regolare: temperature non rigide, piogge ben distribuite, primavera mite e regolare. Durante la fioritura (inizio giugno) ha piovuto incessantemente fino al 20 di giugno creando un’ottima riserva idrica che ha consentito il raggiungimento di una buona maturazione delle uve. Le invaiature sono iniziate la prima settimana di agosto e le maturazioni sono avvenute in modo graduale e omogeneo. Le varie combinazioni dei differenti aspetti climatici hanno fatto si che i grappoli fossero spargoli e le bucce particolarmente spesse.
Vendemmia molto regolare con perfette maturazioni fenoliche e con gradazioni alcoliche non particolarmente elevate.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 2008
Qui inizia, almeno stando al bicchiere, un vero e proprio cambio di stile, con tannini setosi, succosità ed eleganza che accompagnano la canonica struttura e lunghezza. Il finale gioca su sensazioni speziate e di macchia mediterranea.
Messorio Rosso 2009
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Puntone 1993, Vignone 1999
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: ultima settimana di agosto e 1a settimana di settembre
Fermentazione: 20 giorni, parte in acciaio e parte in tini di legno
Invecchiamento: 14 mesi 75% in barriques nuove e 25% in barriques 2° passaggio 225 lt
Stabilizzazione: acciaio
Imbottigliamento: 27/05/2011
Affinamento in bottiglia: 17 mesi
Produzione: 10.000 bottiglie
Commercializzazione: ottobre 2012
Andamento climatico Annata 2009
Un inverno all’insegna della regolarità e una primavera, all’inizio fresca e piovosa, caratterizzata, poi, da un lungo periodo di asciutto. Il caldo d’inizio estate ha anticipato lo sviluppo delle piante. I vini dell’annata 2009 esprimono un profilo aromatico complesso con note intense floreali e fruttate, sono molto freschi e sostenuti da una buona struttura e da tannini fitti e morbidi.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 2009
Diciamolo subito. Questa annata ci convince, ed è a sorpresa una delle nostre preferite. Quello che ci convince è la piacevolezza che passa attraverso succosità, ricchezza della materia, eleganza del frutto ed una lunga chiusura speziata..
Messorio Rosso 2010
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Puntone 1993, Vignone 1999
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: intero mese di settembre
Fermentazione: 20 giorni , parte in acciaio e parte in tini di legno
Invecchiamento: 14 mesi 75% in barriques nuove e 25% in barriques 2° passaggio 225 lt
Stabilizzazione: acciaio
Imbottigliamento: 27/05/2011
Affinamento in bottiglia: 17 mesi
Produzione: 10.000 bottiglie
Commercializzazione: ottobre 2012
Andamento climatico Annata 2010
Caratterizzata da una crescita lenta dovuta a una primavera fresca e piovosa, ci siamo imposti di aspettare e ritardare, volutamente, il periodo di vendemmia. Abbiamo aiutato le viti a maturare e concentrare al meglio le uve eliminando le foglie per arieggiare i grappoli. Grazie al tempo splendido di fine estate, abbiamo raccolto in condizioni eccellenti uve ricche di polifenoli, acidità e zuccheri. La forte escursione termica tra giorno e notte ci ha permesso di mantenere gli aromi così da conferire al vino molta complessità. I vini sono freschi, con un contenuto alcolico minore rispetto al passato e sia i bianchi sia i rossi si esprimono con note minerali, profumi decisi, una buona struttura tannica bilanciata da una splendida acidità.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 2010
È l’annata che abbiamo preferito. Il perfetto connubio tra eleganza e potenza fa venire in mente una pubblicità con Carl Lewis (“la potenza è nulla senza il controllo” era lo slogan). Succosità, freschezza e sapidità si alternano al palato rendendo il sorso dinamico e progressivo.
Messorio Rosso 2011
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Puntone 1993, Vignone 1999
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: 1a decade di settembre
Fermentazione: 20 giorni, parte in acciaio e parte in tini di legno
Invecchiamento: 20 mesi 75% in barriques nuove e 25% in barriques 2° passaggio da 225 lt e 228 lt
Stabilizzazione: 2 mesi in cemento
Imbottigliamento: 17/07/2013
Affinamento in bottiglia: 20 mesi
Produzione: 10.000 bottiglie
Commercializzazione: febbraio 2015
Andamento climatico Annata 2011
Un’estate calda con escursioni termiche importanti e qualche leggera pioggia a rinfrescare la vegetazione hanno portato ad una vendemmia impegnativa ma di grande risultato. L’estrema attenzione data al bilanciamento della produzione su ogni singola pianta ha permesso di raccogliere uve sanissime e perfettamente mature. Una nuova area di cernita ha reso più veloce e ancor più selettiva la scelta delle uve per ogni singolo vino. Tutti i vini hanno ottime acidità, corpo e tannini dolci, un corredo aromatico intenso in cui è estremamente evidente il profilo varietale. Una delle migliori vendemmie degli ultimi anni.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 2011
Nonostante un’annata calda il vino mantiene freschezza e sapidità e presenta un grande equilibrio ed un lungo finale speziato e fruttato.
Messorio Rosso 2012
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Puntone 1993, Vignone 1999
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: 1a e 2a settimana di settembre
Fermentazione: 25 giorni , parte in acciaio e parte in tini di legno
Invecchiamento: 20 mesi 75% in barriques nuove e 25% in barriques 2° passaggio da 228 lt e 225 lt
Stabilizzazione: 1 mese in cemento
Imbottigliamento: 26/08/2014
Affinamento in bottiglia: 18 mesi
Produzione: 9500 bottiglie
Commercializzazione: febbraio 2016
Andamento climatico Annata 2012
Ad un inizio estate piuttosto caldo e secco è seguito un andamento climatico più regolare e con buone precipitazioni che hanno permesso un’ottima maturazione dei grappoli. La vendemmia 2012 è ottima per qualità e profilo gustativo e un po’ meno abbondante per le quantità prodotte. Le basse rese hanno però permesso di ottenere vini dal grande equilibrio aromatico contraddistinto da note fresche e minerali, con tannini eleganti e una beva ricca e succosa.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 2012
Nonostante non manchino freschezza e sapidità, l’annata calda si manifesta attraverso una alcolicità un po’ pronunciata ed una maturità del frutto.
Messorio Rosso 2013
Igt Toscana
Composizione: 100% merlot
Vigneti: Puntone 1993, Vignone 1999
Diradamento uva: Fine luglio
Vendemmia: 1a e 3a settimana di settembre
Fermentazione: 30 giorni , parte in acciaio e parte in cemento
Invecchiamento: 20 mesi 70 % in barriques da 225 e 228 lt nuove e 30 % in barriques 2° passaggio
Stabilizzazione: 1 mese in cemento
Imbottigliamento: 10/07/2015
Affinamento in bottiglia: 18 mesi
Produzione: 11.000 bottiglie
Commercializzazione: febbraio 2017
Andamento climatico Annata 2013
Dopo le abbondanti piogge invernali e una primavera fresca e piovosa, le importanti escursioni termiche estive hanno regalato vini con maturazioni eccelse. I vini dell’annata 2013 riflettono il perfetto andamento climatico con un ottimo equilibrio tra struttura tannica, corredo aromatico e acidità.
Nostre Considerazioni sulla degustazione del Messorio 2013
Certo siamo in presenza di un vino giovane, ma i talenti si vedono da subito, e così con un tannino setoso, succosità, toni di frutti rossi e macchia mediterranea, pensiamo che questo sarà veramente un grande vino già dalla sua uscita, e così è appunto uno dei migliori 50 vini italiani da conservare per la Guida I Vini d’Italia 2017 de L’Espresso che sarà in uscita tra qualche settimana in edicola ed in libreria.
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