di Marina Betto
A Castel Franco- Rieti negli anni “70 gli ettari vitati erano circa 70 mentre oggi sono ridotti a 12 di cui 10 sono della famiglia Di Carlo. All’epoca l’industrializzazione spopolò la campagna e poche famiglie rimasero a dedicarsi al lavoro dei campi.
I Di Carlo vendevano i prodotti del luogo, il vino, le verdure, i formaggi come merenda agl’avventori e gradatamente questa attività si è trasformata in ristorazione; “la Foresta” è un ristorante noto immerso nel verde, dove ancora si possono gustare piatti della tradizione composti con ingredienti locali, dall’olio ai prodotti dell’orto, le uova, la carne tutti di assoluta eccellenza.
Nel 2000 il terreno vicino al ristorante dove vi è una vigna, secondo il piano regolatore diventa utilizzabile per costruire un albergo e il progetto di ampliare la forma ricettiva di propietà della famiglia può diventare una nuova redditizia realtà. Il destino vuole diversamente e la nonna che si oppone a tale trasformazione viene ascoltata mutando così la vigna in una nuova opportunità. Si decide quindi di comune accordo familiare di dare un nuovo corso all’attività vitivinicola e inizia una ricerca e uno studio dei vitigni migliori e più adatti da reimpiantare. Si scopre così una magnifica vite centenaria di Cesenese Nero, una varietà tipica del reatino, dalla quale ogni anno grazie a nuovi getti si ottengono nuove barbatelle da reimpiantare naturalmente a piede franco.
Il desiderio è quello di dare risalto ai vitigni tradizionali ma lo studio sul clima e i terreni ha suggerito anche di piantare vitigni internazionali come il Riesling che qui trova il clima ottimale. Il clima è piovoso, Il monte Terminillo alle spalle sbarra i venti freddi da nord- est e l’acqua abbondantissima del fiume Velino rende questo territorio ideale per la vite trovando anche un elevato sbalzo termico tra il giorno e la notte. Riesling e Traminer qui sviluppano tutti gli aromi già nel frutto, le tecniche di cantina fanno il resto per assicurare concentrazione nell’uvaggio e residuo zuccherino necessario per ottenere vini morbidi. Una parte del mosto del Riesling e del Gewustraminer viene congelato per poi essere aggiunto dopo come una specie di liqueur d’ expedition. Per i vini rossi la grande acidità si modifica con fermentazioni molto lunghe come avviene per il Cesenese Nero che fermenta per 100 giorni e svolge la malolattica sulle bucce e affinamento in barrique di rovere francese per 18 mesi.
L’Ultimo Baluardo Cesenese IGT Lazio 13,5% vol. Cantina Le Macchie è rosso rubino trasparente e brillante, profuma di ciliege fresche e sprigiona aromi balsamici di ginepro,mirto e alloro, il sorso è fresco e minerale dalla pungenza sottile. Perfetto con carne di oca e selvaggina.
Cantina Le Macchie produce 9 vini tra cui un Rosato” Il Bandolo della Matassa” da uve Sangiovese e Montepulciano molto apprezzato e un vino passito il ” Se Bo Be Bi” da Malvasia Puntinata vendemmiata in maniera tardiva dall’ottima freschezza e lieve fruttato di albicocca secca e susina che addolciscono il sorso lasciando un aroma quasi di zafferano.
Cantina Le Macchie- Castel Franco Rieti
Via Casanuova 5 – 02100 Rieti – Tel. 3384620702
info@cantinalemacchie.it – www.cantinalemacchie.it
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