Cantina Fonzone
Località Scorzagalline
83052 Paternopoli (Av)
tel. 0827.1730100
fax 0827.1733001
www.fonzone.it
Ettari vitati: 12 (7ha ad aglianico, 2ha a falangina, 2ha a fiano, 1 ha a greco)
Enologo-Agronomo: dott. Arturo Erbaggio
Allevamento e densità d’impianto: guyot doppio per i bianchi e cordone speronato per l’aglianico, 4.000 piante per ha
Composizione fisico-chimica del terreno: medio impasto tendente all’argilloso a monte della collinetta sulla quale insiste l’azienda, e medio impasto tendente al limoso, a valle.
Produzione kg per pianta: 1 kg per i bianchi e kg 1,200/1,500 per l’aglianico
Esposizione vigne: sud/sud-ovest e nord/nord-est
Epoca d’impianto delle vigne: dal 2006 in poi (si sta piantando anche quest’anno)
Altezza media: intorno ai 450 mt. Slm
Lavorazione del terreno: inerbimento spontaneo con sovescio a filari alternati
Conduzione: lotta integrata con particola attenzione alla sostenibilità ambientale
Lieviti : autoctoni per i rossi e selezionati neutri per i bianchi
Mercati di Riferimento:
Italia 70% ( Campania, Lombardia, Lazio, Abruzzo e Puglia) Estero 30% (Olanda, Regno Unito, Germania e Russia)
Bottiglie prodotte: 50.000
Percentuale di uve acquistate: 60% (solo per Greco e Fiano docg, perchè fuori dall’areale di produzione)
Uve di produzione: Aglianico, greco, fiano e falanghina
Protocolli di vinificazione:
-Rossi: selezione delle uve all’arrivo in cantina, diraspatura e vinificazione in rosso a temperatura controllata. Fermentazione con lieviti autoctoni tra i 12 e i 15gg. Taurasi e Campi Taurasini affinati in legno (mix di legni grandi e piccoli).
-Bianchi: selezione delle uve, pressatura delle uve intere, chiarifica statica a bassa temperatura, avvio fermentazione alcolica con lieviti selezionati neutri e proseguimento fermentazione a temperatura controllata. Affinamento sulle fecce fini tra i 4 e gli 8 mesi, per il Sequoia 1 anno.
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LA STORIA
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L’azienda, ora affidata nelle mani dei figli (soprattutto Davide), nasce per volontà del capo-stipite Lorenzo Fonzone-Caccese, irpino d’origine ma residente a Capri dove si gode la meritata pensione dopo decenni di lavoro come chirurgo della mano. Il desiderio forte di tornare frequentemente nei luoghi d’infanzia della campagna irpina è stata la motivazione che ha portato il prof a realizzare l’importante progetto. Si inizia a piantare nel 2006, su consulenza del brillante quanto giovane agronomo-enologo dott. Arturo Erbaggio, preparando il terreno pezzo per pezzo, con colture di base propedeutiche all’impianto delle viti. Intanto si realizza la splendida cantina con le lavorazioni a vista protette da un’immensa vetrata che si staglia nel ventre della collinetta. Si sperimentano nuove produzioni, tipo un vino ottenuto da uve fiano parzialmente botritizzate (il Sequoia) e poi affinato in legno. Recentemente, sopra alla cantina, è stata anche approntata una sala degustazioni con relativo angolo cottura.
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LE VIGNE
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Sono almeno quattro, ed altre si stanno aggiungendo anno dopo anno, ma tutte adiacenti, le une alle altre. Occupano tutta la collina di località Scorzagalline, per intenderci, il territorio che da Paternopoli va verso Villamaina. In totale gli ettari vitati sono attualmente dodici. Nella parte più alta sono impiantate le viti di aglianico, che richiedono meno umidità ed un suolo più argilloso. Mentre nella parte relativamente bassa (400 mt. Slm) troviamo fiano, greco e falanghina.
Il sesto d’impianto per l’aglianico è mt. 2,50 x mt. 0,90 con una densità d’impianto, quindi, di circa 4.500 piante per ettaro. Per i bianchi invece, è stato adottato un sesto di mt. 2,50 x mt. 1,20 con una densità di circa 3.500 piante/ha. La produzione di uva per pianta è molto ridotta, sia per la giovane età di alcuni impianti (Fiano e Greco), sia per la rigorosa potatura verde praticata (aglianico). Infatti, attualmente si ottengono da kg. 1 per i bianchi, a Kg. 1,200/1,500 per quanto riguarda l’aglianico. La forma di allevamento è a guyot doppio (con due branche principali sul filo di ferro, una a destra e l’altra a sinistra) per i bianchi, e a cordone speronato per l’aglianico.
L’esposizione delle vigne, che ruotano intorno alla collinetta, è da sud/sud-ovest a nord/nord-est, mentre per quanto attiene le lavorazioni ed i trattamenti, l’azienda è in regime di lotta integrata, con inerbimento spontaneo del terreno praticando anche il sovescio a filari alternati. L’azienda è particolarmente sensibile alla sostenibilità ambientale, tant’è che si sta realizzando un progetto di “attività agricola a ciclo chiuso”. Tale progetto prevede una capillare mappatura del suolo, punto per punto, al fine di ottimizzare gli interventi agronomici, intervenendo solo dove è strettamente necessario.
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I VINI
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Irpinia Aglianico igt 2012
Uva: 100% aglianico
Bottiglie prodotte: 9.000
Prezzo in enoteca: 9 euro
Vinificazione: solo acciaio e poi affinamento in bottiglia
Un vino semplice, ma non per questo banale. Molto beverino, l’abbiamo abbinato, durante la visita in azienda, a tutto pasto con ottimi risultati, sia sulle penne all’ ”amatriciana paternese” J che sulla salsiccia e patate. Scorre bene, grazie alla onnipresente frutta e alla corroborante freschezza.
Aglianico Campi Taurasini DOC 2011
Uva: aglianico 100%
Bottiglie prodotte: 7.000
Prezzo in enoteca: 14 euro
Vinificazione: acciaio e affinamento di 6 mesi in legno, poi in bottiglia.
E’ uno dei punti di forza dell’azienda, colpisce l’equilibrio tra la concentrazione e la freschezza che rendono la beva particolarmente piacevole, grazie anche alla frutta in bell’evidenza. Tannino ancora un po’ sopra le righe, ma…è l’aglianico, bellezza!!!
Taurasi DOCG 2010
Uva: 100% aglianico
Bottiglie prodotte: 3.500
Prezzo in enoteca: 25 euro
Vinificazione: acciaio, affinamento in legno (16/18 mesi) e poi in bottiglia.
La 2010 è la prima annata d’uscita per il Taurasi di Fonzone. Nel bicchiere si “leggono” le grandi attenzioni riservate soprattutto a questo vino. Impenetrabile, grande concentrazione, grandissima complessità, sia al naso che al gusto, spalla acida sostenuta, ma anche qui tannini ancora parzialmente indomiti.
Fiano di Avellino DOCG 2013
Uva: 100% Fiano
Bottiglie prodotte: 15.000
Prezzo in enoteca: 13 euro
Vinificazione: acciaio, affinamento su fecce fini e poi bottiglia.
Le uve di questo prodotto provengono dalla c/da Arianiello di Lapìo. Detto questo, è facile immaginare il carattere del vino. Materico, pieno, fruttato e anche floreale. Affilato in bocca e chiusura molto lunga ed elegante. Forse leggermente spostato sulle morbidezze…
Greco di Tufo DOCG 2013
Uva: 100% Greco
Bottiglie prodotte: 15.000
Prezzo in enoteca: 13 euro
Vinificazione: acciaio, affinamento su fecce fini e poi bottiglia.
Le uve per il greco invece, provengono da Santa Paolina. E anche qui sarebbe stato facile immaginare i sentori agrumati caratterizzanti. Al gusto è evidente la spiccata acidità che ben si combina con la frutta nel conquistare il centro della lingua. Poderoso ed essenziale va dritto al dunque nell’abbinamento con pasta e legumi vari.
Sequoia 2012
Uva: 100% fiano
Bottiglie prodotte: 1.500
Prezzo in enoteca: 16,50 euro
Vinificazione: acciaio, 1 anno di affinamento sulle fecce fini, 8 mesi di legno e poi in bottiglia.
Le uve provengono da una piccola vigna aziendale, a Paternopoli, fuori dall’areale della DOCG. Si tratta di un vino ottenuto da uve di vendemmia tardiva con percentuale di grappoli botritizzati e fermentazione in legno. Di colore giallo paglierino, al naso è immediata la sua complessità: note cremose, di frutta secca, di fiori (camomilla, zagara), oltre a sentori minerali. La spalla acida e la sapidità equilibrano alla perfezione la sua naturale componente dolce. Finale persistente, con note tostate in retronasale.
Criticità riscontrate dal produttore:
-Scarsa promozione dei vini da parte degli enti competenti
-Eccesso di burocrazia degli enti di controllo
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CONCLUSIONI
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La cantina Fonzone rappresenta per Paternopoli e per l’Irpinia una bella realtà da coccolare. Gli sforzi economici fatti dalla proprietà sono notevoli e si vede. Ma anche quelli dei collaboratori non sono da meno, durante la visita ho potuto percepire un clima di collaborazione tra le maestranze, i consulenti e la proprietà che lasciano immaginare un rapporto molto stretto tra loro, tutto finalizzato al raggiungimento di risultati che incominciano a venire e sicuramente verranno ancora più consistenti molto presto, vista la giovane età dell’azienda. Ho visto inoltre, un equipe molto attenta al territorio, al suo delicato equilibrio, alle tradizioni paternesi. Qui si collabora, ci si “sporca” le mani e le scarpe tutt’insieme, la proprietà, l’enologo, il cantiniere, il trattorista, le signore addette alla selezione delle uve, insomma ci si sente tutti impegnati nel raggiungimento della massima qualità possibile…e poi ci si siede a tavola sempre tutti insieme!!!
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