Alfonso Rotolo
Rutino (Sa)
Via S.Cesareo, 8
Tel. 0974.830050 – Cell. 338.3839224
www.alfonsorotolo.it
info@alfonsorotolo.it
Ettari vitati: 10
Enologo: Alfonso Rotolo
Agromi: Nessun agronomo
Allevamento e densità di impianto: Guyot. 3.00 piante per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: Argilloso –calcareo (flysch cilentano)
Produzione Kg/pianta: 1,5 Kg
Esposizione vigne: un po’ dovunque
Epoca di impianto delle vigne: 30 anni la più vecchia, 15 anni la più giovane
Altezza media: 350 metri
Lavorazione del terreno: trinciatura e vangatura
Conduzione: metodo di lotta integrale
Lieviti: selezionati
Mercati di riferimento: Campania, Usa, Giappone, Belgio ed Austria
Bottiglie totali prodotte: 50.000
Percentuale di uve acquistate: 30%
Uve coltivate: aglianico, piedirosso, fiano, malvasia e moscato
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LA STORIA
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L’azienda di Alfonso Rotolo è da sempre a Rutino, piccolo comune del Parco Nazionale del Cilento, accovacciato sulla cresta di una florida collina poco distante dal mare di Agropoli e dall’invaso sul fiume Alento. Rutino ricalca in parte la storia di Castelvenere, il comune più vitato della Campania, perché similmente qui esiste una vecchia e storica tradizione enologica e sul suo territorio insistono mediamente più aziende vitivinicole di tutto il Cilento in rapporto alla limitata popolazione di appena novecento abitanti.
La famiglia Rotolo produce vino da tre generazioni e tutto ebbe inizio nel 1938, quando nonno Alfonso piantò la prima vigna e poi vendette i primi vini sfusi. Nell’immediato dopoguerra il figlio Francesco, pioniere della nuova viticoltura cilentana e nominato poi capo-cantiniere della Cantina Sociale del Cilento di Rutino, proseguì l’opera paterna riuscendo a fidelizzare la numerosa clientela, i cui discendenti ancora adesso sono rimasti affezionati.
Il nipote Alfonso si è abbeverato a questa cultura enologica fin da piccolo, tanto da voler intraprendere gli studi di Enologia presso l’Università Federico II di Napoli, dove si è laureato a pieni voti. Una volta ricevuto il testimone trasmessogli dal padre recentemente scomparso, è riuscito ad ampliare e a modernizzare l’azienda puntanto soprattutto su Aglianico e Fiano e realizzando ottimi vini che hanno conquistato gli appassionati.
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LE VIGNE
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Un tesoro a cielo aperto, tanto da poterlo ammirare facilmente passeggiando sulle dolci e poco antropizzate colline cilentane, soprattutto quelle che guardano il mare. Questo tesoro è rappresentato dall’infinita distesa di vigne che punteggiano lo splendido paesaggio rurale del Cilento, che con la tarda estate e l’approssimarsi dell’autunno disegnano un coreografico mare verde.
Il vigneto di Alfonso Rotolo, frazionato in zone diverse, non sfugge a questa regola, anche se a volte rimane preda di incursioni da parte di uccelli e di cinghiali. Le due vigne principali si trovano una vicino alla cantina in località Fontana, dove sono coltivate le uve di aglianico e di fiano, e l’altra ancora più su in collina oltre i cinquecento metri di altezza, alla contrada San Rocco.
Qui le specie varietali sono ancora l’aglianico, che naturalmente essendo posizionato più in alto matura più tardivamente, il fiano per il cru aziendale Valentina (nome della figlia di Alfonso) e poi piedirosso, moscato e malvasia.
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I VINI
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Le Ghiandaie Aglianico Cilento Doc
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 20.000
Prezzo: 10,00 euro in enoteca
Un ottimo aglianico tipicamente territoriale. Colore vivacemente rubino. Note di sottobosco, di fiori appassiti e di spezie. Bocca piena, voluminosa ed opulenta, sostenuta da vibrazioni godibilmente fresche e sapide e con rimandi ancora fruttati e floreali. Persistente retrogusto.
Urmi Aglianico Cilento Doc
Uve: aglianico e piedirosso
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 1.000
Prezzo. 10,00 euro in enoteca
Classico blend campano che funziona sempre. Le percentuali sono quelle solite: preponderanza di aglianico all’80% e saldo di piedirosso. Colore leggermente più chiaro rispetto a Le Ghiandaie e al gusto il vino è sicuramente più morbido e beverino. Il bouquet è fresco e mediterraneo, in cui primeggiano toni fruttati, floreali e salmastri. In bocca il sorso è gradevole, intrigante ed ancora fruttato. Ottima chiusura.
San Matteo Fiano Paestum Igt
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 20.000
Prezzo: 10,00 euro in enoteca
Colore giallo paglierino vivace e lucente. Profilo aromatico fitto di nuances godibilmente fruttate, floreali ed erbacee, in cui predominano essenze di biancospino, ginestra, agrumi, pesca e macchia mediterranea. Palato nitido, fresco e felpato, con rimembranze già percepite al naso. Bella chiusura.
Valentina Fiano Paestum Igt
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 3.000
Prezzo: 15,00 euro in enoteca
Il cru aziendale che ben rappresenta l’alta qualità del Fiano cilentano. Acciaio e legno piccolo donano al vino una complessa composizione olfattiva-gustativa. Colore paglierino intenso e carico. Risaltano odorosi sentori di agrumi, acacia, fiori bianchi e vegetali. In bocca il sorso è morbido, disteso, dinamico, slanciato, sapido, minerale, speziato e con sottofondo tostato, vanigliato con note di idrocarburi dopo qualche anno. Persistente e godibile finale.
Rose d’Autunno Rosato Paestum Igt
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 1.300
Prezzo: 10,00 euro in enoteca
Sfiziosa interpretazione del rosato cilentano a base di aglianico molto ben riuscita, a cominciare dalla veste corallina. Al naso il vino sprigiona nuances di terriccio, humus, radici, lamponi, ciliegie e melograno. In bocca il sorso è suadente, morbido, sapido, fresco, fruttato, floreale, elegante e polposo. Il finale è molto gradevole, pieno, avviluppante e fragrante. Retrogusto reattivo ed appagante.
Passula Passito Paestum Igt
Uve: moscato e malvasia
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 1.000
Prezzo: 16,00 euro in enoteca
Bel colore dorato, quasi ambrato, con riflessi aranciati. Inebrianti profumi di fichi secchi, mandorle, uva passa, albicocca, pesca gialla, erbe selvatiche e camomilla. In bocca si sente la dolcezza mielosa, ma non è affatto stucchevole, perché il vino è sorretto da un’ottima acidità. Vezzi ancora fruttati e floreali sul palato, per un vino snello, vellutato, equilibrato, sapido ed elegante. Dolce e lunga persistenza finale.
Vola Lontano Brut Spumante Metodo Classico
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: metodo classico in acciaio
Bottiglie: 2.000
Prezzo. 20,00 euro in enoteca
Colore giallo dorato e luminoso. Perlage fine e persistente. Bouquet seducente e gradevole, laddove emergono aromi agrumati, di crosta di pane e di pasticceria. In bocca il sorso è piacevolmente fruttato e morbido, con una beva snella e tagliente. Chiusura succosa e connotata poi da una rinfrescante vena acida.
Desiderio Brut Rosé Metodo Classico
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: metodo classico in acciaio
Bottiglie: 1.000
Prezzo. 18,00 euro in enoteca
Colore rosa cipria. Spuma abbondante e cremosa. Accattivanti profumi di lievito di birra, fragola, ciliegie, mirtillo, glicine e viola. Al palato il vino sfoggia un’ottima densità, rincorsa da effervescenze fruttate fresche e candite, soprattutto agrumi, umori floreali ed erbacei. Finale delicato e dinamico.
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CONCLUSIONI
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I vini di Alfonso Rotolo sono puliti, godibili, affascinanti ed affidabili come lo stesso produttore e riflettono compiutamente il territorio cilentano. Del resto le colline vicino Agropoli da sempre sono vocate alla viticoltura, a cominciare dal terreno ricco di marne acide calcaree-argillose, che favoriscono in egual misura l’ottima produzione di vini rossi e bianchi. In special modo per questi ultimi la roccia alcalina ben drenante, costituita da carbonato di calcio, è adatta per vini di qualità. Senza dimenticare ovviamente l’ottimo andamento climatico e la buona esposizione delle viti collocate in media collina e a ridosso del mare. Ecco spiegato, quindi, i buoni risultati che soprattutto i vini a base di fiano stanno ottenendo in modo esponenziale. I grandi progressi della viticoltura cilentana degli ultimi anni sono da addebitarsi anche alla perfetta conoscenza della materia enologica da parte degli operatori locali, che hanno studiato, viaggiato e conseguito dei titoli accademici specifici, proprio come ha fatto Alfonso Rotolo insieme a tanti altri. Si sono confrontati con altre realtà territoriali, hanno maturato gratificanti esperienze ed hanno applicato nelle loro aziende nuove metodologie di lavoro.
Enrico Malgi
Foto di Enrico Malgi
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