D’ALFONSO DEL SORDO
Uva: chardonnay e sauvignon blanc
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
VISTA 5/5 – NASO 25/30 – PALATO 26/30 – NON OMOLOGAZIONE 29/35
La vivacità della viticoltura pugliese si manifesta anche con sperimentazioni varietali extraterritoriali, che negli ultimi tempi hanno determinato un fenomeno espansionistico di grande interesse. Accanto ai collaudati vitigni autoctoni e stanziali, sta prendendo sempre più piede, sull’abbrivo di quanto già da qualche tempo sta capitando in Sicilia, l’impiego di barbatelle di origine francese, anche quelle a bacca bianca. E’ il caso, tanto per fare un esempio, di un vino che produce Le Cantine D’Alfonso del Sordo di San Severo in provincia di Foggia: il Candelaro, blend paritario di Chardonnay e Sauvignon blanc. Questi due vitigni, che si possono definire “ubiquitari” perché vengono coltivati con buoni risultati in tutto il mondo e che oltralpe sono poco proponibili insieme, hanno la loro patria d’elezione in Borgogna e Champagne il primo e nel Bordolese e Valle della Loira il secondo e che qui si sono messi d’amore e d’accordo per confezionare un prodotto di ottima qualità. Solitamente entrambi amano climi freschi e ventilati, ma si adattano benissimo anche a temperature più elevate, come stanno a dimostrare le esperienze di Paesi quali l’Argentina, la Grecia, La Spagna, la California, l’Australia, Il Sud Africa e la Nuova Zelanda.
La tradizione vitivinicola della famiglia D’Alfonso del Sordo in questo territorio risale addirittura alla metà del 1800, quando il barone Antonio Del Sordo destinò una parte dei suoi possedimenti alla viticoltura. Dopo alterne fortune, nel 1957 è stata costituita l’attuale azienda, che ha il merito di aver prodotto il primo spumante pugliese con metodo Charmat e di aver fatto incetta in tutti questi anni di copiosi riconoscimenti anche a livello internazionale. Nel 1975 sono stati costruiti due moderni stabilimenti enologici e nel 1993 Gianfelice D’Alfonso del Sordo, ultimo rampollo famigliare,
e sua moglie Celeste hanno preso in mano le redini aziendali, dedicandosi interamente all’incremento produttivo e, soprattutto, all’elevato standard qualitativo dei loro vini.
Le uve del Candelaro 2009, nome questo mutuato dal fiume che attraversa l’agro di San Severo, sono state raccolte precocemente nel mese di agosto. La fermentazione è avvenuta in barriques di rovere francese di primo passaggio. Il vino sosta poi due mesi in acciaio inox prima di essere imbottigliato. La gradazione alcolica è di 13° C. Nel bicchiere si coglie un brillante colore paglierino dai decisi riflessi verdi. Al naso il profilo aromatico è ampio e variegato e regala gradevoli profumi di pera matura e fruttate parvenze esotiche di mango e frutto della passione. Risaltano poi tipici sentori vegetali come il peperone, la foglia di pomodoro e la salvia, che s’intrecciano ad essenze agrumate che ricordano il pompelmo e ad una lieve nuance speziata.
In bocca lo sviluppo gustativo è tonico, saporito morbido, suadente, equilibrato, elegante, sapido e fresco. Ritornano poi le godibili note fruttate, in modo particolare agrumi, mela e albicocca, insieme a piacevoli sensazioni floreali. Il finale è abbastanza persistente e pervasivo. Ottimo vino che abbino alle bavette con la muddica, ai formaggi freschi e a piatti a base di pesce e verdure. Prosit!
Enrico Malgi
Sede San Severo (FG) – Contrada Sant’Antonino – Tel. 0882 221444 – Fax 0882 241234 – info@dalfonsodelsordo.it – www.dalfonsodelsordo.it – Conduzione delle vigne: Matteo Pistillo – Conduzione della cantina: Saverio Menga – Bottiglie prodotte: 120.000 – Vitigni: Uva di Troia, Montepulciano, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Bombino bianco, Trebbiano, Chardonnay e Sauvignon blanc.