ALOIS
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Era davvero tanto tempo che non incontravamo un aglianico così elegante, fresco. Un capolavoro a meno di dieci euro in enoteca. Si vedono gli effetti della misura presa da Riccardo Cotarella con il vitigno e soprattutto la sua nuova linea politica, cioé non soffocarela frutta con il legno usando Allier e tutte le barriques in genere destinate ai bianchi se non quelle di secondo passaggio. Ci hanno tramortito le note balsamiche, la menta, il pepe bianco a cui segue unafreschezza minerale e rotonda in bocca, un equilibrio che non scade mainella paciosa rotondità, una morbidezza misurata, capace di esaltare ilnerbo dell’aglianico. Davvero incredibile se pensiamo all’annata difficile, siccitosa, dove si è fatta tanta frutta cotta quando lavigna è riuscita a dare grappoli: e invece questo 2003 sembra uscito daun altro pianeta. Lo ha fatto Riccardo, ma lo ha voluto Michele Alois quandocon determinazione mantenne questo vigneto impiantato nel 2000. La sorpresa in una serata raccolta, come solo il vino e l’entusiasmo deigiovani è capace di regalare ancora nel Mezzogiorno: Nicola Trabucco, l’agronomo di Alois oltre che di Alfonso Iaccarino, Galardi, Fattoria La Rivolta, Vestini Campagnano ed enologo, tra l’altro, di Masseria Felicia, si è fatto la sua piccola aziendina per divertirsi, due ettarie meno di ventimila bottiglie, inaugurata per l’occasione con unalezione sulla potatura invernale. Una bella soddisfazione per il<ragazzo> che macina ogni anno decine di migliaia di chilometricampani, a cui erano presenti tra gli altri il professore che lo ha laureato, Mariano Nicotina, Michele con il figlio Massimo. Niente comunicati stampa, ma solo vini da provare ecommentare insieme ai bei piatti preparati da Maria, la moglie di Nicola. Tra i vini, appunto, un cavallo di razza che mi ha ricordato ilSalae Domini di Antonio Caggiano del 1994 e del 1995: questo aglianico da manuale. Dicevamo della vendemmia 2003: il colpo da maestro è statala capacità di interpretare in senso opposto alle aspettative. Alfrutto concentrato si è opposta la eleganza: la mia impressione è cheRiccardo Cotarella stia esprimendo il meglio di se in Campania proprioin queste ultime vendemmie, lavora come un matto ma lo spirito è piùrilassato, leggero. Un bicchiere da affare, da bere su piatti di carnespeziati.
Sede a Pontelatone, via PontePellegrino. Tel. e fax 0823.301382. E mail: info@eudecio@tin.it e info@trebulanum.com. Sito: www.vinialois.com. Enologo:Riccardo Cotarella. Ettari, 13 di proprietà. Bottiglie prodotte:20.000. Vitigni: casavecchia, aglianico, pallagrello nero e pallagrello bianco.
Dai un'occhiata anche a:
- Caedicia Campania Falanghina 2019 – Tenute Bianchino
- Paradosso: il vino bianco da uve rosse della Cantina Trabucco
- Terra di Lavoro Campania Igp 2015 – Galardi
- I Cacciagalli a Teano presentano i loro due nuovi spumanti
- Falerno del Massico Rosso Collecastrese Dop 2019 Magnum Villa Matilde
- Masseria Felicia Ariapetrina 2016 Roccamonfina Igt. Lo “scugnizzo di casa” di Maria Felicia Brini
- Country House Ortali a Galluccio: Aglianico e Falanghina di cinque amici
- Masseria Felicia, Ioposso Piedirosso Igt Roccamonfina 2016: un riuscito esperimento tra solidarietà e territorio