di Monica Bianciardi
Davanti ad un panorama sorprendente sospeso tra l’azzurro del cielo e del mare con vista della Costa d’Amalfitana, presso la sede del “Campus Principe di Napoli” di Agerola,si è conclusa “Campania Stories” edizione 2021. Manifestazione che punta a far conoscere ed amplificare le eccellenze campane. Un programma serrato con 88 cantine partecipanti promosso da Miriade & Partners con la collaborazione di AIS Campania e la media partnership di Luciano Pignataro. Un viaggio alla scoperta di vini e territori le cui caratteristiche raccontano storie dalle grandi diversità che solo una regione cosi variegata è in grado di raccontare. Produzioni piccole in cui la viticoltura si scontra con altre forme di agricoltura e con la produzione di prodotti tipici alimentari altrettanto unici ed esclusivi.
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I bianchi campani
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Scelte mirate di una regione che rifiutando un conformismo dilagante ha scoraggiato o vietato l’introduzione di vitigni internazionali nelle coltivazioni. Una valutazione che nel tempo ha incoraggiato e perpetrato le piccole produzioni con vitigni autoctoni con il conseguente sviluppo di un panorama ampelografico fortemente variegato. Forti diversità sono presenti sia climatiche che nella composizione dei terreni, con areali sabbiosi, rocciosi, carichi di salsedine lungo la costa dove prevale un clima mediterraneo e una presenza costante di brezze marine; terreni vulcanici, ricchi di ceneri e lapilli nell’entroterra con clima continentale ed un clima montano in alcune zone dell’Irpinia, dove le escursioni termiche variano molto tra giorno e notte. Visitando i vari areali infatti non è raro imbattersi in impianti in cui sono ancora oggi presenti ceppi centenari dove l’afide della fillossera non è riusito a raggiungere i vigneti, condizione che ne ha sviluppato caratteristiche peculiari. Una scelta che oggi stà dando i suoi frutti spingendo i vini campani in un successo in continua crescita grazie proprio al recupero delle varietà indigene.
La Campania è una regione essenzialmente, bianchista con vini come l’elegante Falanghina e con il Greco ed Fiano vitigni in grado di sfidare il tempo. Una riflessione che andrebbe fatta per la messa in commercio dei vini bianchi venduti entro l’annata, che non permette ai vitigni di esprimere al massimo le caratteristiche migliori. Molti i rossi tra i quali spicca l’Aglianico e interessanti versioni di Piedirosso.
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I rossi campani
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“Mission impossible” riuscire da assaggiare tutti i vini, di seguito una selezione tra quelli degustati.
Tasting Notes
Le annate 2020 e 2019 sembrano essere molto simili sia dal punto di vista climatico che produttivo. Vendemmia omogenea sul piano territoriale e vinicolo, il cui decorso stagionale favorevole ha permesso buoni risultati sia sulla fascia costiera che nelle zone interne.
Martuscello Salvatore Asprino di Aversa Trentapioli Brut – Luminoso giallo con note verdoline, perlage finissimo frutta bianca croccante, limone, erbe spontanee, gelsomino. Secco salino esuberante di freschezza chiusura piacevole.
2020 Fattoria La Rivolta Coda di Volpe Sannio DOP – Fiori gialli di camomilla, erba tagliata, salinità resa briosa dalla persistente freschezza agrumata .
2020 Sertura Fiano di Avellino – Nitore olfattivo delicato soffuso e fresco, palato affilato e denso di sapore, finale raffinato.
2020 Passo delle Tortore -Bacio delle Tortore Fiano di Avellino- Frutto giallo, ginestra, pietra e delicato tocco fumè, palato vivido con lunga scia sapida.
2020 I Favati -Pietramara Fiano di Avellino – Tiglio, fiori bianchi, menta fresca. Complesso morbido, ben proporzionato da freschezza e intrigante chiusura ammandorlata.
2020 Luigi Maffini -Kratos Cilento Fiano – Mandorla fresca, fiori bianchi erbe aromatiche sentori di roccia. Saporito, dinamico, con tenace acidità infiltrante e persitente.
2020 Colli di Lapio Fiano di Avellino– Sentori marini, fiori freschi, zagare, lime, erbe aromatiche, sensazioni morbide stemperate da freschezza con rivoli di sapidità finale.
2020 Benito Ferrara Vigna Cicogna Greco di Tufo – Albicocca, pesca bianca, frutta secca, palato austero con sviluppo potente e dinamismo sapido.
2020 Cantina di Solopaca Terre Stregate Falanghina del Sannio DOP– Bouquet delicato con frutto bianco, mentuccia , rinfrescante freschezza e sale.
2019 Cuomo Marisa Costa D’Amalfi Furore Bianco Fiorduva Frutto esotico, profumi di fiori di arancio, con tonalità marine e resinose, palato largo, morbido con rintocchi salmastri ed una soffusa fusione tra cremosità e freschezza.
2019 Di Prisco Pietra Rosa -Profumato di fiori bianchi, albicocca, intenso pulito avvolgente sapido.
2019 Villa Raiano Bosco Sartrano Cedro, susina, limone fiori di tiglio, sinuoso e raffinato.
2019 Campi Flegrei Falanghina DocCruna Delago, La Sibilla– Frutto croccante con pesca gialla, lime, richiami marini, mandorla, morbidezza sostenuta da vena acida e sale.
L’annata 2018 stagione altalenante tra cicli freschi e caldi con un anticiclone africano che ha innescato una lunga finestra di caldo fino agli ultimi giorni di Agosto, rientrata nelle medie stagionali nel Settembre ed Ottobre permettendo vendemmie canoniche per tempistiche e maturità delle uve.
2018 Cupo Pietracupa Campania Fiano Igp – Ampio, profondo, solare, sviluppa sentori di ginestra selvatica, resina balsamica, pietra, agrumi maturi, frutta gialla. Palato dinamico articolato, saporito, sospinto da dirompente vena energica che veicola una solida vena sapida, finale lunghissimo e balsamico.
2019 Cantine del Mare Piedirosso Campi Flegrei – Profumi freschi con note iodate, ferro, menta, fiori rossi delicati, molte erbe aromatiche piccoli frutti succosi. Palato mosso da energica freschezza, accattivante succoso, chiusura pulita e sapida.
2020 Piedirosso di Agnanum Piccoli frutti rossi maturi e croccanti, agrumi, salmastro, fiori viola, resine balsamiche. Tensione acida e slancio, bevibilità da campione tannini scorrevoli con chiusura pulita ed elegante ritorno fruttato.
2015 Boccella Rosa Taurasi Ciliegia matura, prugna, rose carnose, balsamici mentolati, spezie piccanti, liquirizia, pepe, grafite. In bocca avvolgente e materico, svolgimento saporito con tannini disidratanti sul finale ma dal bel ritorno dolce di frutto.
2013 Amarano Taurasi Principe LagonessaErbaceo, frutti rossi maturi in cui si trovano spunti di cipria e boisè raffinate note balsamiche e spezie delicate. Palato compatto scorrevole dalla finitura raffinata e pulita.
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