di Antonio Di Spirito
La seconda giornata di assaggi tenuta, come il giorno precedente, presso il Museo Diocesano Napoli – Chiesa di Donnaregina Vecchia e Nuova di Napoli. Anche questa sessione era riservarla ai vini bianchi; quelli a base di uve greco e fiano.
Innanzi tutto mi è d’obbligo “ripescare” un vino sfuggitomi alla degustazione della prima giornata e che merita ben più che una menzione. Si tratta del Fiano Spumante Sarno 1860 2015 di Tenuta Sarno 1860: non emette eccessiva spuma, ma al naso è floreale, agrumato e minerale; in bocca è fruttato e secco, agrumato ed affilato, sapido ed elegante.
Ed ora passo ai migliori assaggi della giornata; inizio con i Fiano:
Fiano di Avellino 2016 di Colli di Lapio: è sempre un grande vino; è affidabile ed offre sempre grande continuità. Al naso offre foglia di limone e confetti; al palato è fruttato, affilato, sapido; una sottile e fine speziatura chiude il lungo sorso;
Fiano di Avellino Pietramara Etichetta Bianca 2012 di I Favati: fiori gialli e smalti promettono grandi cose attraverso il naso; al palato arrivano sapori di melone e frutti esotici; il sorso è fresco, sapido e speziato;
Fiano di Avellino Pendino 2016 di Colli di Castelfranci; ottimo l’attacco al naso con tiglio e salvia; in bocca è fruttato, agrumato, sapido, piacevole e lungo;
Fiano di Avellino Feudi Studi Arianiello 2014 di Feudi di San Gregorio: è proprio un bell’esempio del frutto di una ricerca; si tratta di un cru che contiene molte tipicità di un fiano di territorio: fiori bianchi e note agrumate; già abbozzate le note terziarie, il sorso è agile, sapido ed elegante;
Fiano di Avellino Ciro 906 2013 di Picariello Ciro: fiori gialli e sentori di idrocarburi al naso; al palato è elegante ed intenso, sapido, fresco e la speziatura chiude un sorso molto lungo;
Colli di Salerno Fiano 2Mila14 2014 di Mila Vuolo: fiori di campo ed un pizzico di vaniglia al naso; in bocca è fresco, fluido, spinto; buona la consistenza;
Fiano di Avellino 2016 di Urciuolo Fratelli: al naso un bouquet di fiori bianchi e gialli; in bocca è asciutto, fresco, succoso, speziato e fruttato;
Fiano di Avellino 2016 di Villa Raiano: al naso si propone con tanta frutta a pasta gialla e note agrumate; in bocca è sapido e fruttato; il sorso è piacevole, lungo e scorrevole;
Fiano di Avellino 2016 di Antica Hirpinia: note agrumate e confetti stuzzicano il naso; frutta gialla in bocca; è sapido, fresco e consistente;
Fiano di Avellino Sarno 1860 2015 di Tenuta Sarno 1860: profumi molto intensi di tiglio; in bocca è sapido e secco, fruttato e speziato;
Fiano di Avellino Kryos 2014 di Tenute Casoli: foglia di limone e leggero confetto al naso; fruttato ed affilato in bocca; è sapido ed offre una fine speziatura in chiusura;
Irpinia Fiano 2015 di Antico Castello: fiori gialli e cannella caratterizzano il suo profilo aromatico; in bocca è fruttato e sapido, asciutto e lungo.
Ed ora si passa ai vini da uve greco:
Paestum Greco Calpazio 2016 di San Salvatore 1988: al naso si presentano fiori e frutta gialla accompagnati da erbe aromatiche; beva molto piacevole; è sapido, succoso e speziato;
Greco di Tufo Claudio Quarta 2015 di Sanpaolo: salvia e fiori gialli al naso; al palato è sapido, elegante, fruttato e speziato;
Greco di Tufo Cupavaticale 2014 di Tenute Casoli: il colore è oro carico; al naso si apprezzano tiglio, allume e salvia; in bocca è ricco, piacevole, fresco, fruttato, sapido e speziato;
Greco di Tufo Colle Serrone 2016 di Di Marzo: al naso offre profumi di erbe aromatiche, fiori bianchi e lavanda; ha sapore di melone bianco; è sapido, affilato, speziato e materico;
Greco di Tufo 2016 di Antica Hirpinia: propone delicati profumi di fiori bianchi ed erbe aromatiche; è piacevole, sapido ed affilato;
Greco di Tufo Vesevo 2016 di Vesevo: profumi di idrocarburi e floreali; è piacevole, affilato, sapido, speziato;
Greco di Tufo Cutizzi 2016 di Feudi di San Gregorio: fiori bianchi e lavanda al naso; in bocca è sapido ed affilato, fruttato e speziato;
Greco di Tufo 2016 di Donnachiara: profumi di lavanda e salvia; in bocca si assapora pompelmo rosa; è piacevole, sapido e fresco;
Greco di Tufo 2015 di La Molara: profuma di tiglio e salvia; in bocca è fruttato, agrumato, sapido, piacevole, amaricante e lungo
Greco di Tufo 2015 di Sertura: tiglio e allume al naso; in bocca è fruttato, sapido, affilato e lungo;
Greco di Tufo Oltre 2015 di Bellaria: confetto, salvia e vegetale secco (canapa) al naso; in bocca è piacevole, fresco, sapido e speziato;
Greco di Tufo Vittorio 2007 di Di Meo: fiori bianchi, canapa e note di idrocarburi; il sorso è piacevole, sapido e scorrevole.
Dai un'occhiata anche a:
- La verticale di 50&50 Avignonesi in scena da The Meat, a Caserta con l’Occhio di Pernice 2010 come strepitoso finale di serata
- La leggenda del Ben Rye a Panetton d’Artista a Salerno
- La Falanghina del Sannio, dieci etichette selezionate dalla Guida del Mattino 2024
- Sagrantino Montefalco, report sull’Anteprima
- Coda di Volpe Tenuta del Meriggio, la verticale storica in 7 annate
- Putea a Santi Quaranta celebra i dieci anni con “Brunello al Borgo”
- Il Brunello secondo Collemattoni: la 2020 in anteprima e una Riserva straordinaria
- “Tenuta Collazzi“ verticale in cinque annate