di Enrico Malgi
Ecco dei ragazzi che hanno il coraggio di osare, di mettersi in gioco, di rischiare sulla propria pelle, di prendere iniziative personali di non sempre facile attuazione e di rimanere ancorati sul proprio territorio, senza scoraggiarsi alle prime difficoltà.
Sono il terzetto di attivissimi giovani viticoltori-imprenditori di Campagna, nei monti Picentini, animati da buoni propositi e che si stanno prodigando per la realizzazione di un sogno: riuscire a portare avanti un’azienda vinicola producendo vini di qualità.
I tre sono i cugini: Fiorello, Armando e Daniele, tutti diplomatisi come periti agrari, che agli inizi del XXI secolo hanno scoperto l’amore per la viticoltura e vi si sono dedicati con molto ardore. Hanno studiato seriamente la materia, tanto che sono riusciti ognuno di loro ad ottenere la qualifica di “tecnico superiore per l’industria enologica”. E così nel 2007 riconvertono un vecchio deposito di famiglia in cantina e piantano le prime viti di Aglianico e Fiano su pochi ettari e due anni dopo escono sul mercato con due etichette: Brigante e Melodia.
Due vini in cui questi giovani produttori cercano di far confluire il loro attaccamento alla terra, praticando una viticoltura a basso impatto ambientale, e profondendo tutta la loro passione per questo territorio. La loro filosofia di vita, infatti, afferma che “…vogliamo lavorare la terra divertendoci. Fin dall’inizio della nostra storia era proprio questo che avevamo in mente. Il vino doveva e poteva essere un punto d’incontro. Trasformare l’uva in qualcosa di nobile che continuasse a vivere evolvendosi, come ogni essere vivente. Sentirsi, poi, più vicini ed uniti alla nostra terra e non scappare via alla ricerca di un lavoro più remunerativo, anche per perpetuare la sana tradizione contadina di famiglia…”. Sante parole, che dimostrano ancor di più la tenacia e la loro autentica passione per questo comprensorio in cui hanno investito le proprie risorse e tutti i loro mezzi.
Sotto la denominazione Colli di Salerno Igp 2010 ho assaggiato i due vini. Le bottiglie sono contrassegnate da una rispettiva frase riportata sulla controetichetta, che fa il verso al titolo stesso, per cui il Brigante è “Di forte complessità, di pronta percezione, di acuto intendimento e di lesta mano. Esperto conoscitore dell’arte dell’affronto, fine perfezionatore delle tecniche d’assalto: è, per sua natura e tempra, un capo”. Il Melodia, invece, recita così: “E’ un pezzo di maniera, attraente, un po’ voluttuoso, raffinato nei disegni, carezzevole nei flussi melodici. Accordi vivi e battuti, stridere d’archi e una coda che introduce un’atmosfera remota, indefinita”. L’Aglianico, di 13,5° C, ha fatto acciaio, legno e vetro per alcuni mesi. E’ vibrante, godibile, pervasivo e gustoso. Il Melodia, che arriva a 12,5 gradi alcolici, ha sostato soltanto in acciaio e poi è passato in boccia. E’ profumato, tipicamente floreale, fruttato, sapido e fresco. Due prodotti ancora in fase evolutiva, che già stanno dando, comunque, molte soddisfazioni ai giovani campagnesi, di cui è da lodare lo spirito combattivo e la pervicacia applicazione. Ad majora!
Enrico Malgi
Sede a Campagna (SA) – Località a Mattinelle, 109 – Fax. 0828 45085 – Cell. 348 5437133 – info@casulavinaria.com – www.casulavinaria.com. Enologo: Armando Ruggiero – Ettari vitati: 3 – Bottiglie prodotte: 12.000 – Vitigni: Aglianico e Fiano
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