di Enrico Malgi
L’azienda vitinicola Paternoster-Tommasi di Barile propone l’Aglianico del Vulture cucinato in tutte le salse: sette vini fermi, uno rosato ed uno spumante metodo Martinotti, rendendo così onore al simbolo di un grande, apprezzabile e vocato territorio.
Dopo aver illustrato ampiamente poche settimane fa le due verticali dei must Don Anselmo e Rotondo, è venuta la volta di assaggiare un altro eccellente esponente aziendale come il Calibro Aglianico del Vulture Doc 2011. Etichetta dedicata a Pino Paternoster e prodotta soltanto in poche migliaia di bottiglie.
Questo vino è l’unico che viene affinato in vasche di cemento per un anno e poi si eleva in vetro per altri dodici mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo non pervenuto, ma sarà sicuramente favorevole.
Nel bicchiere risalta un colore rosso rubino. Timbro olfattivo di ottimo spessore, che svela al naso umori fruttati di rosso di piccole e medie bacche come la ciliegia, la susina, il ribes ed il mirtillo. Cadenze speziate. Il sorso entra bello deciso e sicuro: impatto caldo, opulento, elegiaco, sulfureo, fresco, armonico, bene equilibrato e sicuramente “calibrato”. Trama tannica gentile. Palato avvolgente, gradevole, fine, elegante e pulito. Retroaroma infinito ed appagante. Insomma si tratta sicuramente di un vino che è ancora in piena fase evolutiva. Sulla classica cucina terragna del Vulture.
Sede a Barile (Pz) – Contrada Valle del Titolo
Tel. 0972 770224 – Fax 0972 770658
info@paternoster.it – www.paternostervini.it
Enologo: Fabio Mecca
Ettari di proprietà: 10 più 10 in affitto
Bottiglie prodotte: 150.000
Dai un'occhiata anche a:
- Vini Cantina Santadi – Nuove annate
- Francesco Franzese, La Fiammante: stagione top per il pomodoro
- Vecchie Terre di Montefili: un Chianti Classico tra passato e moderno
- VillaBucci 2018 Riserva in Magnum, Villa Bucci
- Taurasi Docg 2008 Contrade di Taurasi Lonardo
- Tenuta Perano e Rialzi: un tesoro di equilibrio e freschezza, in casa Frescobaldi
- Il Verdicchio di Sartarelli
- Anche Max Mariola apre il suo ristorante a Napoli