Vi offriamo la traduzione dell’abstract sui risultati del CALGB 89803 (Alliance) pubblicati mercoledì.
Scopo
Studi basati sull’osservazione hanno dimostrato un incremento della ricorrenza del cancro al colon in stati di relativa iperinsulinemia inclusi fattori quali stile di vita sedentario, obesità e aumento del tasso glicemico. Un consumo maggiore di caffè è stato associato alla diminuzione del rischio di diabete di tipo 2 e a un aumento della reattività all’insulina. L’effetto del caffè sulla ricorrenza e sopravvivenza relativa al cancro al colon è sconosciuto.
Pazienti e metodi
Durante e nei 6 mesi dopo la chemioterapia di supporto, 953 pazienti con cancro al colon allo stadio III hanno assunto caffè con caffeina, caffè decaffeinato e i tè contenenti caffeina, così come anche altri 128 prodotti. E’ stata esaminata l’influenza del caffè, dei suddetti tè e della caffeina sulla ricorrenza del cancro e sulla mortalità usando la regressione di Cox.
Risultati
I pazienti che consumano 4 tazzine o più di caffè hanno riscontrato un rapporto di rischio per la ricorrenza del cancro al colon o mortalità di 0.58 (95% CI, 0.34 to 0.99), paragonato a quelli che non ne hanno mai consumato (Ptrend _ .002).
I pazienti che consumano 4 tazzine o più di caffè decaffeinato hanno riscontrato una significativa riduzione della ricorrenza del cancro o del rischio di mortalità paragonato a quello di coloro i quali si astengono (HR, 0.48; 95% CI, 0.25 a 0.91; Ptrend _ .002), e un aumento dell’assunzione di caffeina mostra anche una significativa riduzione della ricorrenza del cancro o della mortalità (HR, 0.66 nei quintili estremi; 95% CI, 0.47 a 0.93; Ptrend _ .006).
I tè contenenti caffeina e il caffè decaffeinato non sono stati associati ai risultati dei pazienti.
La correlazione tra assunzione di caffè e i migliori risultati è sembrata costante nell’ambito di altri fattori che costituiscono degli indici di ricorrenza e mortalità connesse al cancro.
Conclusione
L’assunzione di maggiori quantità di caffè potrebbe essere associata a una significativa riduzione della ricorrenza del cancro e della mortalità dei pazienti con il cancro al colon nello stadio III.
J Clin Oncol 33:3598-3607. © 2015 by American Society of Clinical Oncology.
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