di Paolo Mazzola
Buskers: artisti di strada senza fissa dimora…come Mirko Caretta birraio itinerante senza birrificio proprio…..oggi gestore del più apprezzato beershop della capitale Bir&Fud bottega.
L’idea di andare a fare birra con una propria ricetta, senza un impianto, itinerante dai vari birrifici della penisola è nata poco più di un anno fa…Mirko voleva una birra con il marchio del suo locale e propose l’idea a Moreno Ercolani di Olmaia, l’unione delle due menti stava partorendo una sorta di birra di Moreno rinforzata, quando complice qualche consiglio markettaro di Leonardo Di Vincenzo, ecco che nasce Ecstasy of Gold, da un pezzo di Ennio Morricone, una Golden Ale a 5,5 °alc., malto Pils e 5 luppoli per un totale di 70 IBU, prodotta da Olmaia , la prima della lunga serie delle Buskers Beer, 10 hl la prima produzione e a distanza di un anno è già riprodotta 4 volte sempre da Olmaia e naturalmente tutta esaurita…50% in fusti e 50% in bottiglia .
Perché quest’idea di birrificio itinerante ? Mirko è da lungo tempo in questo mondo, grafico per Birra del Borgo, con particolare sensibilità e specializzato in fotografia. Fra i gestori di beershop ha un primato, conoscitore ed appassionato come pochi, ha un approccio easy al mondo della birra artigianale, per lui non è un oggetto di cristalleria, di devozione o all’opposto di mero business, ma è conviviale, socializzante e libera.
Creare un birrificio itinerante significa quindi coltivare ed approfondire negli aspetti di produzione la propria passione, realizzare birre collaborative perché ogni volta che va da un birraio la sua ricetta esce parzialmente modificata secondo i gusti e la cultura del padrone di casa. Anche nelle vendite la sinergia con il birraio produttore è importante e le potenzialità di vendita si moltiplicano…..insomma un gran successo commerciale, i 200 hl prodotti sono tutti venduti.
E infine, ultima motivazione, ma non la più banale…..chissà che da questa idea non possa nascere il primo brewpub della città ( considerando Ostia con BOA, Ciampino con Stazione Birra e Mentana con Turbacci…..fuori città!).
Le etichette Buskers sono bellissime in stile punk, e da Mirko professionista del settore bisognava aspettarselo, soggetti originali, spesso animali umanizzati, creati da un creativo artista spagnolo Felideus.
Anche il ricarico è studiato nei dettagli, tutt’altro che easy quindi ( mai fidarsi delle apparenze) ed è medio/ medio basso ; si ha l’idea di un progetto fatto per durare od evolversi : una bottiglia da 75 cl. viene venduta a 8/10 Euro e considerando tutto il luppolo adoperato e i costi del birraio produttore, è un valore equilibrato .
Seconda Buskers Beer è Dave una Belgian IPA prodotta a Borgorose da Birra del Borgo e replicata in questi giorni per il settembrino Villaggio della Birra a cui Buskers è stato invitato . 6,4°alc., lievito belga e luppolatura continua ed abbondante Cascade,Willamette, Nelson Sauvin etc…… Una birra Davestante !!
Terza Buskers Devochka prodotta da Extraomnes con Schigi. Lievito trappist, 8,9° alc., luppoli inglesi ed americani, alcuni in dry hopping…..volata nelle vendite!
Per la Paranoid, dall’omonima canzone dei Black Sabbath, Mirko si trasferisce al BiDu di Beppe Vento, una Black Ale da 6,2°alc, con Fuggles and East Kent Golding usati generosamente! La prima Pigreco Black IPA italiana!
Segue Graveyarde ..una “saison del cimitero” (primavera ar verano) aromatizzata con aghi di pino del Verano e bacche di cipressi del Verano, cimitero monumentale di Roma….luppolata con Citra e aromatizzata con pepe rosa, una saison da 5,4°alc. Prodotta con Andrea di Aleph a Borgorose da Birra del Borgo.
Demoniaca la Belzebù, una Eisbock con lievito weizenbock. Prodotta da Birra del Borgo…6 persone per la produzione, 6 luppoli diversi, 666 gr. di luppolo, 6 gittate diverse, 6 malti diversi ed una…grattatine di palle di neve per scacciare il demonio .
Da Menaresta la Ezechiele 25/17, un passo di pulp fiction ….quando Jules Winnfield sta per ammazzare una persona recita il versetto 25/17 della Bibbia. Una APA più o meno classica, Cascade, Centennial e Chinook in dry hopping, malto pale ed un po’ di cara .
Da Foglie d’Erba di Gino Perissutti la Big Sur
da Jack Kerouac, una amber ale o IPA da 6°alc.,con lievito californian ale..la distanza fra Roma e Forni di Sopra è quasi la medesima di quella percorsa in un itinerario di Kerouac.Ottima l’accoglienza ricevuta nella settimana di permanenza , Mirko ci torna per le vacanze familiari.
Kashmir, dedicata ai Led Zeppelin natalizia, 8,9° alc, prodotta da Birra del Borgo,.aromatizzata con uva passa e scorza d’arancio, 250 lt. maturati in botte di Sedici Gradi di Birra del Borgo. Andata a ruba 520 bott. vendute al Bir&fud in un mese!!
Da Luigi Recchiuti di Opperbacco “California uber alles”, come il gruppo punk degli anni’80 Dead Kennedys, una lager prodotta con il californian lager, molto luppolo in fiore in dry hopping, Dena, Styrian.. etc
Questa birra è stata contemporanea alla nascita di Federico Ricchiuti, figlio di Luigi……..beneaugurante per il futuro…
Tanti i progetti in cantieri…..Ducato per una Belgian Balck IPA …una barrique con Aglianico del Taburno per una maturata in legno..e qualche importante collaborazione all’estero….al Villaggio della Birra si vedrà! In bocca al lupo per il futuro Mirko!