Lo scugnizzo di Cetara lo aveva annunciato in occasione della festa per i suoi primi 5o anni a marzo: apro in Franciacorta! E così nell’opulento territorio creato dalla sagacia e dalla determinazione di un intero ceto imprenditoriale arriva la cucina più povera del Sud, quella che usava la colatura perché mancava l’olio e mangiava le alici perché era l’unico pesce che nessuno voleva al mercato.
Burro&Alici Locanda di Mare, solo che siamo ad Erbusco. Per una intuizione di Vittorio Moretti, fondatore di Bellavista per chi non lo conosce, la scelta di abbinare la migliore cucina possibile per lo spumante italiano alla fine è apparsa scontata, e ci fa capire quanto bello e facile sia vivere e lavorare in Italia quando si punta all’essenziale delle cose, quando si pensa e si realizza quello che tutti hanno sotto gli occhi ma nessuno vede.
Una delle cose strane italiane degli ultimi anni (Berlusconi a parte intendo) infatti è stata proprio la separazione del vino dal cibo, sia sul piano commerciale che culturale. Invece di prendere esempio da chi di marketing ne sa qualcosa (Coca Cola, industria della birra) che immediatamente lega il bere al mangiare, in questi anni le cantine hanno partecipato a innumerevoli sedute autoptiche sui loro vini esaminati in silenzio religioso con sedute noiose e lunghe quanto una messa ortodossa.
Adesso dalla Franciacorta arriva un segnale immediato e chiaro: riprendersi la semplice gioia dell’abbinamento, proprio con le cose che meglio stanno con questo prodotto, la pizza napoletana e la cucina di mare del Sud.
Così è nata a Vittorio Moretti è nata l’idea di chiamare Pasquale Torrente, ambasciatore del fritto e della cucina cetarese in tutta Italia con Eataly, uno che ha subito messo a lavorare il figlio Gaetano facendogli fare lunghi e prolungati stage (l’ultimo da Oliver Glowig). Da Cetara alla Franciacorta è un’ora di aereo, ma il mare è ancora più vicino, ed è così che la cucina di questi piccolo borgo di ex pescatori di tonno, diventata negli ultimi vent’anni un piccolo distretto gastronomico grazie ai suoi locali (Al Convento di Torrente, Acquapazza di Gennaro&Gennaro, San Pietro di Francesco Tammaro, La Cianciola di Vncenzo Giorgio) sbarca in Lombardia.
Un progetto a cui la famiglia crede fino in fondo. Non a caso i bei disegni di Francesca, figlia di Vittorio, creano l’atmosfera nella Locanda, inaugurata ieri con una grande festa. Disegni leggeri come la cucina di Cetara, ma che lasciano il segno.
Il segreto del succeso di questa cucina ha più motivazioni.
Si tratta di piatti semplici, comprensibili ma al tempo stesso di sapore intenso. Sono sani e leggeri. Hanno il backstage i una cucina allegra e scanzonata, veloce ed efficace come deve essere ogni cucina di mare, antica e tipica ma al tempo stesso moderna e globale.
Ma ecco cosa troverete da oggi da Burro&Alici.
ANTIPASTI (sui 10 euro)
Carpaccio di polpo con verdure croccanti, Misto di alici 10, Parmigiana di pesce azzurro, Parmigiana di melanzane, tortina di scarola con uva passa, pinoli e bottarga di tonno, pesce azzurro marinato, crudo cetarese .
PRIMI (sui 10 euro)
Zite spezzate alla genovese di tonno, Spaghetti con colatura di alici di Cetara tradizionale, Candele al ragù napoletano, Paccheri con puttanesca di alici fresche
SECONDI PIATTI
Calamaro ripieno, Tagliata di tonno con ciambotta di verdure, Fritto di paranza, Fritto di calamaretti spillo, Gamberoni con patate e colatura di alici,
Ragù napoletano, Pescato del giorno s.q.
DESSERT (sui 5 euro)
Torta ricotta e pere, Delizia al limone, Babà, Tiramisù al limone
Come non bere Franciacorta su questa cucina?
www.locandaburroealici.it
Telefono 0307760569
via Cavour, 7 25030
Erbusco (Brescia)
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