di Andrea De Palma
Ci troviamo a Vacri in Abruzzo in Contrada Sterpara, qui Umberto Buccicatino ha da sempre commerciato in tanti settori, ereditata sicuramente dalla tradizione di famiglia, che già negli anni cinquanta in poi iniziano con una trattoria e poi tanto altro.
Umberto inizialmente commercia in prodotti agricoli e tanto altro ma poi la passione per il vino prende il sopravvento che sfocia in un azienda agricola oggi certificata biologica; ormai sono passati venticinque anni con trenta ettari di vigneto all’attivo. I suoi vini hanno da sempre mantenuto un taglio tradizionale, fruibile tanto che si finiscono facilmente a tavola.
In azienda non manca anche la produzione di olio Extravergine con due ettari di oliveto, Insomma un’azienda completa.
Oggi anche le figlie Iolanda e Ilaria sono già impegnate in azienda; a solo 32 anni già con le idee chiare su come andare avanti con la cantina, come pure una Osteria aziendale aperta solo su prenotazione che sforna piatti della tradizione e, dove si possono assaporare salumi di produzione propria; mentre Ilaria di 30 anni inizia a occuparsi del commerciale.
Da non perdere sono le Sagne – tagliatella fresca spezzata- con ceci e baccalà, o un piatto delle famiglie contadine che nasce dopo la macellazione del maiale: tradizione ancora diffusa in provincia di Chieti; chiamato Cif e Ciaf con carne povera di maiale, guanciale, spuntature, pancetta e polpa di scarto, cotto soffritto e stufato, con pochissimo pomodoro, in tegame di coccio, accompagnato con verza…
Ma torniamo ai vigneti che si trovano tutt’intorno a Vacri in una zona collinare dai 200 ai 300 mt s.l.m., i terreni sono argillosi e calcarei, ma è una caratteristica molto diffusa in tutta la zona collinare chietina.
Il vino che vado a riassaggiare oggi è il Montepulciano d’Abruzzo Doc Fattoria Buccicatino; il vigneto è allevato su terreni argilloso-calcareo, di oltre vent’anni ed è considerato il vino “base” ma ha stoffa de vendere, con il suo stile tradizionale: fermentazione acciaio e maturazione in inox, maturazione barrique di secondo passaggio e tonneau. Premetto che tutti i vini sono contraddistinti da pulizia olfattiva e gustativa.
Si parte con la 2015 con un frutto rosso come l’amarena, ancora chiuso ma integro, il legno non prevale, ma emerge una leggera spezia; vino giovane con frutto che rimane al gusto e tanta sapidità e acidità, con tannini freschi, non prevalenti ma veri: un vino da pasto quotidiano sincero.
Passiamo al 2014 che fa già emerge l’annata con un naso chiuso poco espressivo, al palato l’immaturità del tannino è evidente, però viene equilibrato da un frutto croccante e succoso, buona anche l’acidità.
Il 2013 parte con un naso floreale a cui segue una leggera spezia, ma è al palato che emerge la costanza del frutto come amarena succose e morbido, con tannini veri, uniformi e da Montepulciano di collina, buona la persistenza con note di liquirizia, china e leggero mentolato che rinfresca un finale medio lungo.
Già dai colori il 2012 è più austero, sfodera profumi fini ed eleganti, floreali con liquirizia e amarena dolce: non dimentichiamoci che stiamo parlando di un vino base di un’azienda di famiglia. Al palato si mostra subito con liquirizia e frutto con tannini ben fatti e sinceri.
La degustazione mi conferma la schiettezza e la piacevolezza di questo Montepulciano venduto a circa € 9/10 in enoteca.
Ma il mio viaggio puntava a degustare il Don Giovanni Montepulciano d’Abruzzo Doc che nasce da tendone di trentacinque anni su terreni ciottolosi/sabbioso, con una resa per ettaro intorno ai novanta quintali per ettaro.
Il vino fermenta in acciaio con macerazioni lunghe e poi in barrique di secondo passaggio, con affinamento in bottiglia di almeno dodici mesi.
La differenza con il fratello minore, emerge subito nel 2013, concentrazione di frutto, note di spezia cannella, pepe, legno di liquirizia e frutto, qui il vigneto fa la differenza perché emerge subito la stoffa del vino, con un palato ricco di salinità e tannini ben equilibrati dal frutto.
Il 2012 esordisce con note scure, china, cioccolato; al palato si mostra fluido, ricco di frutto come amarena e ciliegia nera, i tannini sono uniformi e maturi, non male l’acidità che lo rende fresco.
Passiamo al 2011 già dai profumi raffinati ricchi di cacao, note balsamiche e sottobosco, bella anche la nota di amarena e spezia pulita: davvero un bel vino… al palato è setoso morbido e vellutato con trama tannica importante; un vino di classe, con tanti anni ancora davanti a se; ottima la spalla acida e la sapidità avvolti da un frutto rosso come amarena e ciliegia, ma anche frutti di bosco maturi.
L’olfatto del 2010 ci conferma la qualità di questo vigneto che lavora sempre alla grande, ma è anche Umberto che sottolinea un lavoro puntuale e attento nel vigneto.
Costoin enoteca: dai 14,00 ai 18,00 euro
Azienda Buccicatino
Via Sterpara, 33
Vacri – Chieti
Tel: 0871.720273
www.buccicatino.it – buccicatino@libero.it
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