di Antonio Di Spirito
Questo confronto è, ormai, una consuetudine a ridosso di Benvenuto Brunello; anzi il format è entrato nelle simpatie dei produttori ed alcuni di essi ci mandano i campioni anche se non glieli abbiamo richiesti.
Ma come è nato?
Nel novembre 2016, durante una delle tante “zingarate” effettuate a Montalcino da me e Maurizio Valeriani, avevamo assaggiato in anteprima qualche bottiglia di Brunello 2011 e raccolto le forti perplessità di alcuni produttori: ”Come sarà accettata l’annata 2011 dopo la tanto celebrata 2010?”.
Detto, fatto: organizzammo a Roma, nel gennaio 2016, una degustazione preparatoria per alcun giornalisti che avrebbero partecipato, di lì a poco, all’anteprima “Benvenuto Brunello”.
Il primo anno (2016) abbiamo esaminato 44 campioni; 90 i campioni esaminati nel 2017 e 96 campioni quest’anno, sabato 20 gennaio u.s.
Il “gioco” consiste nel degustare, rigorosamente alla “cieca”, tutti i campioni arrivati, senza soste intermedie ed alla fine di ogni batteria da sei vini, ogni degustatore dichiara la propria valutazione in centesimi. Tali voti vengono da noi raccolti per formare una media per ogni campione esaminato.
Il panel è formato da un numero ristretto di giornalisti, molto eterogeneo e con metri di misura molto diversi; per cui le votazioni potrebbero sembrare piuttosto basse. Tutti i vini, però, essendo stati giudicati dagli stessi degustatori, le valutazioni non sono falsate.
I vini sono stati serviti in un ordine precedentemente stabilito: sono stati mischiati fra le due annate, bendati con fogli d’alluminio e numerati. Durante l’assaggio nessun degustatore conosceva l’annata del vino né l’azienda.
Alla fine di ogni batteria è stata fornita la media di ogni campione determinata dalle valutazioni dei singoli degustatori ed alla fine della degustazione è stata fornita a tutti la lista dei vini secondo l’ordine di servizio.
Quest’anno abbiamo invitato 77 produttori di Brunello e in 48 hanno inviato i loro campioni.
In verità alcuni produttori (tre) hanno voluto comunque partecipare inviando la sola annata 2013, avendo esaurito l’annata 2012.
Sappiamo tutti noi che l’annata precedente ha un anno di più di affinamento in bottiglia, quindi risulterà più arrotondata e pronta dell’annata novella.
Però stiamo parlando di vini che hanno almeno 4 anni e tre mesi di vita, di cui un periodo non indifferente di affinamento in bottiglia.
Qualcuno dei campioni presenta ancora qualche sbavatura; qualcun altro ha sicuramente bisogno di un ulteriore periodo di affinamento.
E se i risultati del confronto non sono distanti in termini assoluti, allora i termini del confronto erano validi.
Analizzando la classifica assoluta secondo la media dei voti, si evince che i 50 campioni 2013 hanno ottenuto una media di 86,34, mentre i 46 campioni del 2012 (ivi comprese 2 Riserva) hanno ottenuto una media di 86,67: una vittoria al foto finish per l’annata più vecchia.
Sostanzialmente alla pari anche nelle viste parziali della classifica: sono 12 i vini del 2012 fra i primi 20, mentre sono 23 i vini 2012 nei primi 50 in graduatoria.
Per 28 produttori l’annata 2012 è risultata migliore dello stesso vino in versione 2013; per altri 15, invece, l’annata 2013 supera la propria annata 2012.
I restanti 5 produttori hanno inviato campioni solo del 2013, non confrontabili con l’annata precedente.
Segnalo, in ordine alfabetico, i vari casi.
I casi in cui ha prevalso la 2012:
Agostina Pieri
Altesino – Our 40° Harvest
Banfi
Caprili – AdAlberto – Riserva 2012
Castello di Tricerchi
Castiglion del Bosco
Cerbaia
Col d’Orcia – Nastagio
Collemattoni
Corte dei Venti
Fattoi
Fattoria dei Barbi
Fuligni
La Magia
Le Chiuse
Lisini
Mastrojanni
Matè
Pertimali
Pietroso
Piombaia
Salicutti – Piaggione
Sesti Castello di Argiano
Tassi – Franci
Tenuta di Sesta
Terre Nere
Tornesi
Per Fattoria del Pino si è verificato un incredibile pareggio, fino al secondo decimale!
Ed ora i casi in cui in ambito aziendale, ha prevalso l’annata 2013:
Argiano
Camigliano
Carpineto
Casisano
Colle Massari – Tenuta San Giorgio – Ugolforte
Donatella Cinelli Colombini
La Gerla
Le Ragnaie
Padelletti
Pian delle Querci
Salvioni
Sassodisole
Stella di Campalto – Rosso di Montalcino
Tenute Silvio Nardi
Ventolaio
Qui di seguito i vini pervenuti in unica annata:
Azienda Monaci Loriano 2013
Caparzo – Vigna la Casa 2013
Caparzo 2013
Lazzeretti – Podere Canchi 2013
Tiezzi – Vigna Soccorso 2013
Tiezzi – Poggio Cerrrino 2013
Tenimenti Angelini – Val di Suga 2013
Tenimenti Angelini – Poggio al Granchio 2012
Tenimenti Angelini – Vigna del Lago 2012
Tenimenti Angelini – Vigna Spuntali 2012
Ed ora i miei migliori assaggi:
Colle Massari – Tenuta San Giorgio – Ugolforte 2013: fruttato e fumé al naso; sorso equilibrato e fresco, tannino setoso, elegante;
Azienda Monaci Loriano 2013: olfattiva composta con note floreali e fumé; il sorso è succoso ed il tannino è levigato; è speziato ed in grande equilibrio;
Castiglion del Bosco 2013: naso pervaso da viole e rose; è succoso e saporito, il tannino è ben integrato; chiude speziato e dinamico;
Pian delle Querci 2013: floreale al naso; il sorso è già pronto e godibile; speziato ed elegante;
Carpineto 2013: olfattiva che riporta a qualche anno fa con profumi di ciclamino e giaggiolo; il sorso è fruttato e fresco, speziato ed elegante, con un tannino ben presente;
Collemattoni 2013: floreale e minerale al naso; sorso equilibrato, fresco, sapido e speziato;
Pietroso 2013: profumi di rosa e frutta rossa; sorso levigato, fresco, pulito, deciso e diretto;
Tornesi 2013: floreale di rosa e viola; il sorso è succoso, speziato, scorrevole e schietto;
Ventolaio 2013: profumi di giaggiolo e rosa; sorso succoso e saporito; il tannino è levigato, chiusura leggermente amaricante;
Salvioni 2013: floreale e fruttato al naso, il sorso è succoso e speziato ed ha un gran tannino; una sicurezza;
Stella di Campalto – Rosso di Montalcino 2012: i profumi di viola e giaggiolo sono molto intensi; il sorso è succoso e saporito, il tannino deve affinare ancora un po’, ma è fresco, speziato ed elegante;
Corte dei Venti 2012: naso invaso da rose e frutta rossa; in bocca è fresco, pulito e saporito; il tannino è setoso e chiude con una fine speziatura;
Fattoi 2012: profumi di viola e giaggiolo; il sorso è succoso e fresco, il tannino è levigato, chiusura speziata ed elegante;
La Magia 2012: complesso al naso con profumi di rose, viola e cuoio; il sorso è fresco e saporito, il tannino è levigato, chiude con una piacevole speziatura;
Agostina Pieri 2012: profumi di rosa e frutta rossa; il tannino è imponente, ma lascia sazio ad una succosità saporita; chiude speziato ed in equilibrio;
Col d’Orcia – Nastagio 2012: intensi profumi floreali; al palato è fresco, sapido e speziato; il tannino è levigato; sorso in equilibrio;
Salicutti – Piaggione 2012: delicato e fine al naso con profumi di viola e ciliegia; un ottimo tannino accompagna sapori di frutta rossa; è speziato ed elegante;
Tenimenti Angelini – Poggio al Granchio 2012: profumi delicati ed eleganti; il sorso è succoso e saporito; il tannino è setoso, la chiusura è speziata;
Castello di Tricerchi 2012: è floreale e fruttato al naso; il sorso è fresco, succoso e saporito; molto equilibrato, chiude speziato;
Fattoria del Pino 2012: profumi di viola e di vino giovane; il sorso è fresco e saporito; ha un ottimo tannino; è speziato e dinamico.
Dai un'occhiata anche a:
- Garantito Igp | I Tre Taurasi di Antoine Gaita Villa Diamante
- Falerno del Massico tra storia e futuro. L’evento del Consorzio Vitica alla Reggia di Caserta
- Cirò Revolution in dieci etichette in vetrina a La Botte di Caserta
- Verticale Storica di Bue Apis: la storia dell’Aglianico del Taburno in sei annate
- Casavecchia: degustazione di un vitigno antico a Pontelatone
- La degustazione di Vietti a Castiglione Falletto: Timorasso, Barbaresco e tutti i Barolo
- Greco di Tufo, dieci etichette consigliate dalla Guida del Mattino 2024
- Fiano di Avellino: le 10 etichette selezionate dalla guida del Mattino Mangia&Bevi 2024