di Monica Bianciardi
Nelle stanze del Palazzo Comunale di Siena durante la manifestazione Sangiovese Purosangue che ogni anno vede come protagonista il Sangiovese in tutte le sue sfumature. Una cronostoria liquida che ha ripercorso alcune annate di Brunello Pietroso dal 2013 al 2005. Sei le annate di questa piccola realtà vinicola raccontate da Gianni Pignattai che insieme alla moglie Cecilia Brandini ha le redini aziendali di Pietroso e che con passione continua una tradizione familiare iniziata negli anni 70.
Una passione per il vino e la viticoltura trasmessagli dal nonno Domenico Berni iniziata con una piccola produzione per uso familiare che coltivava con il sapere contadino dettato dai canoni di buon senso dell’epoca, le rese con appena un ettaro di terra della proprietà erano obbligatoriamente le maggiori possibili da cui trarre poche bottiglie. Incoraggiato dagli amici vista la buona qualità del vino ottenuta Berni continua la produzione con cui esce nel 1978 con la prima annata di “Brunello”.
Pignattai Gianni inizia ad occuparsi delle vigne coltivate a Brunello solo nel 1992 e nel 1995 prende in mano l’azienda in seguito alla scomparsa del nonno. La cantina da quel momento inizia a crescere ed in seguito vengono aggiunte al vigneto storico a ridosso delle mura di Montalcino anche altre tre zone; una proprietà sulla Val D’Orcia, un vigneto che guarda alla millenaria Abbazia di Sant’Antimo e l’ultimo acquisto sulla collina Montosoli.
Tasting Notes
La degustazione introdotta da Davide Bonucci organizzatore e ideatore della manifestazione entra nel vivo partendo a ritroso dall’annata più datata.
Pietroso Brunello di Montalcino 2005
Colore ben conservato che mantiene il rubino tipico con riflessi granato sul bordo. Olfatto che inizialmente rimane inespresso si apre dopo qualche minuto con tonalità di fiori viola appassiti, cipria, caucciù, foglie macerate, il frutto rosso arriva dopo con un vitale guizzo improvviso. In bocca sviluppo dato da un equilibrio flemmatico bilanciato da morbidezza e tannini soffici, sapido sul finale un po’ contratto sulla persistenza, resta nel complesso un vino costituito da bevibilità e sapore.
Pietroso Brunello di Montalcino 2007
Colore granato luminoso dai tratti pieni. Il profumo che esce dal calice è integro ed intenso. Annata più favorevole che mostra il suo profilo nel bouquet articolato e vario. Rosa canina, violetta, ferro e frutto rosso piccolo e croccante, note fresche di bergamotto , menta, foglie di cedro. Palato vivo incalzato da tensione acida e frutto che ritorna con tratti agrumati. Tannini elastici e risolti che si allungano sulla persistenza.
Pietroso Brunello di Montalcino 2008
Intensità cromatica rosso rubino vivace dai riflessi che sfumano su toni granato. Pietra e floreali con lavanda, viola, sottobosco, erbe aromatiche ed un frutto maturo succoso completano un quadro nitido e ben espresso. Al gusto mantiene la giusta dose di tensione acida cadenzato da un corpo centrale carnoso e tannini sottili, sfuma lasciando il palato pulito con una lunga scia di erbe aromatiche.
Pietroso Brunello di Montalcino 2009
Una nota ferrosa apre le sensazioni odorose di questo vino che nel calice ossigenandosi sviluppa profumi di sottobosco, humus e frutto rosso, fiori secchi, foglia di tè e tabacco. Palato che si allarga in modo lineare delineato da corpo morbido in cui sapidità e rotondità vengono inserite in un tessuto tannico dolce ma dalla limitata persistenza.
Pietroso Brunello di Montalcino 2011
Trasparente e compatto colore rubino con tratti olfattivi dati dalla maturità del frutto dove si evidenziano un insieme di more gelso e prugne, erbe aromatiche, pepe nero, rabarbaro e china. Potente e volumico il gusto è corredato da toni maturi e rotondità di palato, una buona freschezza e tannini fitti. Sul finale una scia amarognola e sapida è distribuita sulla lunghezza.
Pietroso Brunello di Montalcino 2013
Sprizza energia e carisma con un olfatto deciso e variegato. Fiori viola e balsamici sono completati da agrumi e frutti rossi al giusto grado di maturazione, e sensazioni mentolate, sottobosco. In bocca infiltrante di freschezza e tannini decisi di ottima fattura, chiude lungamente con ritorni balsamici e di agrumi. Vino con caratteristiche giovanili che saprà evolvere per molti anni in bottiglia.
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