di Marina Betto
Biondi Santi Tenuta Greppo Brunello di Montalcino DOCG 2015 14,5% aprendolo sprigiona un aroma dolce, biscottato già dal tappo. Rosso rubino trasparente con unghia aranciata molto scarica. E’ un Brunello potente con cui ci si tuffa nel profumo di rose e viole tabacco e sottobosco di felci, un velo di spezie, pepe bianco in particolare poi viene la frutta, le ciliegie e tutto il valzer di sensazioni ricomincia. Ingresso freschissimo, incedere leggero, elegante con tannino setoso e composto e lieve balsamicità finale che ricorda la menta, sapidità gentile con questo fondo corposo che affiora pian piano in superficie. Un Brunello iconico nello stile di Jacopo Biondi Santi che ha sempre prediletto dare un certo corpo, una certa muscolarità al vino, nato in un’annata ottima. Biondi Santi ha prodotto per questa vendemmia per la prima volta sia il formato 750 ml che la Magnum.
Biondi Santi Tenuta Greppo Rosso di Montalcino DOC 2017 13,5 % rosso rubino scarico, con profumo floreale di rose e gerani e note piccanti di pepe e peperone. Fresco e fruttato, morbido in bocca ricorda una ciliegia appena colta croccante e succosa, la salivazione è abbondante segno di grande acidità che è integrata perfettamente con le componenti tanniche e l’alcool. Questo vino è la porta d’ingresso a Biondi Santi è il biglietto da visita e questa particolare annata è la I° della nuova gestione. E’ stato definito il lato fresco di un anno caldo per l’espressione integra del frutto e l’ottima integrazione tra tannino e sapidità che fa presagire quello che sarà lo stile futuro in Biondi Santi.
Due vini pronti, da godersi fin da subito una tradizione che vive e si rinnova con la nuova proprietà. La storia del Brunello Biondi Santi è quella di un vino italiano leggendario nato nel 1865 grazie all’intuizione di un farmacista Clemente Santi che decide di produrre anzi creare un vino rosso in una terra, quella di Montalcino, dove allora era un bianco ad essere il grande protagonista, il tradizionale Moscadello oggi praticamente scomparso. Più di 150 anni di storia nei quali di generazione in generazione alcuni componenti della famiglia aggiungono ognuno un tassello a quel mosaico che va a disegnare vini via via sempre più precisi, definiti eleganti con il Sangiovese Grosso creando il Brunello; è nel 1932 che Ferruccio Biondi Santi viene riconosciuto ufficialmente come l’inventore del Brunello di Montalcino dal Ministero dell’Agricoltura. Il Brunello 1955 sarà presente sulla tavola del Presidente della Repubblica Saragat nel 1969 alla cena in onore della Regina Elisabetta II e quella stessa annata la 1955 appunto viene riconosciuta nel 1999 da Wine Spectator tra le 12 migliori etichette del XX secolo. Il clone di Sangiovese Grosso Brunello Biondi Santi 11 (BBS11) è l’unico che porta le iniziali del suo proprietario e viene registrato nell’elenco ufficiale dei cloni di Sangiovese nel 1978. Tra i Top 3 nell’elenco dei 50 migliori vini italiani di Decanter e riconosciuto come il miglior vino della storia italiana assurge anche a simbolo dell’Unità d’Italia nelle celebrazioni del suo 150° Anniversario. Tutto ciò carica di aspettative lo stappare uno di questi vini.
Il Brunello di Montalcino DOCG 2015 così corposo e ricco è stato abbinato con delivery ad un piatto altrettanto complesso proposto dal ristorante romano Da Francesco i Tortelli di Brasato con Fondo Bruno e Tartufo Nero mentre il Rosso di Montalcino DOCG 2017 a delle Animelle Glassate con Crema di Patate Viola una composizione dolce cremosa che si è trovata alla perfezione con la delicatezza di questo vino; gli abbinamenti potrebbero essere però tantissimi e diversi, perfino il pesce sarebbe appropriato con il Brunello che è vino gastronomico mentre il Rosso di Montalcino data la sua anima gentile sarebbe adatto anche come aperitivo con dei salumi pregiati.
Biondi Santi Villa Greppo 183- 53024 Montalcino (SI)
BIONDISANTI@BIONDISANTI.IT
Osteria Da Francesco Roma- info@dafrancesco.it
www.dafrancesco.it
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