Come in tutte le brutte giornate, anche ieri si è aperto uno squarcio di sole nella sala consiliare del comune di Paternopoli: la presentazione ufficiale del presidio Slow Food del Broccolo Aprilatico. Presenti tutti insieme, produttori, istituzioni, Stapa-Cepica, ma soprattutto Slow Food al gran completo e ristoratori, cantine e guarda guarda, la scuola con gli alunni della terza media “Fiorentino Sullo” impegnati in un progetto dedicato proprio alla biodiversità. Eh si, si incomincia proprio da lì – ha detto Vito Trotta, responsabile dei presidi, “E’ un’azione che Slow Food mette in campo per salvaguardare prodotti a rischio di potenziale estinzione, per proteggere quel patrimonio di biodiversità che potrebbe esser smarrito”.
Il presidio serve proprio a tutelare piccole produzioni di qualità, ma insieme al prodotto va potenziato l’intero territorio in modo tale che l’insieme funga da attrattore. In sintesi, è una presa d’atto delle potenzialità che la filiera di questo prodotto potrà rappresentare e che si concretizzerà nella misura in cui il luogo della produzione ed il luogo del consumo saranno dialoganti. In soldoni, c’è bisogno di una forte sinergia tra produttori, ristoratori, cantine e anche popolazione del territorio.
Solo così avremo raggiunto il nostro obiettivo. “Questo Presidio- ha aggiunto il fiduciario della condotta Franco Archidiacono- non è un punto di arrivo ma di partenza dal quale iniziare costruire una serie di iniziative che valorizzino la produzione del broccolo, i ristoranti e gli agriturismi, le numerose cantine, le bellezze paesaggistiche ed architettoniche di Paternopoli.
Non dovete sentirvi soli- ha ribadito Archidiacono rivolgendosi ai produttori- perché le istituzioni ci sono.Il broccolo aprilatico è stato inserito a pieno merito nei presidi italiani di Slow Food, è un prodotto locale della biodiversità territoriale ma che da oggi in poi girerà il mondo”. A testimoniare inoltre, il forte interesse di Slow Food per il progetto Broccolo Aprilatico, oltre al grande lavoro svolto dalla condotta Alta Irpinia-Taurasi, e di Franco Archidiacono insieme al volenteroso Alessandro Barletta, la presenza in sala di Rita Abbagnale e Antonio Puzzi, consiglieri nazionali Slow Food.
Da segnalare anche l’abnegazione dei produttori e del loro rappresentante Rino Di Benedetto, che nel corso dell’incontro, ci ha spiegato la tecnica di coltivazione, le caratteristiche organolettiche del prodotto e la problematica afferente alla stagionalità. Attualmente- ha detto Rino- gli ettari dedicati in termini di adesione al progetto sono nove, ma per evidenti motivi di rilevante stagionalità del broccolo aprilatico, in produzione ce ne sono solo due e mezzo, ma le richieste sono tante e soprattutto fuori stagione di produzione, ed è per questo che i dinamici produttori di Paternopoli si stanno attrezzando con dei semilavorati in vetro che possano superare tale problema. Per quanto riguarda la coltivazione, la caratteristica di questa varietà di Brassicacea, è la vigoria di vegetazione, dovuta alla sua genetica e alle condizioni pedoclimatiche del posto ( terreno, clima, esposizione), per cui a differenza delle altre varietà, che vengono seminate direttamente in pieno campo, il Broccolo Aprilatico si semina in semenzaio a fine agosto-inizi settembre.
Dopo un mese circa, le piantine di 10-15 cm vengono espiantate “a strappo” e poi trapiantate in pieno campo con un sesto d’impianto di cm 70 X cm 60, questo per consentire alle caratteristiche genetiche della pianta di esprimersi al meglio e quindi di realizzare ” l’accestimento” tipico varietale. Come tutte le brassicacee più pregiate, anche l’Aprilatico è “ricacciante”, significa che la raccolta sulla stessa cima avviene più volte. Le caratteristiche organolettiche, invece, consistono in una croccantezza e in una dolcezza sviluppate all’ennesima potenza.
Ma più di cento discorsi, quello che è valso di più a consacrare le qualità del prodotto, il banchetto d’assaggio in coda alla manifestazione, ma soprattutto, a seguire, il pranzo-laboratorio di cui vi diamo ampio resoconto fotografico, “le declinazioni del broccolo aprilatico” a cura del ristorante Megaron di Valentina Martone con la collaborazione di alcune delle più importanti cantine del luogo: Manimurci, Antichi Coloni, e Famiglietti.
E…non è finita qui!!! Entro la fine di maggio sarà organizzato un nuovo evento, una tre giorni di scoperta del territorio con visite ai monumenti, alle cantine, alle coltivazioni, degustazioni e cene a tema. Intanto già per il prossimo 28 aprile “Aprilatica” manifestazione a cura delle Associazione L’Orto delle Biodiversità e Amici dell’Orto nel corso della quale, sarà possibile degustare ed acquistare i broccoli aprilatici e molti altri prodotti tipici locali.
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