di Giulia Cannada Bartoli
Abbiamo incontrato Francesco Continisio per scoprire qualcosa in più sulla nascita della Scuola Sommelier Europea in Campania, già affermata in Italia in alcune regioni come il Lazio e Toscana, oltre che a livello internazionale.
Francesco Continisio, per tutti i napoletani appassionati di vino, Franco, è da circa 25 anni unico punto di riferimento nel settore professionale, dove ha maturato una lunga e profonda esperienza sia come enotecario, sia come esperto della didattica. E’ stato parte attiva di altre associazioni operanti nella formazione, come relatore e responsabile di area, tuttora insegna presso alcuni corsi post qualifica degli Istituti Alberghieri di città.
Franco, qual è oggi la tua idea del Sommelier? Quali sono i requisiti essenziali?
Credo che oggi la figura del sommelier, intesa come mero suggeritore e responsabile del servizio del vino in tavola, sia piuttosto obsoleta; il Sommelier moderno deve essere soprattutto capace di comunicare le proprie conoscenze ed esperienze vissute ad un pubblico, italiano e straniero, sempre più informato ed esigente, e che si confronta con un mercato ormai globale.
Il Sommelier di oggi deve pertanto essere costantemente aggiornato su tutte le novità del mondo del vino; deve conoscere a livello tecnico almeno una lingua, preferibilmente l’inglese e deve sapersi porre come una sorta di ambasciatore, o, meglio “mezzo” di comunicazione produttore e consumatore; deve avre precise nozioni di geografia e conoscere, non solo la semplice geografia, ma, deve sapersi calare nel contesto territoriale, storico e culturale della produzione vitivinicola delle zone di riferimento. In pratica deve saper comunicare, ovvero deve saper raccontare con competenza e verve il vino, al fine di affascinare la clientela in qualsiasi contesto: aziendale, di ristorazione, enoteca, wine bar etc.
Come nasce l’idea della Scuola Europea Sommelier?
La Scuola Europea Sommelier nasce dall’idea di Gabriele Bacciottini, fondatore e attuale Presidente Internazionale, di andare incontro all’ esigenza degli operatori europei del settore di stare continuamente al passo con i tempi e di saper raccontare il vino italiano ai propri interlocutori, nel senso in cui dicevamo poco fa. La scuola è nata in Germania oltre 10 anni fa, espandendosi in breve in Lussemburgo, Svizzera, Francia, Spagna, Malta, Brasile e persino Cina, dove opera con associazioni Fiduciarie Territoriali.
Com’è strutturata in Italia attualmente la Scuola?
Attualmente in Italia sono attive otto Fiduciarie, tra le quali appunto, da maggio 2011 , anche la Campania della quale ho l’onore di essere il responsabile. Inizialmente mi è stata affidata la Fiduciaria Campania, successivamente, a seguito della venuta a Napoli del Presidente internazionale e della Responsabile Relazioni Esterne, Palmina Trabocchi, siamo stati nominati direttori del Centro Tecnico Nazionale con il compito di istituire una didattica aggiornata e riconoscibile in ambito nazionale ed internazionale.
Come funziona, qual è il tuo ruolo?
Il compito del Centro Tecnico è strategico, consiste soprattutto nell’ impostare le linee guida delle lezioni previste durante il percorso formativo e nello stabilire l’essenziale uniformità ed omogeneità di configurarsi all’ esterno condivisa concretamente da tutti i partecipanti. Il mio compito è quello di coordinare questo lavoro, coadiuvato da uno Staff di grande esperienza il che rende il lavoro assolutamente agevole, divertente e gratificante.
Quando avrà inizio il programma e qual è precisamente l’offerta?
L’offerta formativa consiste in un Corso suddiviso in tre livelli, 1° livello propedeutico di otto incontri al costo di € 350,00, 2° livello di approfondimento sull’enografia nazionale e internazionale, consistente in 11 incontri al costo di € 400,00, ed il terzo livello finale dedicato alla merceologia degli alimenti ed all’abbinamento cibo-vino strutturato in 10 incontri al costo di € 450,00. Soprattutto siamo consapevoli di dover offrire una didattica, nuova, al passo con i tempi, lontana dagli stereotipi formali non traducibili in pratica. Per questo motivo i nostri incontri avranno un carattere marcatamente esperienziale, al fine di consentire ai partecipanti di calarsi da subito nel vero mondo del vino, lontani da definizioni di maniera e da argomenti ormai solo teorici. La Scuola rilascia ad ogni corso un attestato di partecipazione, ed alla fine del percorso didattico, previo il superamento di un esame, l’attestato di Sommelier.
Il costo totale è abbastanza elevato, cos’altro è compreso nella quota e quanto vi ritenete competitivi rispetto alla concorrenza di altre associazioni?
I partecipanti acquistano una Card annuale al costo di € 45,00 che dà diritto ad una pubblicazione mensile, curata da massimi esperti del settore, oltre a convenzioni con enoteche, ristoranti, wine bar ed eventi sul vino che si svolgono sul territorio. Inoltre è previsto un calendario di approfondimento pratico con visite presso diverse aziende vinicole. Quanto al costo abbiamo stimato di essere almeno un 40% al di sotto della media delle altre associazioni.
Abbiamo parlato di formazione, come si pone la scuola rispetto all’aggiornamento dei docenti ed alla formazione dei sommelier dedicati al servizio?
Questo è un aspetto al quale teniamo particolarmente. Sono già calendarizzati i master dedicati ai docenti per la formazione superiore ed il necessario e costante aggiornamento. Riguardo alla figura del sommelier di servizio, curiamo già dalla prima lezione, la trasmissione dei valori del servizio del vino, inteso come comunicazione, cultura, elegante cordialità e cura della propria immagine.
Insomma non manca proprio nulla, pare abbiate compiuto un gran salto in avanti in Campania…
Siamo contenti, partiamo a fine mese con il primo livello, circa trenta iscritti, tra i trenta e quarant’anni, fasce eterogenee che non mancheremo di servire con la passione e l’entusiasmo che da sempre contraddistinguono il nostro staff, composto di esperti, soprattutto amici, che già nelle passate esperienze avevano condiviso con me la gioia di partecipare fattivamente alle attività associative, e che negli ultimi tempi non si ritrovavano più in un ambiente diventato sempre più chiuso e riservato a pochi intimi.
A chi ti riferisci?
Parlo di Antonella Bevilacqua, Isidoro Volpe, Stefania Cozzolino, Giovanbattista Iazella, mio fratello Stefano, persone che hanno dato tanto e che improvvisamente non hanno trovato più uno spazio dedicato alla loro passione, ritrovano la gioia, e, se mi è consentito, anche il divertimento, di poter nuovamente essere protagonisti di un mondo appassionante.
Far parte di una struttura associativa vuol dire avere l’opportunità e la libertà di partecipare, questa è stata e sarà sempre la mia filosofia.
Info
lunedì 10 ottobre · 20.30 – 23.30 | |
Enoteca Mercadante
Corso V. Emanuele,643/644Napoli
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Enoteca Mercadante | |
Maggiori informazioni | Un corso destinato a professionisti ed amatori del mondo del vino. 8 incontri condotti da relatori esperti per avvicinarsi alla degustazione e all’abbinamento dei vini. Attestato della Scuola Europea Sommelier Libri e dispense Per info: 081 680964 – 334 7807377 – 393 4110761 |
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