di Rocco Andrisani
Un locale minuscolo e fuori dal tempo, può nascondere un tesoro culinario? Sì se ci troviamo a Napoli, la cui storia è impregnata di chicche nascoste e misteri. Quello di cui vi parlo è un piccolissimo “forno” su Viale Cinthia, a pochissimi metri dalla sede di Monte S. Angelo della Federico II. Ho conosciuto la “Boulangerie” quando ero ancora una matricola, ma ci torno sempre volentieri appena capito in zona. La sua pizzetta ha sfamato generazioni di universitari e continua ad andare fortissima anche nell’era del social e del foodporn. Non è altro che una semplice pizzetta di panificio, eppure tanto basta a renderla inimitabile. Non stiamo parlando di una pizza in teglia di stampo romano, ma di quella in “stile napoletano”: leggermente, quasi impercettibilmente croccante sulla base, alta, mollicosa e non particolarmente alveolata al centro. Quasi una focaccia. Ma con un tocco in più. Quella vena scrocchiarella e quelle bruciacchiature che (haters, altolà: io ne vado matto!) sono la caratteristica intrinseca di questa tipologia di pizza pret a manger.
Pizzette, dicevano. Pizzette in tantissime varietà, dalla classica margherita, a quella con le melanzane a funghetto o (“Quando è stagione”) salsiccia e friarielli e altro ancora. Ma la Boulangerie è essenzialmente panificio e quindi non mancano dei must quali il panino napoletano (a me piace ben cotto e untissimo di sugna e qui lo trovo esattamente così) e anche il famoso “sigaro della Boulangerie” ovvero un rotolo di impasto ripieno e allungato in modo da assumere la forma di un vero e proprio sigaro.
La Boulangerie è una tappa fissa per il 90% dei “federiciani” ma penso dovrebbe esserla in generale per tutti gli appassionati di pizza nella variante in teglia.
Boulangerie San Paolo
Via Cinthia 44/d – 80126, Napoli
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