Boscotrecase, Napoli. Pizzeria Lucignolo Bella Vita. La Pizza Nova di Gianfranco Iervolino

Pubblicato in: Le pizzerie

Via Panoramica – Traversa Via Argano, 1
Tel. 081 0483448  –  339 7576237
Sito Web
Aperto la sera
Chiuso il lunedì
Pizza Margherita 4,00 euro
Pizza Margherita con Bufala Dop 6,50 euro,
Pizza Cafona con zucca; con zucchini e gamberi; con zucca e bacon 7,00 euro

di Tommaso Esposito

C’è gran fermento nel mondo della pizza.
C’è voglia di esplorare nuovi confini e dare sensazioni diverse.
Farina, acqua, lievito e sale.
Quattro gli ingredienti.
Tre note in meno da scrivere sul pentagramma, ma tanta musica ancora da comporre.
Complici i prodotti dell’eccellenza e della tipicità gastronomica campani.
Son giunti con impeto all’ultimo Pizza Up.
Luciano ne è stato testimone.
Gianfranco Iervolino lì ha giocato da protagonista.
Pizzaiolo di scuola napoletana verace.
Amico e aiuto di qualche chef famoso.
Michele De Leo, per esempio.
In pochi mesi ha trasformato in Pizzeria Gourmet un american lounge bar assiso tra i pini solitari che mirano il golfo dalle pendici del Vesuvio.



Lucignolo Bella Vita, nomignolo ispirato da mamma TV.

Gli danno credito i due proprietari Nino Prisco e Luciano Guida.

Scelta onerosa: olio, pomodori, latticini tutti Dop. Ortaggi, verdure e salumi campani. Qualche prosciutto teutonico.
E farina veneta.
Molino Quaglia
. Farine Petra 3 e Petra 9.
Una sfida al gusto consolidato e all’ovvietà dell’attesa.
Niente bianco fiore 00.
Grano molito a pietra. Residuano parti del germe, non crusca.
Allora integrali? No, speciali.
Hanno buona quantità di zuccheri e proteine naturali.
Quelle che danno in cottura il colore.
E al palato?
Qui c’è bisogno delle virtù del pizzaiolo.
Gianfranco Iervolino specialist.
Dosaggio di lievito, di sale e di acqua personali.
Impasto a mano: punjatura alla vecchia maniera, ma prima o poi passerà alla macchina.
Quarantotto ore tra lievitazione e maturazione.
Panetto perfetto e pronto per il forno.

Rapido passaggio tra la semola rimacinata prima del condimento.

Tradizione sconvolta? Niente affatto.
Rinnovata, rivista. Provata.
Sostiene Gianfranco.
Ora l’assaggio.
Con amici, mentre il Napoli segna i suoi goal e la platea esulta.

Prima prova: La Margherita.
C’è la bufala con  solo San Marzano Agrigenus, olio extra vergine di oliva Pregio Colline Salernitane Dop da coltivazioni biologiche di Serre, Oleificio Di Giacomo.
Una spolverata di parmigiano e basilico.
Sul disco niente salsa, c’è la polpa del pomodoro sfilettato a mano.

 

Piacevole sensazione.
Soffice al tatto anche il cornicione alto dalle bolle beanti.

La mia memoria del gusto va in tilt.
Avverto che il popolare, tanto a me caro, cede alla finezza e all’eleganza.
La lievitazione è perfetta.
Sono nitidi i sentori del grano trasformati in cottura.
La freschezza e tutta la matura acidità del pomodoro, il contrasto con la mozzarella e la dolcezza dell’olio: una favola.
Pizza eccellente.
Seconda prova: Mozzarella di bufala campana affumicata, code di Gamberi sgusciate, limone Sfusato e vellutata di zucchini.
No zucchine, please.
Sul Vesuvio il cocozziello è maliziosamente maschio.  ;-)

Più che buona.
Ora la sfida. Terza prova.
Impasto con Petra 9.
La rustica, la prosaica, la cafona direbbe Gaetana.

San Marzano, la polpa il filetto, olive nere di Gaeta, alici di Cetara, basilico, olio Pregio e origano selvatico.
Soltanto chi ha fortuna di serbare nel cuore il ricordo della focaccia di nonna potrà intendere l’ispirazione e la sostanza di questa pizza.
Altri ne apprezzeranno il sapore tenace, imponente, eppure lieve.


Quarta prova: Cocozza lunga napoletana, fiordilatte di Agerola, bacon croccante, basilico, olio extravergine di oliva e un po’ di calabro piccante.
Gustose e sapide armonie.

 

Questi i pizza-test.

Di poi si son viste sfilare tra il forno e la sala:
Pizza con Provola affumicata, salsiccia e friarielli.
Profumatissima.


Il ripieno tradizionale. Di bell’aspetto.

Una bomba richiestissima: Lucignolo nella Foresta Nera.

Il germanico prosciutto, tra la rucola e una riduzione di Aglianico, ricopre il calzone farcito di provola e ricotta.
Le proveremo, le proveremo.
Non ora. Ritorneremo quassù.
E scommetto che sarà un’esplosione.
Pure Gianfranco è un vulcano.

Come il Vesuvio!


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