REALE
Uva: tintore
Fascia di prezzo: da 15 a 20 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Stavolta vogliamo partire dal cibo e dalla squisita parmigiana di zucchine con alici che abbiamo mangiato in un pranzo veloce ma ristoratore all’Osteria della famiglia Reale, robusta cucina di territorio ad un tiro di schioppo dai vigneti, di cui vi consigliamo l’utilizzo come avamposto del gusto nelle vostre scorribande su e giù per la costiera alla ricerca del Tintore, e della Pepella, perduta.
Qui non solo potrete mangiar bene spendendo il giusto, ma visitare la cantina scavata nella roccia dove si conservano non solo i vini di famiglia, ma anche altre primizie enologiche. A quel punto, allungarvi alla vicina chiesa rupestre da poco recuperata che sorge proprio sotto le vigne del buon Luigino, sarà tappa obbligata prima della spettacolare emozione di passeggiare sotto il tendone tra le piante di tintore centenarie che si contorcono in arabeschi.
Piccola azienda familiare con un ettaro di proprietà ed un altro in affitto, i Reale producono intorno alle diecimila bottiglie seguendo le indicazioni dell’enologo Fortunato Sebastiano, dividendo la produzione tra quattro etichette, due bianchi e due rossi, questo il più importante tra i due, lavorando alla salvaguardia, con poche altre aziende, dei vitigni di questo splendido, più interno e più riparato dal ciarpame turistico, angolo di costiera.
Il Borgo di Gete rappresenta una piccola produzione che ha l’aspirazione di verificare le potenzialità del Tintore, qui in purezza, nel tempo attraverso una lunga macerazione e un passaggio in legno (tonneau) di almeno 18 mesi.
Quello che ci è piaciuto di questo 2006 è l’eleganza dimostrata, la franchezza del naso, la leggiadria del sorso, mai stucchevole, che ora aspetta la prova del tempo per verificare la capacità evolutiva del vino e l’attitudine del tintore a digerire il legno, oggi già ben integrato, ma che abbisogna ancora di affievolirsi per dare maggiori risultati in termini di naturalezza espressiva.
Colore rosso rubino, note cordiali di frutta rossa, toni dolci del legno, rimembranze speziate e di erbe aromatiche compongono il bouquet, di buona nitidezza e discreta complessità. Il sorso al palato è di buona tensione, con un centro bocca voluminoso, succoso, per un finale di media persistenza che necessita solo di un equilibrio da raggiungere tra acidità e alcol. Quell’equilibrio che si colma, oggi, nell’abbinamento a tavola.
Prezzo sostenuto sì, ma prodotto artigianale a tiratura limitata pure.
Mauro Erro
Sede a Tramonti, frazione Gete.Via Cardamone, 75. Tel. 089.856144. www.osteriareale.it. Ettari: 1diproprietà e 3 in conduzione. Enologo: Fortunato Sebastiano. Bottiglie prodotte: 10.000. Vitigni: tintore, piedirosso, biancazita, biancolella, pepella.
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