di Sara Marte
Hemingway ne fu grande appassionato, consumatore, intenditore e bevitore e qui, nella Bodegas Franco Españolas, numerosissime sono le foto che lo ritraggono in visita; facili le battute sulla sua attitudine ad alzare il gomito.
Dal cuore di Logroño, attraversato il Ponte di Ferro che avvicina le due sponde del Rio Ebro, sarete già in azienda. Tra le più antiche della città, fondata nel 1890, celebra già nel nome l'alleanza fra la Francia e la Rioja del vino, che nel XIX secolo unirono le forze contro la fillossera, regalando a questa regione vinicola tecniche e slancio.
I mattoni a vista e le enormi vetrate colorate creano un'atmosfera antica e suggestiva. Torna in ogni cosa Bordeaux. Il doppio scudo che troneggia sulla facciata e nelle vetrate è proprio bipartito: metà Bordeaux e metà La Rioja. L'azienda possiede circa 20 ettari di vigneti nella Rioja Alavesa. Si rivolgono poi a conferitori di fiducia, che qui sono una vera potenza. Le piante, di età molto eterogenea, raggiungono al massimo gli 80' anni.
Bodegas Franco Españolas produce circa 7 milioni di bottiglie l'anno: rosso per il 70% e la rimanente produzione per il bianco. Il legno, grande retaggio francese, parla chiaro nei numeri: ci sono oltre 15.000 barrique. Un macchinario permette di lavare e riutilizzare le botti che sono trattate a 80° e poi subito raffreddate in acqua.
Così come avviene sovente nelle grandi aziende del territorio riojano, i sedimenti sono impiegati per prodotti alimentari come sali aromatizzati o di bellezza come saponi per massaggi.
Molto bella l'antica sala con enormi tini tronco conici rialzati. In passato, con la raccolta tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre ed un clima già molto rigido, si usava porre i tini ben sollevati dal pavimento per agevolare una temperatura maggiore, evitare la fortissima umidità e soprattutto per porvi dei bracieri caldi. Altro settore interessante dell'azienda è un vero e proprio archivio del vino. Le famiglie ricche di Logroño fittavano sezioni della cantina ove conservare le bottiglie più pregiate. Antico e moderno si fondono insieme tra sale storiche e spunti contemporanei. Attraverserete così una sala ricevimenti il cui tetto mostra tavole in legno piegate, come se sorreggessero a fatica delle pesanti botti di vino: Nient'altro che effetto stilistico.
Ancora, i tubi che trasportano il vino in assenza di ossigeno sono decorati con i colori in cui evolve il vino. Attraversano e sfiorano le bottiglie per poi tuffarsi, idealmente, nel famoso quadro “Las Meninas ” di Velázquez, diventadone parte. Dicono che sia l'enologo aziendale, Carlos Estecha, un grande appassionato di queste commistioni artistiche.
Tra i rossi aziendali più rappresentativi ed anche maggiormente premiati c'è la linea Rioja Bordón, nelle versioni Crianza (vini rossi invecchiati in legno per almeno 12 mesi), Reserva (invecchiati tre anni di cui almeno uno in legno) e Gran Reserva (rossi invecchiati cinque anni di cui almeno due in legno). Il nome”Rioja Bordón” associa la regione vitivinicola spagnola ad un gioco di parole: “Bordón” suona come Bordeaux ed è inoltre il bastone dei pellegrini del cammino di Santiago di cui Logroño è parte.
Scegliamo per la degustazione il pluripremiato Rioja Bordón Reserva 2007. Principalmente tempranillo contiene per il 20 % garnacha e mazuelo. La filosofia aziendale porta i propri vini ad un invecchiamento maggiore rispetto a quanto richiesto da disciplinare. Sosta, infatti, in rovere americano per circa 18 mesi. Ha un meraviglioso colore vibrante ed intenso. Il naso non smentisce la forza di questo bel vino che sale dritto e ricco. Ben equilibrato, si presenta subito con note di cuoio e sentori di foglia di tabacco molto ben integrati con una sussurrata mineralità. Completano l'olfatto piccoli frutti di bosco maturi e succosi e note di spezie dolci ben fuse. Bellissimo il sorso che si muove sapido, fresco e dal tannino in grande stile, presente e soave. Avvolge con eleganza ed armonia il palato e termina lungo nel finale. Longevo.
Tour come questi, nella Rioja, costano poco e niente: 8 euro circa e comprendono degustazioni dei vini migliori. Tutte le aziende hanno un ufficio accoglienza sempre aperto e, nei pinchos bar così come nei ristoranti, si possono trovare vini pregiatissimi a circa 3,50 € al bicchiere. Qui si vive davvero il vino quotidianamente, dentro e fuori le aziende. Si è parte di un complesso universo cui il consumatore è chiamato ed agevolato ad essere comprimario, senza se e senza ma. In questo grande e ben funzionante meccanismo del vino la considerazione è: E poi se la danno di gomito che Mr Hemingway beveva!
Bodegas Franco Españolas è in C.Cabo Noval , 2 Logroño, La Rioja. Email: comercial@francoespanolas.com. sito www.francoespanolas.com
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