Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 25 a 30 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Il pregiudizio è un’opinione senza giudizio. (Voltaire)
Uno degli elementi più detestabili da quando soffia poderoso il vento di conservazione nell’Europa impaurita di perdere privilegi, è la diffusione dei pregiudizi. In tutti i campi.
Due sono gli aspetti che potrebbero mettere chiunque di cattivo umore, soprattutto chi, come noi, appartiene a generazioni che hanno fatto della lotta al pre-giudizio un modulo comportamentale quotidiano prima ancora che politico e ideologico. E’ la lezione etica dell’Illuminismo, costantemente messa in discussione sia da destra che da sinistra nei due secoli successivi oltre che dall’oscurantismo religioso.
Il primo aspetto, sorprendente, è che internet è stato anche un moltiplicatore di pregiudizi, parliamo del mondo del vino ma può valere per ogni aspetto dello scibile umano. Il secondo è quando i pregiudizi regolano la testa di un giovane che per propria natura, oltre che per conseguenziale scommessa di vita, dovrebbe essere portato a ragionare senza schemi, a cielo aperto.
E se un giovane ragiona con pre-giudizi vuol dire che non ha futuro: preferisce stare chiuso nel fortino invece di attraversare la prateria della curiosità, della conoscenza, del rischio e dell’ambizione.
Ma gli schemi ci sono eccome, perché nella globalizzazione il luogo comune scivola sempre più facilmente, ancora più facilmente. E poi perché sono un comodo alibi quando non si ha l’ambizione di interpretare la realtà nella sua complessità quanto piuttosto nella semplicità, spesso banalmente umorale, a volte legato a dimenticabili interessi, del proprio vissuto.
Bocca di Lupo 2004, un aglianico di una grande realtà come Antinori, fuori territorio irpino-vulturino-sannita, lavorato con le barrique e anche un po’ costoso. Insomma, potrebbe essere Belzebù. Impossibile emozionarsi sulla carta vergata dai pregiudizi del 2.0 dove solo la Borgogna ha ragione di avere costi proibitivi, nulla al cospetto di un qualsiasi piccolo vigneron!
Invece il sorso è fragrante, il naso complesso, i tannini ben lavorati ma ficcanti, il palato sapido, la chiusura pulita. Ha la signorità di Peppino Palumbo, la capacità imprenditoriale di Piero Antinori, la pignoleria di Renzo Cotarella, la tutela del territorio e la ripresa agricola di quasi 400 ettari nei quali si continua ad investire, il suolo della Murgia dalle sue inimitabili caratteristiche.
E il sorso ti emoziona, eccome se ti emoziona, perchè più forte dei pregiudizi. Sei libero di dirlo e di raccontare il tuo Sud.
A due passi da Castel del Monte costruito da Federico II, il primo, e unico, grande re italiano a governare senza pregiudizi chiamando a corte cristiani, mussulmani, ebrei e le intelligenze di tutte le razze e che lasciò scritto:
Il più nobile e grande dei piaceri che gli uomini possono avere al mondo è scoprire nuove verità; e il successivo è lo scuotersi di dosso vecchi pregiudizi.
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