Bistrot di Pescheria a Salerno
Via Luigi Guercio, 1 (incrocio via Baratta)
www.bistrotdipescheria.it
Tel. 089 209 8475
Aperto a pranzo e cena
Lunedì chiuso
di Bruno Sodano
Salerno sta decisamente migliorando la proposta gastronomica, negli ultimi anni c’è stata una crescente attenzione a offrire prodotti di qualità. I fratelli Enzo e Fabio Esposito sono stati tra i protagonisti di questa svolta. Il loro approccio è chiaro: alta qualità unita a un’esperienza gastronomica mirata al piacere del cliente, senza fronzoli o pippe mentali.
Pescheria a Salerno, la prima nata, offre una location ideale per una clientela disposta a spendere e che apprezza cibo e bevande di alto livello. E non parliamo di cucina fine dining ma piatti strutturati che hanno materia prima importante all’interno, cucinata con rispetto. Fascia prezzo medio alta e porzioni consistenti, sopratutto per i primi piatti. Il Bistrot nasce dalla stessa filosofia, ma si rivolge a un pubblico più eterogeneo, offrendo piatti moderni con ingredienti eccellenti. L’unica differenza è nella scelta del pescato: al Bistrot di Pescheria si trovano pesce povero valorizzato da Marco Scognamiglio.
Scognamiglio, si dimostra sempre più sicuro di sé in cucina. Trasforma il pesce èpvero in piatti giornalieri di grande appeal visivo e gustativo. Come il suo mentore, Luigi Iapigio, ha una manoe nei primi piatti, riuscendo a esaltare i sapori degli ingredienti.
Le sue fusion equilibrate, come la ceviche con elementi campani, uniscono influenze sudamericane alla cucina italiana. Il baccalà si esalta con salsa alla papaccella e oliva disidratata.Molto buono anche il tubetto.
Tra i secondi, la triglia in toriera gratinata con patata disidratata, pan grattato, e salsa verde al prezzemolo, olio di acciughe e oliva nera, è riuscito. La carne ha cottura perfetta. Croccanti, asciutti e saporiti sono i calamari fritti. Un segreto è la farina di riso per l’impanatura.
Per i dolci, il pane burro e marmellata fatta in casa riporta alle abitudini casalinghe di qualche decennio fa purtroppo ormai sostituite da merendine industriali.
REPORT DEL 14 GENNAIO 2024
Pranzo domenicale con la cucina e il servizio sotto stress per il pienone e persone rimandate indietro (incredibile ma nel 2024 esiste ancora gente che si presenta la domenica a pranzo senza prenotare). Tutto ha girato alla perfezione e non possiamo che aggiornare positivamente la nostra scheda che potete leggere sotto. Il cuoco Marco Scognamiglio ha acquisito sicurezza (imperdibile il risotto alla pescatora), la sala ruota alla perfezione. Insomma, che dire, consigliatissimo per chi vuole, tra l’altro, evitare il caos del centro pur stando a poche centinaia di metri dal Corso Vittorio Emanuele.
Scheda del 17 settembre 2022
La doppia coppia dei fratelli Enzo e Fabio Esposito/Guido e Marco Guariglia alza ancora l’asticella della ristorazione a Salerno, un città letteralmente avvinghiata sino a cinque anni fa a non più di qualche indirizzo valido e sommersa da tanta bassa qualità provocata dalle Luci cosiddette d’artista, in realtà luminarie riciclate, che hanno reso il capoluogo prima del Covid invivibile come Verona nei giorni del Vinitaly. Solo che qui si parla di tre mesi.
Ma da qualche anno le cose sono miracolosamente cambiate grazie a coraggiosi imprenditori, persino la pizza napoletana è riuscita a decollare con più di un indirizzo valido.
La doppia coppia ha deciso di dare i tempi ad una musica che è cambiata con la nascita di Pescheria, Un successo previsto da noi con faciltà e puntualmente avvenuto.
Infine l’apertura al pubblico del Bistrot di Pescheria che si posiziona nella fascia di mezzo e dove la spesa può variare dai 25 (antipasto e primo) a un massimo di 45-50 euro (pasto completo). La struttura, curata dall’architetto Falconio è davvero bella e fa l’occhiolino al lusso, ma in realtà il locale ha l’ambizione di posizionarsi in mezzo alle altre due esperienze con l’ambizione di essere anche antologico rispetto alle ricette che sono proposte sia nei due locali di Salerno sia, d’estate, dal Veliero ad Acciaroli nel Cilento da cui è partita l’avventura imprenditoriale.
La zona è geograficamente centro pieno per chi viene da fuori, ma in realtà dai salernitani veraci è percepita come periferia perchè appena al di là del fiume Irno che divide in due il capoluogo. Era, in parte ancora è, una zona popolare ravvivata dagli uffici della Sip (dove adesso c’è il locale), deposito Autobus Sita, Facoltà di Lettere che piano piano si sta riqualificando anche gastronomicamente (poco distante c’è Porcavacca, ottima braceria e la pizzeria Madia). La posizione presenta un doppio vantaggio: è raggiungibile a piedi per gran parte dei residenti del centro ed è facilmente raggiungibile per chi viene da fuori. Soprattutto è più facile parcheggiare!
Insomma, le premesse logistiche ci sono tutte.
Ora entriamo dentro.
La squadra in campo è sotto la responsabilità del giovanissimo Marco Scogliamiglio che si è formato con Luigi Iapigio. In sala Corrado Spadavecchia e Roberto Mazzarella formati da Isidoro Menduto, figlio d’arte, premiato quest’anno dalla guida del Mattino come miglior sommelier della Campania, coordinati da Matteo Rocco.
Cosa si mangia a Bistrot di Pescheria a Salerno. Il menu
La domanda è come si fa a garantire la qualità e al tempo stesso prezzi accessibili a tutti? La risposta è molto semplice: con la cultura del cibo e del bere. Indovinata per esempio, la scelta della carta dei vini con piccole grandi bottiglie in pole nelle guide per qualità e prezzo (citiamo Barbaresco dei Produttori di Barbaresco, Bellavista, la linea Janare de La Guardiense. Quanto alla cultura del cibo, in questo caso dovremmo parlare di cultura del mare, che regala tanto, ma davvero tanto, ad un mercato che chiede invece sempre le stesse cose in ogni stagione. Del resto, per dirla tutta, uno degli obiettivi di queste due aperture a Salerno è propri oquell odi fidelizzare le barche su TUTTO IL PESCATO e non solo su scampi, spigole e gamberi.
Il resto ha bisogno di poco per poter godere, un po’ di idee, avere sempre il cliente nella testa e non l’ego di chi cucina. La formula della gioia che fa a stare a proprio agio tutti perla sicurezza della materia prima e per la leggibilità dei piatti che si mangiano.
I dolci di Bistrot di Pescheria
Capitol oa parte i dolci. Piccolo colpo di genio nel recuperare la merenda di noi baby boomers, ossia pane burro e marmellata. Ben eseguiti gli altri, colpo di coda pazzesco con la briosche al gelato che da sola vale la visita.
CONCLUSIONI
Non è difficile prevedere il successo di questa formula. Bisogna solo, a mio giudizio, implementare il bar con una offerta di cocktail e gin tonic che oggi vanno di moda ovunque in Italia. Il bar c’è ed è bellissimo, magari serve un bar tender che intrattiene gli ospiti all’americana. Detto questo il rapporto qualità prezzo, la pignoleria e la cura dei dettagli, la bellezza dell’ambiente,la qualità della materia prima faranno il resto.
Bistrot di Pescheria a Salerno
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