di Franco D’Amico
In un’area antica come quella sidicina in provincia di Caserta, dove da queste parti si tenne lo storico “incontro” dell’Unità d’Italia, nasce durante lo scorso ottobre Bistrot 26, in pieno centro a Teano, un locale condotto da due giovani audaci e coraggiosi come Mario Basco e Diana Iannaccone, che con medesima passione e attaccamento alla propria terra mirano alla valorizzazione di questo importante territorio attraverso la presentazione di vini bio e pietanze realizzate con cura e materie prime coltivate in orto proprio, altre provenienti da eccellenze campane e nazionali, in particolare una carta di vini esclusivamente dedicata alle produzioni naturali mediante coltivazione biodinamica.
Il progetto Bistrot 26 nasce quindi da lontano, Diana agronomo da tempo e Mario appassionato e attento conoscitore di vini, hanno da tempo iniziato la loro produzione vitivinicola presso la cantina “I Cacciagalli”, da vigneti situati alle falde del vulcano di Roccamonfina e coltivati nella masseria di famiglia da cui deriva il nome, che comprende anche coltivazioni di ulivo e nocciole, nonché filari situati in altre località come il borgo di Aorivola, che accoglie la stessa Cantina dove vengono realizzate le riconosciute etichette, menzionate tra l’altro su alcune prestigiose guide tra cui Slow Wine e Gambero Rosso e sulle principali testate di settore, derivate da grandi vitigni tipici campani tra aglianico, piedirosso, fiano e falanghina, la cui coltivazione biodinamica e naturale segue il protocollo biologico nazionale, con affinamento finale in anfore di terracotta per consentire al vino di mantenere intatto il legame vitigno\territorio, nella filosofia speciale sposata dai due vigneron.
Tra i bastioni della cinta muraria del centro antico, all’interno di un antico magazzino dismesso, con le volte a vista, Mario e Diana hanno realizzato questa bella realtà, con arredi sobri e aderenti alla struttura, che a Teano mancava, anche in prospettiva di rappresentare un punto fermo con eventi futuri in chiave Jazz, tenuto conto dei pregressi concerti nella cittadina sidicina sin dagli anni 90 con la partecipazione di artisti di caratura internazionale, che hanno coinvolto in modo positivo l’area, nella speranza di riavviare tale discorso, allo stato accantonato, proprio partendo da Bistrot 26. In occasione della mia visita il programma della serata era proprio correlato al menù Jazz, con la presenza di un trio composto da eccellenti elementi di “El Seco Trio”, che hanno irradiato di musica la serata con discrezione.
In cucina lo staff composto da Gennaro Loffredo e Carolina Capuano è stato prescelto con attenzione, in aderenza all’amicizia che lega da tempo Mario Basco e Diana Iannaccone allo chef Renato Martino, stella Michelin de “Il Vairo del Volturno” nell’Alto Casertano, a Vairano Patenora, mentre la sala è affidata a Florestano il fratello di Diana, che si occupa della regia complessiva, al banco wine bar Mario propone con competenza i vini biodinamici presenti in carta, tra cui anche etichette internazionali e distillati di alta qualità, nonché prodotti del territorio e varie preparazioni culinarie in accostamento.
Un menù che mi ha rinfrancato. Nel contesto l’unione delle note agrumate presenti nelle varie pietanze hanno dato freschezza e particolarità agli elementi, ben amalgamati tra loro, nel rispetto della qualità e del nostro territorio, che vede la presenza antica del maiale nero casertano di cui Mario Basco, insieme alle altre carni, si fornisce dai migliori allevatori della nostra area, poi l’abbinamento di tre etichette tra cui il rosso, blend Aglianico\Piedirosso di casa “Cacciagalli” il Mille, dedicato allo storico “Incontro” avvenuto nel 1860 tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, di cui Teano ne annovera la paternità.
La terrina di anatra con pancetta di maiale nero casertano, su letto di verdure croccanti e salsa all’arancia apre la rassegna dei piatti, abbinata ad un piemontese bio Langhe bianco etichetta Alissa, derivato dal vitigno autoctono di Favorita prodotto dalla Cantina Ciabot Berton a la Morra, che si presenta all’olfatto con una buona persistenza aromatica fine e delicata, fresco in bocca, con profumi e sentori di agrumi che racchiudono piacevolmente il connubio con questa pietanza.
Il risotto come primo piatto, è mantecato al mascarpone di bufala con finocchi e scorzette di arancia, segue l’altra pietanza del raviolo ripieno con spuma di mozzarella, su pesto di basilico e pomodorini del piennolo, contestualmente abbinati al Fiano Paone dell’ottima Cantina del Barone situata a Cesinali in Irpinia, anch’essa con protocollo biologico, che si presenta all’olfatto con note aromatiche e sentori agrumati, il palato è pieno, grande mineralità.
Il secondo piatto è strutturato con carne di maiale nero casertano, al sesamo nero e con riduzione di aglianico Masseria I Cacciagalli 2012 della Cantina medesima Basco – Iannaccone, su crema di patata americana. Nel calice l’etichetta di casa “Mille” annata 2015, una sorta di Falerno al naturale dell’areale IGT Roccamonfina, che dona freschezza con il piedirosso e la classica impostazione di colore e pienezza dell’aglianico a questo bel rosso campano, regalando al pregevole piatto un accostamento importante.
La piccola pasticceria ad essenza di limone e la mousse di cioccolato bianco sono state servite con un passito di Ramandolo 2005, in augurio per le festività natalizie il baby cestino di struffoli molto gradito.
I saluti dal Bistrot 26 di Teano, e con mio piacere ritrovare nell’occasione Germano Faella fiduciario della condotta Slow Food Massico e Roccamonfina attiva sul territorio sidicino, in un contesto speciale, un locale determinato a mantenere la sua filosofia per cui Mario Basco e Diana Iannaccone hanno intrapreso da tempo il loro cammino, insieme ai vini espressi con la filosofia biodinamica di cui bisogna prendere atto, una realtà oramai riconosciuta a vari livelli e sempre più richiesta dai veri appassionati.
Bistrot 26
Piazza della Vittoria 26 Teano (CE)
cell. 327 630 7694
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