di Marco Galetti
Bischerate d’Estate…eh si, perché l’inizio dell’estate coincide con il primo bagno…solitamente, in occasione del primo ponte primaverile esco dal mare di nebbia, punto la prua in direzione di Riccione e mi tuffo nel Mar Adriatico, mezzo secolo di sane abitudini mentre i ricordi escono senza controllo dai cassetti della memoria.
La voglia di prendere a morsi una piadina dopo aver preso a morsi una mora nelle prime vacanze in Riviera Romagnola è rimasta, non sapendo che fine abbia fatto la mora, mi diletto a prendere a morsi un bel piatto di tagliolini fatti in casa da un’adzora e sapientemente conditi con ragù di mora romagnola, dovessi affermare che il grado di soddisfazione è lo stesso, fate anche voi finta di crederci.
La battigia regala conchiglie e meduse fiorite, in un locale di Riccione, frequentato da riccionesi e da qualche fortunato turista, mi faccio da sempre gli stessi regali: zuppetta di saporitissime vongoline dell’Adriatico, spaghetti con le vongole, pescato locale alla griglia…
Spaghetti alle vongole dell’Adriatico, imprescindibili, un piatto unico, non solo per le dimensioni, chiedeteli a Massimo, dei Mille, magari sul tardi, abbinando qualità a tranquillità
… ma il regalo più grande, quest’anno, me l’hanno fatto in Albergo, nell’Hotel che credo appartenga ancora alla discendenza di un nobile aretino, dove ho sperato che Paola&Chiara in coppia avrebbero potuto darmi grandi soddisfazioni, dove riguardo a Daria Bignardi ho avuto lo stesso pensiero di Filippo Nardi… gli aneddoti sarebbero troppi anche per un romantico con molti cassetti della memoria a disposizione, in questo Hotel silenzioso e magico, adagiato sul fianco del Viale alberato più noto di tutto l’Adriatico, ho alternato presenza assidua a sporadici week end, è un luogo splendido, di gran classe e d’atmosfera difficilmente replicabile, ma il regalo più grande, dicevo, quest’anno me l’ha fatto il fido Gianluca, affettando per me Pata Negra a colazione.
Pata Negra, a qualsiasi ora, anche a colazione… e tornano i ricordi, quelli inarrestabili, che non si possono fermare, quelli delle emozioni forti… la prima volta che, poco più che ventenne, ho soggiornato qui al De La Ville di Riccione, in quella che allora era la capitale del divertimento, ero con un amico, eravamo venuti qui, armati ed addestrati per la caccia notturna alle straniere, seduti, per un aperitivo serale a bordo piscina, sperando di fare l’alba in buona compagnia, abbiamo chiesto al direttore fino a che ora il mattino dopo avremmo potuto fare colazione, lui, stupito della nostra ingenuità, ha risposto benevolmente, con i modi di un vecchio zio, alla nostra domanda, socchiudendoci le prime porte di un mondo che non conoscevamo, abituati alle pensioni familiari e agli orari prestabiliti.
Qui non esiste orario per la colazione, ci ha detto, potrete chiedere quello che volete a qualsiasi ora voi lo desideriate.
Oggi in un certo senso è ancora così, tanto che mentre godevo del mio Pata Negra a colazione, per un attimo mi è sembrato di sentire ancora il profumo di mora romagnola…
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