SABATO 20 LUGLIO IL PROGETTO ‘BIOWINE’ FA TAPPA IN TERRA SALERNITANA A COLLIANO, PRESSO LA SEDE DEL GAL, IL SEMINARIO CON PROTAGONISTI
GLI ATTORI DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO RURALE DEL BUON VIVERE
Interverranno tecnici, ricercatori e sindaci e Vincenzo Luciano (Uncem Campania)
Conclusioni di Corrado Matera, assessore regionale alla promozione del territorio
La rete del Progetto BIOWINE (BIOlogical Wine Innovative Environment) torna in terra salernitana per il seminario ‘Verso lo Statuto del Territorio e del Paesaggio Rurale del Buon Vivere’ in programma a Colliano, sabato 20 luglio presso la sede del Gal (registrazione dei partecipanti programmato per le ore 9.30). In programma una intensa giornata al fine di raccogliere direttamente dai protagonisti del mondo produttivo e istituzionale del territorio del Gal ‘I Sentieri del Buon Vivere’ (area territoriale che fa da cerniera tra le province di Salerno, Avellino e Potenza e che si caratterizza soprattutto per un importante valore naturalistico) elementi importanti per il lavoro di attuazione di un ambizioso progetto che coinvolge diverse realtà vitivinicole del Veneto, della Campania e della Basilicata.
BIOWINE prevede, infatti, il trasferimento di know-how e di strumenti già sperimentati sui temi dell’innovazione tecnologica, della tutela dell’ambiente e del marketing territoriale. Gli enti detentori della “buona pratica” sono i Comuni dell’area di produzione della DOCG Conegliano-Valdobbiadene, in provincia di Treviso, territorio recentemente riconosciuto Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Le realtà del Sud della Penisola impegnate a recepire e adattare ai propri territori queste pratiche appartengono al territorio del Sannio (Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Guardia Sanframondi, che riveste anche il ruolo di ente capofila del progetto), all’Irpinia (Castelfranci), al Cilento nel salernitano (Caggiano e Sant’Angelo a Fasanella) e alla Val d’Agri, in provincia di Potenza (Roccanova e Grumento Nova). Le realtà territoriali della Campania e della Basilicata – due Regioni in ritardo di sviluppo – stanno lavorando in rete per giungere, seguendo le orme di quanto già avvenuto in terra veneta, alla definizione e all’approvazione di un proprio Regolamento Intercomunale di Polizia Rurale.
Si tratta, in sostanza, di una cessione di buona pratica che costituirà certamente un valido stimolo per costruire un processo sostenibile di cooperazione interistituzionale e di confronto dialogico con gli attori territoriali. Un lavoro sinergico che mira a salvaguardare e promuovere l’immenso patrimonio umano e naturalistico dei territori interessati, stimolando anche la crescita della competitività delle aziende agricole che investono su questi territori.
A tal fine, il progetto ha arruolato le migliori espressioni nel campo della ricerca enologica e territoriale, al fine di creare un modello capace di garantire uno sviluppo sostenibile dei territori delle piccole realtà coinvolte, caratterizzate da un’affermata produzione vitivinicola di qualità. Le amministrazioni comunali coinvolte sono così impegnate lungo un percorso che si prefigge di elevare il livello di attenzione e di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente e della salute umana ed animale, rafforzando la collaborazione con gli agricoltori, che sono gli attori protagonisti nella gestione e conservazione del territorio. Da qui l’idea di giungere ad un Regolamento Intercomunale di Polizia Rurale al fine di proteggere territorio e biodiversità e di immettere sul mercato prodotti di qualità eccellente, non solo dal punto di vista organolettico e sanitario, ma anche portatori di valori e significati.
L’incontro di Colliano si svilupperà in diversi momenti. Si parte con una sessione dal titolo ‘Il Regolamento intercomunale per il territorio del Buon Vivere’ che sarà introdotta dagli interventi di Giovanni Quaranta (coordinatore scientifico del Progetto BIOWINE), Antonio Leone, (ricercatore del Centro Nazionale Ricerche), Antonio De Cristoforo (Università del Molise). A questa prima sessione prenderanno parte vitivinicoltori, agronomi, agrotecnici, geologi, ingegneri, architetti e geometri, insieme ai rappresentanti di: Consorzi, Enti Parco, Gal, Ente Riserva Foce Sele-Tanagro, Associazioni agricole, Italia Nostra, Associazioni ambientalistiche, Asl e Arpac. Al termine di questa prima sessione (ore 11.30) seguirà un momento istituzionale, aperto dai saluti presidente del Gal ‘I Sentieri del Buon Vivere’, Nicola Parisi. A seguire, dopo l’introduzione del professore Giovanni Quaranta, prenderanno la parola i sindaci delle realtà istituzionali partner del Progetto: Floriano Panza (Guardia Sanframondi), Giovanni Caggiano (Caggiano), Generoso Cresta (Castelfranci), Gaspare Salamone (San’Angelo a Fasanella). Previsti gli interventi di Vincenzo Luciano (presidente Uncem Campania) e degli amministratori del ‘Territorio del Buon Vivere’. In video collegamento prenderà parte all’incontro un rappresentante del Comune di San Pietro di Feletto. Le conclusioni saranno affidate a Corrado Matera (assessore regionale alla sviluppo e promozione del territorio). Al termine della mattina il buffet a base di prodotti tipici del territorio ospitante, accompagnati dai vini delle aziende dell’area.
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