di Gennaro Miele
La valle telesina è dominata dall’alto dai resti del castello medievale di Guardia Sanframondi (BN), una torre superstite al tempo, simbolo di un’identità storica che non svanisce. Discendendo dal suggestivo borgo ci si addentra sui rilievi collinari che disegnano il paesaggio circostante, dove ulivi e viti convivono e si alternano nel paesaggio. Il vino qui è da sempre un piacere quotidiano, prodotto di generazione in generazione dalle famiglie per la propria tavola e tra queste c’è quella di Alfonso e Angelo Colangelo impegnati da oltre un decennio sui 10 ettari, in un’opera iniziata dal bisnonno.
Quando fu necessario decidere cosa fare di quei possedimenti la risposta fu naturale, ovvero continuare a far attraversare i filari dalle stagioni e creare nuove vendemmie. Fu la consapevolezza che non erano solo piante, ma le loro stesse radici da accudire iniziando un percorso di vinificazione in proprio abbandonando l’usanza del conferimento. L’azienda prende il nome dall’antico toponimo della zona, Bicu de Fremundi, derivante dai normanni, che chiamavano il luogo ‘’vico tra i monti’’. Negli ultimi anni la mission aziendale è stata indirizzata alla rivalutazione della Falanghina e oggi questo bianco fa da portabandiera ai vini locali traendo dai terreni argillosi, con tracce calcaree, un apprezzabile espressione. Con l’uso del solo acciaio si preserva la freschezza del vitigno nell’etichetta Limata Falanghina del Sannio, che nell’annata 2019 si presenta con un giallo paglierino scarico, profumi gentili di pesca e melone bianco, gelsomino, erba fresca bagnata, lieve minerale e tocco di vaniglia. Alla bocca è morbido con una struttura leggera, fresco e lievemente sapido, finale leggermente ammandorlato. Come canta Amy Winehouse , will you still love me tomorrow?, e la risposta a questa domanda dei Colangelo verso la loro terra è da sempre un sì. Buon Calice.
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Valutazione 3 calici
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Azienda Agricola Bicu de Fremundi
Via Guglitiello, 103
Guardia Sanframondi (BN)
www.bicudefremundi.it
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